E’ stato depositato ieri, lunedì 3 novembre, al Tribunale amministrativo della Valle d’Aosta il ricorso di Andrea Campotaro contro l’assegnazione a Cristina Machet dell’Union Valdôtaine del seggio inizialmente attribuito ad Alleanza Verdi Sinistra.
Al centro della querelle i voti di lista contestati all’Union Valdôtaine durante lo spoglio e che, nell’esame dell’Ufficio elettorale, in vista della proclamazione degli eletti, sono stati in parte riassegnati al Leone Rampante, consegnandogli il 13esimo seggio in Consiglio Valle. Una decisione andata a scapito di Avs che da 3 seggi è scesa a 2, lasciando fuori dal Consiglio Valle Andrea Campotaro, oggi firmatario del ricorso al Tar.
Secondo Avs nelle operazioni al Polo di scrutinio sarebbero emerse delle anomalie. “Riteniamo che due schede, che sono state considerate nulle, – spiegava nei giorni scorsi la consigliera regionale Chiara Minelli – per la tipologia di quanto recavano fossero in realtà voti da riconoscere al nostro movimento”.
Il ricorso dovrebbe ora esser preso in esame dai giudici amministrativi nella prossima udienza di inizio dicembre.
Nel frattempo Avs attacca l’Union per l’assenza di una maggioranza, a un mese dalle elezioni, in grado di governare, ricordando come sia il “risultato di una legge elettorale inadeguata che consente che tutto si decida dopo: si guarda a destra, al centro o a sinistra a seconda della convenienza del momento, come se fosse la stessa cosa.”
La responsabilità di questa situazione è “di chi, come Union Valdôtaine e Partito Democratico, non ha voluto una riforma del sistema elettorale che affrontasse il nodo vero: creare stabilità, chiarezza e rispetto per la volontà degli elettori; ma ha preferito mantenere un sistema comodo per chi tratta e dannoso per chi vota. Come più volte abbiamo detto, crediamo che la Valle d’Aosta meriti di più. Merita una legge elettorale che imponga ai movimenti di scegliere prima da che parte stare. Perché la politica non può essere un gioco di equilibri provvisori: o si sceglie una direzione chiara, oppure si resta in balia – tutte le volte – degli interessi personali”.
“Scegliere con chi allearsi e con chi costruire un governo non è un dettaglio tecnico: è una questione di visione, di valori, di identità politica. – prosegue il post – Una comunità ha diritto di sapere da che parte stanno coloro che chiedono di rappresentarla Perché solo da un progetto politico chiaro può nascere una maggioranza stabile, capace di lavorare, programmare e decidere. E invece, ancora una volta, tutto sembra ridursi a un calcolo: chi entra, chi resta fuori, chi ottiene cosa”.
Respinta la richiesta di Avs per la revisione dell’assegnazione dei seggi delle regionali
24 ottobre 2025 di Christian Diemoz
E’ stata respinta dall’Ufficio elettorale regionale al Tribunale di Aosta l’istanza con cui Alleanza Verdi Sinistra chiedeva la revisione, in autotutela, della decisione di assegnare all’Union Valdôtaine alcuni voti contestati nello spoglio delle elezioni regionali dello scorso 29 settembre. Con quelle attribuzioni, il Leone Rampante aveva ottenuto (per il meccanismo dei resti) un 13° consigliere regionale, a scapito di Avs (scesa da 3 a 2).
Il movimento aveva spiegato l’iniziativa con il fatto che dalle operazioni al Polo di scrutinio emergessero anomalie. “Riteniamo che due schede, che sono state considerate nulle, – afferma la consigliera regionale Chiara Minelli – per la tipologia di quanto recavano fossero in realtà voti da riconoscere al nostro movimento. Ricorreremo pertanto al Tar”.
A sottoscrivere l’istanza era stato Andrea Campotaro, assegnatario del seggio attribuito ad Avs all’esito dello spoglio (e poi “cancellato” dopo l’esame dell’Ufficio elettorale, in vista della proclamazione degli eletti), assieme ad Elio Riccarand. Con l’attribuzione del 13° seggio, nelle fila del gruppo Uv è entrata Cristina Machet.
Seggio assegnato all’Uv alle regionali, Avs gioca la carta dell’istanza in autotutela
20 ottobre 2025 – ore 13.20

Un’istanza affinché, in autotutela, l’Ufficio elettorale centrale riveda la sua decisione di assegnare all’Union Valdôtaine alcuni voti contestati nello spoglio delle elezioni regionali dello scorso 29 settembre, attribuendole così al Leone rampante (per il meccanismo dei resti) un 13° consigliere regionale, a scapito di Avs (scesa da 3 a 2).
Ad annunciarne il deposito, entro la giornata di oggi, lunedì 20 ottobre, è Alleanza Verdi Sinistra. “Ne abbiamo parlato con i nostri legali. L’intenzione – spiega la consigliera Chiara Minelli – è di fare questo passaggio, perché esaminati i verbali abbiamo riscontrato anomalie e chiediamo che, in autotutela, venga rivisto quanto deciso dall’Ufficio elettorale”.
A sottoscrivere l’istanza, Andrea Campotaro, assegnatario del seggio attribuito ad Avs all’esito dello spoglio (e poi “cancellato” dal riconteggio effettuato dall’Ufficio elettorale, in vista della proclamazione degli eletti), assieme ad Elio Riccarand. L’attribuzione del 13° seggio all’Uv ha visto Cristina Machet entrare nel gruppo degli eletti del Mouvement.
“Sappiamo che questa istanza potrebbe anche non essere presa in considerazione. In base a quelli che saranno gli esiti – conclude Minelli – si deciderà se procedere con il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, impugnando il provvedimento di proclamazione degli eletti”.
Avs valuta il ricorso sul seggio in Consiglio Valle assegnato all’Union Valdôtaine
9 ottobre 2025 – Ore 16.11, di Luca Ventrice

