E della musica italiana cosa ne pensa? “Ah, io ne ascolto moltissima. Gazzè, Turci, Bandabardò, Battiato, Bersani, Fabi, Joe Barbieri, Malika Ayane, ma potrei continuare all’infinito. Ovviamente gli artisti che produco io come Fabio Abate. Naturalmente sento anche tanta musica straniera. Ma se posso fare un nome poco noto, ascoltate i valdostani Orage, sono grandi”.
E se lo dice Carmen Consoli c’è da giurarci. Il virgolettato riprende infatti un’intervista di Carmen Consoli pubblicata nei giorni scorsi sul Corriere del Mezzogiorno. In realtà la mano sul fuoco sull’originalità del gruppo valdostano “Orage” la potrebbero mettere tutti coloro che ne hanno ascoltato qualche pezzo o visto qualche concerto.
“Ci hanno riferito del commento di Carmen Consoli – racconta Remy Boniface, polistrumentista del gruppo – abbiamo avuto modo di farci ascoltare da lei in occasione del concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Ha preso il nostro album ma non abbiamo avuto scambi di battute”. Carmen Consoli, da sempre attenta alle proposte del panorama musicale nazionale e regionale, ha visto nella formazione valdostana qualità e originalità. Garanzia di qualità del gruppo, come si suol dire, arriva dai componenti: il cantautore Alberto Visconti, i fratelli polistrumentisti Remy e Vincent Boniface, il percussionista Ricky Murray, il chitarrista Memo Crestani, il bassista Stefano Trieste e il batterista Florian Bua.
Insomma, una amalgama di esperienze musicali diverse che nel 2009 si sono riunite per dare vita a “Orage” il gruppo che porta il “Rock delle Montagne” in giro per l’Europa. I punti di riferimento di ORAGE sono il rock transalpino degli ultimi decenni (Noir Désir, Luise Attaque, Mano Negra, Débout sur le zync), e la scena tradizionale europea.
Come dicono loro il gruppo “è una miscela che, pur affondando le proprie radici da un lato nella storia della canzone d’autore italiana e francese e dall’altro nella musica tradizionale delle alpi occidentali, vuole essere prettamente Pop Rock”. Il risultato c’è tutto grazie alle liriche “non-ortodosse di Visconti e alla varietà di suoni prodotta dall’estro musicale dei fratelli Boniface che in due suonano 8 strumenti”.
Il primo progetto discografico degli Orage si intitola “Come una Festa” ed è composto da 12 brani originali che girano intorno alla figura e all’opera del poeta francese Arthur Rimbaud, al quale è dedicato l’album. Del disco fa parte anche “Queste ferite sono verdi” il testo della quale è stato scritto espressamente per il gruppo dallo scrittore Dario Voltolini. Dalla title-track “Come una Festa” è stato tratto un videoclip diretto dal regista catanese Andrea Tomaselli che è visionabile su YouTube. “Stiamo pensando ad un secondo video clip che girerà Marco Ponti- continua Remy – Abbiamo suonato al suo matrimonio, gli siamo piaciuti e siamo diventati amici. Ponti si è occupato del video “Mondo che Vorrei” di Vasco Rossi, girato a New York”.
L’energia che scaturisce dal gruppo valdostano passa dal palco al pubblico e vice versa, e di fatto ogni concerto è “Come una Festa”. Tra le prossime “feste” in programma figurano quella di venerdì 10 settembre al Palazzetto dello Sport di Ozegna (To) e quella di venerdì 8 ottobre al Beba do Samba, San Lorenzo di Roma che darà inizio al tour tra Lazio, Calabria e Sicilia.