Cantiere statale 26 tra Bard e Arnad, da 10 a 6 le settimane di chiusura totale al traffico

Sono previste tra ottobre e novembre prossimi. L'autostrada tra Pont-Saint-Martin e Verrès sarà gratuita per i mezzi pesanti e a pagamento per il traffico leggero.
Forte di Bard
Comuni

Non saranno più 10 ma 6 le settimane di chiusura totale della strada statale 26 interessata dal maxi cantiere da 12,3 milioni di euro, portato avanti dall’Anas, per l’allargamento di 4 chilometri di carreggiata tra i comuni di Arnad e Bard. Ma l’autostrada tra Pont-Saint-Martin e Verrès rimarrà a pagamento per il traffico leggero mentre sarà gratuita per i mezzi pesanti. È  quanto ha riferito in Consiglio Valle il presidente della Regione, Renzo Testolin, rispondendo a due interpellanza e un’interrogazione dei consiglieri Christian Ganis (Forza Italia), Dennis Brunod e Dino Planaz (Rassemblement Valdôtain) che hanno sollevato i disagi riscontrati dagli automobilisti e dai residenti.

I lavori, iniziati lo scorso 24 marzo, hanno una durata complessiva di 16 mesi. Diversi i cantieri previsti. “Il primo è lungo 300 metri, durerà circa due mesi e è gestito con un senso unico alternato regolato da un semaforo ‘intelligente’ e nei momenti di particolare criticità con dei movieri – spiega Testolin, che ieri ha riunito il Comitato operativo viabilità per fare il punto sulle sue ricadute sui flussi di traffico -. Dalle informazioni fornite dall’Anas, i ritardi sul tratto percorso sono attualmente calcolati con una media che va dai tre ai cinque minuti ed è stata confermata l’ultimazione del cantiere in tempo utile per il passaggio del Giro d’Italia”, il prossimo 30 maggio. Nei primi giorni di maggio, sarà aperto “un secondo cantiere a partire dalla rotonda di Arnad. Questi lavori, fino a dopo il transito del Giro d’Italia, saranno gestiti a viabilità ordinaria a doppio senso di marcia”.

Lo stop alla circolazione riguarderà invece il tratto della statale che attraversa la zona artigianale di Arnad, tra i mesi di ottobre e novembre. Il cantiere “sarà più complesso – dice il presidente della Regione – in quanto presenta tre piccoli viadotti che dovranno essere demoliti e ricostruiti, comportando necessariamente la chiusura totale di quel tratto di strada. Sempre nella riunione di ieri, la chiusura totale è stata ridimensionata da 10 a 6 settimane” prevedendo  “una viabilità alternativa, valutata assieme ai sindaci del territorio, anche perché la stessa impatterà in maniera importante sulla viabilità comunale”.

Sulla gratuità dell’autostrada tra Pont-Saint-Martin e Verrès, “su istanza della Regione e dei Sindaci del territorio, era stato richiesto all’Anas di attivarsi con una convenzione con la Sav”, la società che gestisce quel tratto autostradale. “Nella riunione di ieri – prosegue Testolin -, l’ Anas si è resa disponibile a prendersi carico l’onere del passaggio di tutti i mezzi pesanti in autostrada” ma non del traffico leggero “in ragione dei costi importanti. Si è, dunque, concordato un incontro congiunto tra l’Anas, i Comuni, la Regione e la Sav, da svolgersi nel prossimo mese di maggio, per valutare eventuali soluzioni”.

“Bene che ci sia la gratuità per i mezzi pesanti, ma sarebbe opportuno che sia attivata anche per il traffico leggero – dice in replica il consigliere Planaz -. La situazione è di grande difficoltà: occorre trovare una soluzione concreta“. Dello stesso avviso anche Ganis, che assicura attenzione al tema. Per Brunod, è “importante che vi siano continue interlocuzioni perché nei prossimi mesi con i cantieri più complicati vi potranno essere delle criticità maggiori che richiederanno possibili rimodulazioni rispetto alle scelte attuali”.

2 risposte

  1. Concordo totalmente. I tratti di statale da adeguare sono altri. Si crea un problema enorme per risolvere un non-problema. È giusto chiedersi qual è il vero movente.

  2. Un’opera assolutamente inutile. La strada lì è già larga, allargarla ulteriormente significa solamente aumentare velocità e quindi incidenti. Non vedo motivi di allargamento in quella zona se non storie di mazzeette e tangenti di cui Anas in passato e nel futuro recentissimo si è resa complice e artefice. Oltretutto in questo caso pure con disagio e spese a nostro carico.

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