Il canto di Ferruccio Rosset non si leva più al cielo. Per decenni protagonista della vita del Coro Sant’Orso di Aosta, è deceduto ieri, mercoledì 13 gennaio, all’età di 73 anni. A ricordarlo, con un messaggio sui profili social, è la formazione corale di cui è stato parte, che lo saluta “con profondo dolore, ma anche con immensa gratitudine”.
“Oltre ad essere stato un pilastro del coro per più di 40 anni, – scrivono gli altri cantori – sei stato un esempio per tutti noi e ci lasci un’importante eredità. Anche se oggi il coro è più silenzioso senza di te, il tuo spirito continuerà a vivere in ogni nota che canteremo, in ogni melodia che intoneremo insieme”.
Legato a una pagina specifica e speciale di vita del coro è invece il ricordo dedicatogli da Roberto Luboz, altro componente storico della formazione, che sottolinea come “a Comboé, quando questa scodella passerà di nuovo di mano in mano nella prossima estate, sarà impossibile non pensare a te, caro Ferruccio, che lassù salisti ogni anno a ricordare la nascita del nostro splendido Coro di Sant’Orso”.
Numerosi i commenti, al diffondersi della notizia, che ricordano Rosset (noto a tanti come “Ferro”) quale “grande uomo e grande corista”, o ancora “persona meravigliosa”. Rosset lascia la moglie Vilma Durand, la figlia Jeannette con il marito Marco, le nipoti Céline e Meri, la sorella Adelina con Rocco, la zia Teresa.
I funerali di Ferruccio Rosset si terranno ad Excenex (Aosta), alle 15 di domani, mercoledì 15 gennaio, con partenza dall’abitazione del defunto alle ore 14.15.
Una risposta
Persona educata e semplice. Amava il Carnevale della Coumba. Lo incontravo tutti gli anni nella zona. Se c’era qualche gruppo che intonava qualche canzone in coro, lui si infilava in mezzo e dava il suo apporto vocale. Lorenzo Cristofoli. Signayes.