E’ culminata nell’adozione di due disegni di legge – uno sul sostegno alla genitorialità e l’altro sull’introduzione di strumenti di democrazia diretta – l’ottava edizione del Conseil des Jeunes Valdôtains. Si tratta di una simulazione parlamentare che, in estate, avvicina i giovani consiglieri della Valcéjinie (territorio di finzione creato per l’occasione) alla democrazia rappresentativa. In una cerimonia tenutasi nel pomeriggio di ieri, venerdì 8 agosto, i ventiquattro partecipanti (22 eletti e due giornalisti) hanno presentato il loro lavoro al Presidente, ai componenti dell’Ufficio di presidenza e ai Capigruppo del Consiglio Valle.
“I dibattiti di questa settimana sono stati vivaci e animati, a testimonianza dell’impegno e della maturità dei giovani consiglieri, che hanno saputo difendere le proprie idee con convinzione, scoprendo al contempo i meccanismi del dialogo democratico” ha detto la Presidente di questa tornata del Conseil des Jeunes Valdötains, Ilaria Nicosia.
“I temi che abbiamo scelto quest’anno – ha aggiunto – ci hanno toccato profondamente. Questi due argomenti si completano a vicenda: sostenere le famiglie significa investire nei cittadini di domani; favorire la democrazia diretta significa offrire loro un contesto in cui possano esprimersi, agire e contribuire alla vita comune. Insieme, queste due priorità costruiscono una società più giusta, più inclusiva e più partecipativa”.
I giovani valdostani che hanno preso parte alla simulazione sono stati: Ilaria Nicosia (Presidente della simulazione), Giulia Pession (vicepresidente), Francesco Palumbo (segretario generale), Anduela Lleshi et Samuele Cavana (presidenti di commissione), Vittoria Mosconi et Letizia Gagliardi (assessori), Andrea Mosca et Patrick Raso (capigruppo), Daniel Dujany, Kilian Anders Godioz, Mariel Plebs, Eleonora Pramotton, Beatrice Somaglia, Pietro Vuillermoz (consiglieri), Davide Miodini (caporedattore) et Sara Rollandin (giornalista).
Anche sette partecipanti dall’estero, con all’attivo esperienze simili nei loro Paesi, sono stati coinvolti nei lavori: Rhema Miguel, Diane Colin Milis e Pauline Raemdonck del Parlement Jeunesse della Wallonie-Bruxelles; Julien Blanchet-Desbiens e Annabelle Dussault del Parlement Jeunesse del Québec; Ali Yasser et Daniel Racz del Conseil des Jeunes di Losanna.
Chiudendo la sessione della simulazione, il presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin ha incoraggiato i giovani partecipanti a mantenere l’impegno che li ha animati durante quest’esperienza: “è facendo domande, proponendo ed ascoltando che si costruisce una democrazia viva”.
3 risposte
Cala il sipario sulla scuola politica dei nuovi membri dei partiti valdostani a spese del contribuente. E con i risultati pessimi, visto che solo pochi loro entreranno nei partiti politici a fare politica e gli altri finiranno tra PA, UE, fuori Valle e partecipate buttando al vento l’esperienza fatta e maturata. Più serie le scuole politiche che fanno in autonomia i partiti come Azione, FI, PD: almeno quelli che formano lì diventano veramente membri attivi del partito e futura classe politica.
La presidente di simulazione si chiama Ilaria Nicosia non Nicosa.
Buongiorno,
abbiamo corretto. Grazie per la segnalazione.
La redazione.