Trasporti, lavoro, industria e welfare: sono questi, secondo Savt e Avcu, i pilastri su cui dovrà concentrarsi la prossima legislatura. “Ferrovia, autostrada, aeroporto e tunnel frontalieri devono avere risposte chiare e permanenti, non più rinviabili – sottolineano i sindacati –. Anche il settore degli impianti a fune necessita di sviluppo e ammodernamento, in chiave sia turistica sia occupazionale”.
Sul fronte industriale, l’obiettivo è attrarre aziende innovative e tecnologiche, senza dimenticare due realtà strategiche per l’economia valdostana: Cogne Acciai Speciali e Heineken. Centrale anche il futuro di Casino de la Vallée Spa e di CVA Spa: la prima è tornata in utile dopo il concordato, ma necessita di un modello gestionale solido; per CVA, invece, la partita decisiva è quella delle concessioni idroelettriche, da difendere per il loro peso economico e occupazionale.
Savt e Avcu rilanciano anche la priorità della gestione del territorio in chiave di contrasto al cambiamento climatico, puntando sul ruolo dell’agricoltura, del settore forestale e del Corpo forestale regionale come strumenti fondamentali di protezione idrogeologica e valorizzazione sociale.
Altro nodo cruciale è il calo demografico: per invertire la tendenza servono misure di attrattività e sostegno diretto alle famiglie, dal contrasto al caro energia a politiche sociali mirate per bambini e anziani. I sindacati propongono inoltre sgravi IRAP per chi applica contratti integrativi, contributi previdenziali volontari per chi assiste minori o anziani, stabilizzazione delle RAR in sanità, accesso ai fondi integrativi anche per scuola e sanità, nuove convenzioni con Caf e patronati, percorsi formativi locali per figure sociosanitarie e concorsi banditi direttamente per la Valle d’Aosta.
“Agire in questa direzione – concludono Savt e Avcu – significa rafforzare l’autogoverno previsto dallo Statuto speciale. Serve sinergia tra politica e parti sociali per garantire un futuro di lavoro, servizi e sviluppo alla Valle d’Aosta”.