La procura di Aosta ha autorizzato il trasferimento in Francia della salma di Liam Rezac, il quindicenne originario di Erbrée, in Bretagna, trovato morto ieri mattina alle pendici della Becca di Viou. Il giovane era precipitato nella serata di martedì, dopo essersi separato dai genitori per proseguire da solo verso la vetta.
L’ultimo contatto risale alle 18.38, quando aveva inviato un messaggio ai genitori con le proprie coordinate. Poi più nulla. Le ricerche sono proseguite tutta la notte, fino al tragico ritrovamento all’alba. La procura ha deciso di non disporre l’autopsia. Liam avrebbe compiuto 16 anni il prossimo 31 dicembre.
“Mi sono perso”, poi il silenzio: 15enne muore sulla Becca di Viou
23 luglio 2025 di Christian Diémoz
Nelle vacanze del giovane Liam Daniel Henry Rezac e della sua famiglia, il pomeriggio di ieri, martedì 22 luglio, era dedicato ad un’escursione sulla Becca Di Viou (2.859 metri), una delle cime che sovrastano la “plaine” di Aosta. Purtroppo, quella gita si è trasformata in tragedia e il ragazzo, 15 anni, giunto in Valle con i genitori dalla Bretagna (Francia) per un periodo di villeggiatura, è stato ritrovato senza vita all’alba di oggi, mercoledì 23.
Nella ricostruzione del Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Cervinia (Valtournenche), che stamane ha sentito i genitori, il giovane ha intrapreso la strada del ritorno e contattato i parenti. “Ho smarrito il sentiero che stavo seguendo”, dice loro. Inviando anche un video, spiega di essere stanco, affaticato, ma di aver intravisto, più in basso, una sorta di traccia, che era deciso a imboccare e seguire, per tornare a valle.
Il suo ultimo messaggio è delle 18.38. Nei vari contatti, il 15enne trasmette anche ai genitori, attraverso il suo cellulare, la posizione in cui si trova. Quel punto gps sarà rilevante per individuarlo, ma prima – attorno alle 20 – i parenti, che non lo vedono tornare e non riescono più a contattarlo, danno l’allarme. Le operazioni di ricerca, coordinate dai Vigili del fuoco, hanno inizio.

Continueranno per tutta la notte, coinvolgendo pure il Soccorso Alpino Valdostano, il Soccorso Alpino della Guardia di finanza e il Corpo forestale della Valle d’Aosta. Anche il Sindaco di Valpelline è sul posto. Non solo sono perlustrati i sentieri della zona, ma l’area viene scandagliata dall’alto con i droni. Con la luce del giorno, l’elicottero della Protezione civile si alza per dei sorvoli.
Le operazioni si concentrano in un vallone, area ricavata dagli ultimi messaggi del ragazzo. Liam Daniel Henry Rezac viene trovato, senza vita, attorno alle 6, a circa 2000 metri di quota, più in basso del punto che aveva trasmesso la sera prima. Probabilmente è caduto, forse nel tentativo di raggiungere l’accenno di sentiero che aveva scorto. Il corpo è stato recuperato dai soccorritori e portato alla camera mortuaria di Aosta.
I finanzieri del Sagf iniziano le operazioni di riconoscimento e di ricostruzione dell’accaduto. Il riscontro del medico legale conferma il decesso quale conseguenza dei traumi riportati precipitando. Tutti gli elementi raccolti, che orientano all’incidente autonomo (non è stata appurata, ad ora, la presenza di testimoni in zona), saranno ora oggetto di relazione, come di consueto, all’autorità giudiziaria.

4 risposte
Mi dispiace molto per la famiglia devastata dal profondo dolore, per la perdita del figlio.
A me è stato sempre insegnato che, ogni volta che si va in passeggiata (anche la più semplice), bisogna essere almeno in due persone:
da soli e in solitaria, lasciamolo fare a chi è veramente esperto, e ai professionisti (che non siamo noi, che nella vita ci occupiamo di altro, e siamo esperti in altri campi e competenze)
A mio avviso spesse volte ho visto una segnaletica scadente su molti sentieri di montagna
E più volte ancora a me è capitato di vedere escursionisti inadeguati, come calzature, abbigliamento e consapevolezza di ciò che stanno facendo e di dove stanno andando. La montagna va rispettata, fosse anche la Becca di Viou che per noi valdostani è una passeggiata un po’ più lunga, ma che per un ragazzino bretone che si allontana dal gruppo familiare forse risulta troppo. E lo dico con enorme dispiacere per lui e per la sua famiglia.
Un giovane vita spezzata! Condoglianze alla famiglia e agli amici. Purtroppo però da genitore dico che a 15 anni sembrano grandi ma vanno ancora sorvegliati. Riposa in pace ragazzo.