Sul “consigliere mancante” – il seggio affidato all’Union Valdôtaine in Consiglio Valle dopo il riconteggio del Tribunale sui voti contestati alle Elezioni regionali – Avs – Rete civica sta valutando se ricorrere o meno al Tar.
“Lo valuteremo – spiega Chiara Minelli, consigliera regionale uscente e rientrante –. Ci stiamo pensando, ma prima vorremo vedere il verbale definitivo. Una volta fatto, cercheremo di capire se ci verrà trasmesso o se dobbiamo farne richiesta”.
Possibile ricorso che non è questione di “lana caprina”, stando a Minelli: “I voti che ballano sono proprio due. E, memori anche della situazione avvenuta nel 2020 ad Aosta (quando cioè un errore di trascrizione dei verbali aveva inizialmente escluso la leghista Spirli dal Consiglio comunale, ndr.), bisogna verificare. Anche perché allora i voti di differenza sono risultati essere poi dieci, alla fine. Poi, perché le cose cambiano non poco passando da due a tre consiglieri regionali”.
Ad ogni modo, Minelli spende una parola anche per Andrea Campotaro, di fatto – almeno al momento – consigliere regionale per poco più di dieci giorni. “Mi spiace molto per Andrea, è una delle persone che più si sono date da fare in questa campagna elettorale e in tutti questi anni passati”.
Dal riconteggio dei voti l’Union Valdôtaine recupera il 13esimo seggio
9 ottobre 2025 – Ore 9.41, di Silvia Savoye

Il riconteggio delle schede, effettuato dall’ufficio elettorale centrale, consegna all’Union Valdôtaine un consigliere regionale in più, anzi una consigliera: l’ex presidente del Mouvement Cristina Machet. A farne le spese è Alleanza Verdi Sinistra, che perde il terzo seggio precedentemente assegnato, al momento dello spoglio, ad Andrea Campotaro.
Il 29 settembre, giorno dello scrutinio delle elezioni regionali, i rappresentanti di lista Uv avevano contestato 7 voti, quelli di Avs 3. La somma dei resti aveva inizialmente premiato Avs, a scapito dell’Uv.
Il riconteggio ora assegna alcuni dei voti contestati all’Uv, garantendole un nuovo seggio in base alla ripartizione definitiva.
La decisione dell’ufficio elettorale centrale potrà comunque essere impugnata davanti al Tar.
L’Uv spera nel riconteggio: i voti contestati possono valere il 13esimo seggio
30 Settembre 2025 – Ore 15.23, di Silvia Savoye
I sette voti di lista contestati all’Union Valdôtaine possono valere il 13° seggio in Consiglio regionale? Al Siège di Avenue des Maquisards ne sono convinti, e attendono con ansia il riconteggio da parte della commissione elettorale presso il Tribunale.
Ieri sera il Leone Rampante ha mancato per un soffio il tredicesimo seggio nell’attribuzione dei resti. Nessun dubbio invece sull’assegnazione del quarto seggio a Forza Italia e del sesto agli Autonomisti di Centro. Per l’Uv, però, basterebbero 3 dei 7 voti contestati per strappare il seggio ad Alleanza Verdi Sinistra, che nella notte aveva festeggiato il terzo eletto, l’informatico Andrea Campotaro. Anche il movimento che ha rieletto Chiara Minelli, ha in bilico tre voti, contestati ieri, lunedì 29 settembre.
Ora il Tribunale ha dieci giorni di tempo per esprimersi sull’attribuzione dei voti alle liste. Se le decisioni di via Ollietti non dovessero soddisfare l’Union Valdôtaine – e in particolare la sua prima esclusa, l’ex presidente Cristina Machet – potrebbe aprirsi lo scenario di un ricorso al Tar.

6 risposte
Roba inopportuna ma la legge lo permette. Però meglio se lo fanno, così all’UV si svegliano: ora che Testolin ha cacciato dalla maggioranza Carrrel, con ADC hanno solo 18 consiglieri. Se lui e compagnia perdessero anche il 13esimo seggio, rimangono in 17. E vedi che non potranno fare tanto gli schizzonosi con il centrodestra, limitandosi a prendersi solo Forza Italia: una maggioranza a 20 è pericolossissima. Che poi sarebbe un bene, visto che gli eletti e gli attuali vertici sono il ramo dell’UV che prefersice di più avere l’alleanza a vita con il centrodestra, fregandosene della base che non è tanto d’accordo al riguardo. A parte che alla maggior parte della base fare alleanze con qualunque partito nazionale per necessità è nauseante.
Parlare di libertà, democrazia e cambiamento, poi non accettare la sconfitta, anzi buttarla in caciara e annunciare ricorsi su ricorsi, un classico sempreverde 🤦🏻
Quando c’è di mezzo il pd , puoi ricorrere tutto quello che vuoi ma perderai sempre e quello purtroppo è la rovina di tutto e di tutti
l’arte di non saper perdere!
Ricorderemo il corso di AVS per aver fatto nella sua esistenza “ricorsi”
Avavare dei dubbi? Ingenui