Uno scrosciante applauso saluta “Max” Ponzetti dopo il suo funerale

Il mondo dello sport motoristico, ma non solo, si è ritrovato nella mattinata di oggi, giovedì 8 maggio, ai funerali del pilota morto per un malore domenica scorsa, durante il Rally della Valle d’Aosta. Il parroco Rosset: “il rally può essere paragonato alla nostra vita”.
Funerale Ponzetti
En souvenir

E’ un applauso scrosciante delle persone che riempiono il sagrato della chiesa del Villair di Quart, quello che si leva quando la bara di Massimiliano Ponzetti – il pilota 54enne morto domenica scorsa durante un trasferimento del Rally della Valle d’Aosta – viene portata fuori dalla chiesa al termine del funerale. Un’onda di ammirazione e calore che stringe, come un abbraccio, i parenti dello scomparso, confortandone il dolore, e che prova a scalfire il muro di nostalgia innalzato dal diffondersi della tragica notizia, nel fine settimana.

Nostalgia, la stessa parola da cui il parroco Sergio Rosset parte nella sua omelia, durante la funzione tenutasi nella mattinata di oggi, giovedì 8 maggio, ricordando “il nostro fratello Massimiliano, che poteva ancora fare molte cose, e non soltanto nel rally, ma nei rapporti di famiglia, di amicizia”. In chiesa, ad ascoltare il sacerdote, si sono riuniti più mondi, quello degli eventi motoristici, ma anche tutti coloro che hanno conosciuto “Max”, così era noto, in contesti diversi.

Realtà che si riverberano nelle corone attorno al feretro, su cui è poggiato un cuscino di fiori gialli e rossi, da quella dell’Automobile Club Valle d’Aosta con Acva Sport, organizzatori dell’ultimo rally corso da Ponzetti, a quelle dei racing team, passando per quella sovrastata dalla scritta “Siamo solo noi”, a rilanciare uno spirito romantico che batte nel petto di coloro che vivono i loro fine settimana con il piede pesante e le note del navigatore in cuffia.

Funerale Ponzetti
Il funerale di Massimo Ponzetti.

Presenze per cui don Rosset arriva ad affermare che “il rally può essere paragonato alla nostra vita”. Per spiegare il parallelismo, il celebrante ricorre alle letture della funzione. In particolare, gli Atti degli Apostoli, in cui lo Spirito dice a Filippo: “Va’ avanti e raggiungi quel carro”, in una metafora in cui s’intravede il senso della corsa. Ed ecco che, per il sacerdote, “mi sembra di non sbagliare, il pilota è molto importante, ma c’è un’altra figura altrettanto importante, che non può mancare, il navigatore”.

Domenica scorsa, Mattia Pastorino, al fianco di Ponzetti nell’abitacolo della Renault Clio Rally5, è stato il primo a provare a soccorrerlo. “Colui che guida – ha continuato il parroco – sa di affrontare curve, ostacoli, pericoli e anche se, magari, tutto è ben segnato, ci può essere sempre un imprevisto”. Perché “anche la gara più ben preparata non è mai… ben preparata”. Per questo “se abbiamo la non capacità di avere accanto un navigatore, facciamo veramente fatica”. Un rischio tanto più presente nell’oggi, quando “ormai siamo diventati un po’ troppo persone che amano badare soltanto a se stessi”.

Funerale Ponzetti
Il funerale di Massimo Ponzetti.

Siccome “non c’è solo il rally, ma la gara della vita”, Massimiliano “è arrivato al traguardo”, dove “riceverà il premio della fatica di ogni giorno”. E per Dio, ha sottolineato don Rosset, “non c’è primo o secondo. In fondo, siamo tutte persone che con fatica cercano di andare avanti, cercano di correre al meglio possibile la loro esistenza”. Conclusa la funzione, celebrata nel paese in cui la famiglia del pilota ha abitato a lungo in passato, il lungo corteo ha accompagnato Ponzetti nel cimitero del Villair, dov’è stato sepolto.

Un ultimo viaggio insieme lungo una strada della Valle d’Aosta, che parenti ed amici non avrebbero mai pensato di compiere in modo tanto prematuro e che fa calare il silenzio al passaggio del corteo. Uno sbigottimento che è ancora quello di chi, nelle due giornate del “Valle”, aveva parlato con Ponzetti della resa delle gomme sul bagnato (la pioggia è caduta in varie frazioni di gara), o della sua gioia di essere nonno da poco, prima che salisse in auto per quel trasferimento in cui il suo cuore ha smesso di battere, senza lasciarlo arrivare al riordino di Aosta.

Giovedi 8 al Villair di Quart i funerali di Massimiliano “Max” Ponzetti

6 maggio 2025 – Ore 17.30

Massimiliano Ponzetti
Massimiliano Ponzetti (foto da Facebook).

Giunto il nulla osta dalla Procura (che non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia), sono stati fissati i funerali di Massimiliano Ponzetti, il pilota morto domenica scorsa a seguito di un malore, che l’ha colpito durante il trasferimento verso il riordino del Rally Valle d’Aosta.

La cerimonia funebre del 54enne è in programma per le ore 10 di dopodomani, giovedì 8 maggio, nella chiesa del Villair di Quart, comune in cui la famiglia di “Max” – come lo chiamavano i tanti amici e conoscenti, del pianeta delle corse in auto e non – ha abitato per molti anni (e dove aveva un’attività commerciale).

Dal pomeriggio di oggi, intanto, è possibile rendere un ultimo saluto a Ponzetti alla camera mortuaria dell’ospedale “Parini” di Aosta. La scomparsa del pilota (che ha perso il controllo della sua vettura nei pressi del casello di Nus ed è stato subito soccorso, ma non c’è stato nulla da fare) ha suscitato profondo cordoglio.

Non solo tra gli organizzatori della corsa, che hanno sospeso il “Valle” in segno di cordoglio e rispetto, ma tra i tanti che lo avevano conosciuto. Nella competizione di questo weekend, Ponzetti aveva per navigatore Mattia Pastorino (che lo ha soccorso prontamente), ma in passato nell’abitacolo con lui c’erano stati anche Alex Paonna e Ivano Passeri.

Il ricordo di “Max”, nei tanti commenti lasciati sui social, è rivolto soprattutto alla figlia Michaela, che in molti rally (Valle d’Aosta compreso) era stata la sua co-pilota e che, da un mese circa, lo aveva reso nonno. “Di Massimiliano – ha scritto l’Automobile Club Valle d’Aosta – ci mancheranno la passione per le gare, il suo eterno buon umore e il suo sorriso…”. Doti riconosciute da tanti in queste ore.

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le norme sulla privacy e i termini di servizio di Google. e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte