Gianni Nuti vince il Premio Italiano di Pedagogia 2025 con “Incantate le nostre vite”

Il premio verrà consegnato ufficialmente il prossimo 21 giugno a Parma, durante il convegno nazionale della Società Italiana di Pedagogia.
Premio Italiano di Pedagogia Gianni Nuti
Cultura

Con Il suo ultimo libro, “Incantate le nostre vite. Storie e pensieri su educazione e società” (pubblicato da Armando Editore nel 2024), Gianni Nuti, docente dell’Università della Valle d’Aosta e sindaco di Aosta, si aggiudica il premio Italiano di Pedagogia 2025, promosso dalla Società Italiana di Pedagogia.

L’opera affronta il ruolo dell’educatore nella società contemporanea, partendo da una riflessione profonda sulla necessità di educare oggi. Nuti esplora il valore dell’ascolto, della pazienza e della ricerca della bellezza nell’essere umani, ponendo l’educazione come strumento per contrastare la frenesia della vita moderna e ritrovare un senso di incanto collettivo.

“All’Università della Valle d’Aosta non sono il primo docente a ricevere questo riconoscimento e, proprio per questo, dobbiamo considerare questo premio come la conferma della credibilità che il nostro Ateneo, seppur piccolo, dimostra anche a livello nazionale” sottolinea Nuti.

La Rettrice dell’Università, Manuela Ceretta, esprime soddisfazione per il prestigioso riconoscimento, sottolineando come il lavoro di Nuti contribuisca ad approfondire la riflessione sul ruolo dell’educatore nella società di oggi.

Il premio verrà consegnato ufficialmente il prossimo 21 giugno a Parma, durante il convegno nazionale della Società Italiana di Pedagogia.

3 risposte

  1. Aosta non ha mai avuto un sindaco attento e intelligente, culturalmente elevato e capace amministratore come Gianni Nuti. Il problema è che Aosta non si merita un Sindaco così. Lo dimostrano i commenti precedenti…

  2. spero che dalle prossime elezioni abbia ancora più tempo per dedicarsi alla scrittura. Mai visto un sindaco peggiore. Il verde ad Aosta era già ai minimi e dalla sua nomina è pure diminuito

    1. Concordo e rovescio il pensiero: proprio perchè si occupa poco o niente della città trova il tempo di scrivere libri…

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