A Quart la scuola all’aperto diventa esperienza di vita: la mostra finale delle classi quinte

A Quart, gli alunni delle classi quinte presentano il progetto “Des racines pour voler”: natura, cultura e territorio diventano strumenti di apprendimento nella scuola primaria.
Des Racines pour voler
Scuola

Imparare con i piedi nel prato, gli occhi sul cielo e le mani nella storia. È con questo spirito che le classi 5a e 5b della scuola primaria di Quart – Istituzione scolastica Mont Emilius 2 – hanno chiuso il loro percorso scolastico, presentando ai genitori un’esposizione finale frutto del progetto “Des racines pour voler…”, un’iniziativa di didattica esperienziale all’aperto attiva nell’anno scolastico 2023/2024.

Ideato dalle insegnanti Cristina Amato, Paola Berthod, Chantal Certan, Nadia Marly e Francesca Trussoni, in collaborazione con il laboratorio GREEN L.E.A.F. dell’Università della Valle d’Aosta, il progetto ha portato bambine e bambini fuori dalle aule, alla scoperta del proprio territorio. Obiettivo: unire conoscenza e vita reale, natura e cultura, attraverso esperienze dirette.

Le attività hanno spaziato dalla visita a vigneti e meleti, mulini ad acqua, forni e botteghe artigiane, fino alla scoperta di impianti industriali e centrali idroelettriche. I bambini hanno pernottato al rifugio Prarayer, esplorato l’Universo e il sistema solare, e approfondito la fondazione di Aosta romana. Hanno incontrato archeologi, storici, astrofisici, astronauti, guide museali e della natura, apprendendo in lingua italiana, francese e straniere.

Il percorso ha integrato l’ecologia affettiva e la pedagogia del silenzio grazie al supporto scientifico del professor Giuseppe Barbiero e alla consulenza didattica di Alice Venturella.

Le parole dei bambini restituiscono l’impatto del progetto: “Abbiamo imparato a conoscerci, ad ascoltare, a ridere e a collaborare. Abbiamo studiato esplorando la Valle e ci siamo accorti che la Natura è una scuola di vita, da prendere come esempio”.

Con la mostra conclusiva, al termine della quinta, le famiglie hanno potuto toccare con mano un anno di apprendimento, in un dialogo continuo tra scuola, territorio e ambiente.

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