Illeciti valutari per 400mila euro: un anno di controlli al tunnel del Gran San Bernardo

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli e la Guardia di finanza, che presidiano la frontiera tra Italia e Svizzera, hanno divulgato il bilancio dell’attività operativa nel 2024. Sequestrati anche 500 grammi di droghe.
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Cronaca

400mila euro intercettati, a fronte di 32 illeciti valutari. E’ una delle voci del “bilancio” dell’attività svolta dal 2024 dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli e dai militari della Guardia di finanza al traforo del Gran San Bernardo, che collega l’Italia alla Svizzera.

La norma prevede, per i trasferimenti da e per l’Italia di denaro contante e strumenti negoziabili al portatore d’importo pari o superiore a 10mila euro, che il viaggiatore presenti una dichiarazione doganale, al momento dell’entrata o uscita dal territorio nazionale.

Il denaro individuato da funzionari e finanzieri è relativo a tutti i casi in cui i viaggiatori non hanno presentato questa dichiarazione, ma sono stati poi trovati in possesso di fondi superiori al tetto previsto dalle norme.

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Finanzieri e funzionari al Gran San Bernardo.

“Tali violazioni, apparentemente di natura amministrativa, – fanno sapere Agenzia dogane e monopoli e Guardia di finanza – possono celare fenomeni di maggiore gravità, tra cui riciclaggio e autoriciclaggio di denaro sporco, finanziamento del terrorismo e di altre attività illecite, confermando l’importanza di un’attività di controllo rigorosa e continuativa”.

Inoltre, sono stati sequestrati orologi, moto anche da competizione, capi di abbigliamento griffati, strumenti musicali, bigiotteria varia e trofei di animali per un valore di oltre 100mila euro. Gli orologi sequestrati replicavano famosi marchi di lusso e, non essendo stati dichiarati in dogana, configuravano il contrabbando.

Durante il 2024, a tutela della salute dei consumatori, prima è stato sequestrato, poi distrutto per motivi sanitari, un consistente carico di alimenti proveniente dal Canada e privo delle certificazioni del caso. Si segnalano pure 52 contestazioni per detenzione di sostanze stupefacenti, culminate nel sequestro (anche con l’ausilio di unità cinofile della Guardia di finanza) di circa 500 grammi tra marijuana, hashish e altre droghe, tra cui anche della “cocaina rosa”.

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Lo stupefacente sequestrato al Gran San Bernardo.

Nel corso dell’anno sono state effettuate poi operazioni mirate a garantire la corretta circolazione a tutela di beni del patrimonio artistico e culturale. Quindi, ha avuto luogo la riscossione di diritti per oltre 70mila euro relativi a merce di importazione definitiva a seguito passeggero e sono stati autorizzati quasi 15 mila rimborsi “tax free”. Finanzieri e funzionari hanno proseguito anche i controlli sui microchip degli animali da compagnia, risultati tutti conformi alla normativa.

“I risultati raggiunti – commentano i due enti – sono frutto di una stretta collaborazione tra la Guardia di finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, rafforzata dal Protocollo d’intesa siglato il 3 aprile 2023. Questo accordo rappresenta un passo decisivo per consolidare un presidio efficace e coordinato della frontiera, con l’obiettivo di tutelare gli interessi economico-finanziari della collettività”.

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Uno dei beni individuati al Gran San Bernardo.

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