Ingiurie, controllo negli spostamenti e denigrazione per l’aspetto fisico della donna con cui conviveva. Sono solo alcune delle condotte per cui un 49enne di origini straniere è stato condannato ieri, lunedì 5 maggio, dal Gup del Tribunale di Aosta, al termine del processo con rito abbreviato, a 6 anni di reclusione, per le accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
I fatti sarebbero iniziati nel 2022, quando la coppia viveva in bassa Valle, per continuare sino all’inizio di quest’anno, momento in cui la donna ha trovato la forza di denunciare il compagno. A seguito della querela, la Procura, viste le prime risultanze degli accertamenti dei Carabinieri, ha chiesto al Gip (e ottenuto) per l’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione con la convivente.
Una “barriera” che non ha fermato il 49enne, che – stando alle contestazioni del pm Manlio D’Ambrosi – ha tentato più volte di raggiungere e comunicare con la donna. Dalle indagini è emerso un quadro di abusi ed angherie fatto di insulti ripetuti, da parte dell’imputato, di denigrazione per non avergli dato un figlio, di minacce di buttarla fuori di casa, di un controllo sistematico su abitudini e movimenti.
Tra gli episodi alla base delle imputazioni, anche calci, pugni e schiaffi e mani al collo. Oltre a tutto questo, l’uomo sarebbe arrivato anche a costringere lei a rapporti sessuali non consenzienti. Un calvario per cui il pubblico ministero, nella discussione del rito abbreviato, ha chiesto 8 anni di carcere. Il Gup, nel pronunciarsi per la colpevolezza dell’uomo, ne ha inflitti 6.
3 risposte
Come se le persone della nobile razza italica fossero esenti da comportamenti del genere…
Guardati le statistiche e scoprirai che gli stranieri in Italia delinquono percentualmente molto di più degli italiani. Sono dati oggettivi, che purtroppo vengono, come dire, “dimenticati”.
In galera insieme a quell’altro che ha cercato di violentare la ragazzina a courmayeur. Brava gente d’importazione.