Furto di un’auto e un furgone, due denunciati

Per la Squadra Mobile della Questura, due ventenni, di nazionalità italiana e residenti fuori Valle, hanno sottratto, nella notte tra l’1 e il 2 maggio scorsi, prima un furgone (abbandonato a Gresan), poi una vettura (ritrovata ad Ivrea).
Cronaca

Due ventenni, di nazionalità italiana e residenti fuori Valle, sono stati denunciati dalla Polizia di Stato per il furto di due autoveicoli, avvenuto ad Aosta, nella notte tra giovedì 1 e venerdì 2 maggio scorsi. Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile della Questura di Aosta, i due hanno sottratto anzitutto un furgone, che era parcheggiato in corso Lancieri di Aosta.

Per motivi in via di accertamento (molto probabilmente, il timore di non passare del tutto inosservati, vista la tipologia del mezzo e l’orario notturno), il veicolo è stato abbandonato dai due a Gressan, dove le Volanti lo hanno ritrovato quella notte stessa. Nulla risultava sottratto all’interno e il furgone è stato restituito al suo proprietario.

Il secondo furto è avvenuto successivamente, di nuovo in corso Lancieri. Stavolta, ad essere presa di mira (senza essere stata scassinata, forse per la presenza delle chiavi a bordo) è stata una Range Rover Evoque. Stavolta, il mezzo non viene lasciato nei dintorni, ma portato fuori regione.

Una pattuglia del Commissariato di Polizia d’Ivrea, la mattina di sabato 3 ferma infatti la vettura, in un normale controllo stradale. Dall’accertamento al terminale emerge che l’auto è rubata: i poliziotti la sequestrano (e procedono a renderla al proprietario) e il giovane alla guida, 20 anni, viene indagato.

La comunicazione dell’accaduto alla Questura di Aosta permette di chiudere il cerchio sull’episodio. Dalla visione delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza, gli investigatori della Mobile identificano anche colui che ritengono l’altro responsabile dei due furti, assieme al ragazzo fermato in Piemonte.

Tra l’altro, nella zona dell’eporediese emergono alcuni pagamenti, di importo tale da non richiedere il PIN (acquisto di sigarette e simili), effettuati con una carta di credito che si trovava in un portafoglio a bordo dell’auto rubata. L’uso improprio di carda di credito è quindi la contestazione che si aggiunge a quella di furto, per il giovane rintracciato a Ivrea. Nell’ipotesi della Polizia, si tratta di un caso di “pendolarismo” criminale, verso la Valle, finalizzato appunto al furto di autoveicoli.

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