Mantenere aperto, anche dopo il luglio 2025, lo stato di emergenza relativo all’alluvione del 29-30 giugno dello scorso anno. E’ la necessità condivisa dal presidente della Regione Renzo Testolin con il capo della Protezione civile Fabio Ciciliano, nel corso di un incontro tenutosi oggi, martedì 10 giugno, a palazzo regionale.
“Una decisione – commenta Testolin – che si rende necessaria principalmente per agevolare le attività legate al ripristino dei danni subiti con procedure semplificate”. Parallelamente, “è in fase di attesa la richiesta di un nuovo stato di emergenza per le forti piogge e la nevicata del 16-17 aprile 2025”.
Al riguardo, ha spiegato il Capo dell’Esecutivo, “come ci ha evidenziato Ciciliano l’istruttoria è in fase avanzata e a breve ci sarà l’emanazione del decreto. Questo consentirà da un lato di poter contare sul sostegno economico del dipartimento, dall’altro l’avvio di una serie di interventi da poter realizzare con procedure più snelle rispetto a quelle previste in condizioni ordinarie”.
Il presidente Testolin è poi entrato nel dettaglio degli importi dei danni, aggiungendo: “nel 2024 i danni complessivi sono stati di circa 160 milioni di euro. Di questi, lo Stato ha stanziato circa 57 milioni. A tali risorse si aggiungono 11 milioni di ristori da parte del Ministero del Turismo e poco meno di 4 milioni provenienti dall’Unione Europea, che ha riconosciuto una quota degli interventi attraverso specifici procedimenti normativi. La restante parte del fabbisogno è attualmente in corso di copertura attraverso il bilancio regionale”.
“Per quanto riguarda, invece, gli interventi relativi all’evento di aprile, – ha continuato Renzo Testolin – i primi stimati ammontano a circa 16 milioni di euro, finalizzati alla messa in sicurezza del territorio e al ripristino dei danni subiti”.

La visita del Capo della Protezione civile è avvenuta a chiusura dell’Esercitazione annuale regionale. Al tavolo dell’incontro erano presenti anche il capo della Protezione civile regionale Valerio Segor, il capo di gabinetto della Regione Paolo Di Nicuolo e il dirigente gestione emergenze della Protezione civile nazionale Luigi D’Angelo.
“Nella visita di oggi – ha dichiarato Fabio Ciciliano – ho potuto constatare ancora una volta quanto la realtà valdostana di Protezione civile sia un esempio di organizzazione e di efficacia negli interventi e come la collaborazione istituzionale instaurata con il Dipartimento nazionale, che rimane al fianco delle regioni e dei territori in tutte le fasi dell’attività di protezione civile, sia molto forte”.
“Una prova di questo operato virtuoso – ha continuato – è il lavoro sullo stato di emergenza per le conseguenze dell’alluvione del giugno 2024, un esempio di rapidità di intervento e di collaborazione istituzionale che ha visto uno stanziamento di circa 60 milioni di euro in totale”.
“Vogliamo continuare a lavorare in questo senso: – ha concluso Ciciliano – oltre che sulle conseguenze dei danni dell’alluvione dell’aprile 2025, che ha colpito 64 Comuni, anche su tutte le altre questioni sul tavolo, con un’attenzione particolare alla prevenzione e alla consapevolezza dei rischi da parte delle comunità, anche in un’ottica di accessibilità da parte dei cittadini con specifiche necessità che rappresentano circa il 20% della popolazione nazionale. Obiettivo comune, quest’ultimo, a tutti i livelli del sistema di Protezione civile”.
Cala il sipario sull’esercitazione annuale di Protezione civile
8 Giugno 2025 – Ore 16.51
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L’esercitazione di protezione civile.
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L’esercitazione di protezione civile.
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L’esercitazione di protezione civile.
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L’esercitazione di protezione civile.
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L’esercitazione di protezione civile.
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L’esercitazione di protezione civile.
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L’esercitazione di protezione civile. © Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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L’esercitazione di protezione civile. © Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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L’esercitazione di protezione civile. © Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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L’esercitazione di protezione civile. © Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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L’esercitazione di protezione civile. © Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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Il direttore del Soccorso Alpino Valdostano, Paolo Comune.
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L’esercitazione di protezione civile. © Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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L’esercitazione di protezione civile. © Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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L’esercitazione di protezione civile.
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L’esercitazione di protezione civile. © Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta
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L’esercitazione di protezione civile.
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L’esercitazione di protezione civile.
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L’esercitazione di protezione civile.
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L’esercitazione di protezione civile.
Si sono conclusi oggi, domenica 6 giugno, alla Gran Place di Pollein i sette giorni di formazione sul campo per il sistema di Protezione civile della Valle d’Aosta. In mattinata si è infatti svolto il debriefing di EXE2025 – Uniti per proteggerci!, l’esercitazione annuale regionale mirata a verificare la risposta dell’apparato valdostano in caso di emergenza.
Con tutti gli enti, le associazioni e gli operatori coinvolti è stato valutato l’andamento delle attività svolte, quindi ha avuto luogo la consegna degli attestati di partecipazione da parte del presidente della Regione Renzo Testolin, degli assessori Giulio Grosjacques e Davide Sapinet, del deputato Franco Manes e della consigliera regionale Raffaella Foudraz.
