Per le elezioni comunali il Ministero apre allo slittamento alla primavera 2026

Sono oltre duemila i comuni italiani che hanno votato nel secondo semestre 2020 per cui la circolare della Direzione centrale per i servizi elettorali del Ministero dell'Interno rende possibile lo slittamento. Tra questi c'è Aosta, oltre a tutti i 65 comuni al voto nel 2020. Per Ayas sarà possibile votare nel 2027.
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Politica

Per oltre duemila comuni italiani non sarà il 2025 – anno di naturale scadenza della consiliatura – l’anno elettorale, ma si andrà alle urne nella primavera del 2026.

Tra questi c’è anche Aosta, oltre a tutti i 65 comuni andati al voto nel 2020, sia a settembre, sia ad ottobre (La Salle e Champdepraz, senza contare il ballottaggio nel capoluogo) e sia a novembre (Courmayeur) di quell’anno. Ovvero, tutti i comuni che hanno visto uno slittamento dovuto alla pandemia.

Non solo, perché la questione è possibile anche per chi ha votato il sindaco nel secondo semestre 2021, come nel caso di Ayas dove sarà possibile tornare alle urne nella primavera 2027.

La decisione è arrivata ieri, venerdì 6 dicembre, attraverso una circolare della Direzione centrale per i servizi elettorali del Ministero dell’Interno. Nel documento, infatti, si legge che “A tal riguardo, anche secondo il parere dell’Avvocatura Generale dello Stato del 23 marzo 2023, si ritiene torni ad applicarsi la disciplina ordinaria” e cioè “la proroga del mandato fino alla primavera dell’anno successivo”.

In conclusione – dice la circolare – “considerato che il mandato quinquennale dei Comuni in questione si esaurisce nel secondo semestre del 2025, nel caso delle elezioni tenutesi nel 2020, e nel secondo semestre del 2026, per le elezioni tenutesi nel 2021, il rinnovo elettivo” è previsto “nella primavera del 2026 per i Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2020” e “nella primavera del 2027 per i Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2021”.

In una nota di questa mattina, dalla Regione spiegano che: “In relazione alle notizie diffuse nelle ultime ore su una circolare del Ministero dell’interno riguardante le prossime elezioni comunali, si precisa che tale circolare si riferisce espressamente alla disciplina statale e ai Comuni delle Regioni a statuto ordinario. Inoltre, si ricorda che la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha competenza legislativa primaria nella materia e che la legge regionale, ordinariamente, già prevede un turno autunnale per le amministrazioni che scadono nel secondo semestre, diversamente dal resto d’Italia, dove è previsto un solo turno di elezioni amministrative in primavera”.

3 risposte

  1. Ossia dobbiamo tenerci altri due anni Nuti e Cometto e per mettere loro di fare altri danni distruggendo definitivamente Aosta????

  2. Un bel favore a tutti i partiti valdostani di giocarsi tutti i pezzi da 90 alle regionali, per dare il contentino delle comunali ai non eletti. Autonomisti in primis ringraziano per permettermli di massimizzare la conta dei loto pochi voti in Regione.

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