L’esercitazione di quest’anno, per la prima volta, ha visto la partecipazione attiva di persone con disabilità per testare, in situazioni reali, le procedure operative della protezione civile e migliorare la capacità di accoglienza e assistenza verso individui con specifiche necessità.
Nel trarre le conclusioni dell’evento, il presidente della Regione Renzo Testolin dice: “Come evidenziato in varie occasioni, quest’anno il focus è stato dedicato all’inclusività per testare gli interventi dell’emergenza e del soccorso e per formare gli operatori che devono affrontare la disabilità. Credo questo sia un ulteriore esempio di come la Valle d’Aosta voglia sempre essere al centro di politiche inclusive per migliorare i servizi messi a disposizione della collettività su tutto il territorio regionale”.
“Ritengo che in queste giornate – aggiunge Testolin – sia stato tracciato al meglio il profilo di un ‘sistema Regione’ che, conoscendo le fragilità e le complessità del proprio territorio montano, riesce ogni giorno ad essere all’altezza delle richieste di tutti i cittadini che devono affrontare un’emergenza”.
Oltre a moduli formativi e momenti divulgativi aperti alla popolazione e agli studenti, EXE2025 ha visto la simulazione di alcuni particolari scenari. Anzitutto, un incendio boschivo con evacuazione della Fondazione Ollignan, con accoglienza degli ospiti disabili al campo base. Quindi un incidente alla Cogne Acciai Speciali, la ricerca di una persona sorda dispersa sulla collina di Quart, ma anche uno scenario con l’impiego delle idrovore.
A Pollein la prima esercitazione di protezione civile inclusiva: in campo anche persone con disabilità
26 Maggio 2025 – Ore 16.15, di Silvia Savoye

Sarà la prima esercitazione inclusiva quella in programma dal 3 al 10 giugno all’area verde Les Iles di Pollein. Coinvolgerà oltre 250 persone tra operatori, volontari, scuole e cittadini, e per la prima volta vedrà la partecipazione attiva di persone con disabilità per testare, in situazioni reali, le procedure operative della protezione civile.
L’obiettivo è duplice: da un lato verificare la risposta del sistema valdostano in caso di emergenza, dall’altro migliorare la capacità di accoglienza e assistenza verso persone con specifiche necessità. A riconoscerlo è anche Valerio Segor, capo della protezione civile valdostana: “È un tema su cui siamo impreparati. Questa esercitazione servirà a far emergere criticità e lavorare su soluzioni concrete”.
Durante la settimana si alterneranno moduli formativi, attività esercitative e momenti divulgativi aperti alla popolazione. Coinvolti anche studenti – saranno presenti in particolare quelli della Fondazione turistica – e gruppi giovanili di protezione civile, Vigili del fuoco e Anpas. “La protezione civile è qualcosa che appartiene alla comunità – ha ricordato il presidente della Regione Renzo Testolin – e la comunità deve essere consapevole delle regole e dei comportamenti da adottare”.
Gli scenari esercitativi
Il primo scenario simulato sarà un incendio boschivo con evacuazione della Fondazione Ollignan, con accoglienza degli ospiti disabili presso il campo base e supporto da parte degli psicologi dell’emergenza. Seguiranno un incidente alla Cogne Acciai Speciali, la simulazione di una persona sorda dispersa sulla collina di Quart con attivazione del piano ricerca dispersi, ma anche uno scenario che prevede l’impiego delle idrovore.
Durante tutte le esercitazioni, le persone con disabilità parteciperanno attivamente, anche pernottando al campo, per testare l’intera filiera dell’assistenza in emergenza. In campo anche nuove dotazioni tecniche e sensoristiche per supportare persone con disabilità sensoriali, tra cui mappe tattili e sistemi di comunicazione inclusiva.
“Abbiamo costruito il campo per ospitare fino a 500 persone al giorno – ha spiegato Sara Ratto, dirigente del Centro funzionale e pianificazione – e ogni componente del sistema sarà messa alla prova: logistica, cucina, accoglienza, soccorso, comunicazione”.
Formazione, seminari e momenti pubblici
Oltre agli esercizi sul campo, verranno proposti 12 moduli formativi rivolti a professionisti, volontari e operatori. Due momenti pubblici sono previsti sabato 7 giugno: un seminario sulla comunicazione dell’emergenza con la partecipazione di esperti e rappresentanti del Dipartimento nazionale, e un secondo seminario sulla gestione della disabilità, con interventi su scuola, lavoro, famiglia, diritti e partecipazione attiva.
Alla giornata parteciperanno anche 200 studenti e saranno presenti diverse associazioni del territorio. “Le esercitazioni sono uno degli strumenti più importanti – ha ribadito Segor – perché ci permettono di verificare l’efficacia delle procedure e capire come migliorare il sistema in risposta alle esigenze della comunità”.
La settimana si concluderà domenica 9 giugno con una cerimonia finale, la messa al campo e lo smontaggio delle strutture.