Aosta verso il ballottaggio: i programmi delle due coalizioni allo specchio

Tra dieci giorni Aosta sceglierà il prossimo sindaco. Qui, divisi per temi, i programmi della coalizioni che sostengono Raffaele Rocco e Valeria Fadda, da un lato, e Giovanni Girardini e Sonia Furci dall'altro.
Giovanni Girardini e Raffaele Rocco
Politica

Serviranno ancora dieci giorni per decidere il prossimo Sindaco di Aosta. Come cinque anni fa, non è bastato un turno solo. Nessuno dei candidati – Raffaele Rocco e Valeria Fadda da un lato, Giovanni Girardini e Sonia Furci dall’altro – ha infatti raggiunto il famoso 50 per cento più uno che serve per indossare la fascia tricolore della città.

Definiti gli schieramenti, la scelta secca porta con sé qualche incognita: che indicazioni di voto daranno – se lo faranno – le liste escluse dal ballottaggio (con Avs a dare il via agli incontri preliminari) e se l’affluenza al primo turno (non stellare, arrivata al 64,22 per cento ad Aosta) crescerà al secondo.

In mezzo, al netto dei comizi, ci sono i programmi. Perché a volte, il diavolo si nasconde nei dettagli.

Innovare il passato versus discontinuità

I programmi dei due blocchi contrapposti partono da qui. In quello di Rocco-Fadda si legge che la coalizione “nasce dalla volontà condivisa di costruire un progetto politico-amministrativo per Aosta che sappia unire esperienza e innovazione, in un orizzonte che guarda anche all’Europa come comunità di valori e opportunità di crescita”.

Un programma frutto di “un patrimonio di idee e azioni concrete già avviate dalle quali ripartire e proseguire”, ma anche dalla “chiara volontà di superare le criticità emerse e dare risposte più rapide ed efficaci a cittadini e cittadine”.

Lato Girardini-Furci la questione è all’opposto: “Crediamo che sia arrivato il momento di segnare una netta discontinuità con pratiche politiche che, nel tempo, hanno perso di vista il bene comune. Discontinuità non significa rottura sterile o contrapposizione ideologica, ma volontà di rinnovamento”.

Non fosse chiaro, la coalizione specifica a stretto giro: “Discontinuità, per noi, non vuol dire contrapporsi in modo drastico ai partiti e ai movimenti storici che storicamente hanno amministrato la città di Aosta e tanto meno alle persone che per certi aspetti rappresentano il ‘vecchio’ modo di fare politica; riteniamo anzi che l’apporto di movimenti o partiti che esistono da decenni sul panorama politico valdostano possano essere una ricchezza, a condizione che abbraccino il concetto del cambiamento”.

La visione complessiva

Aosta, Piazza Chanoux
Aosta, Piazza Chanoux

Nel programma che sostiene Rocco e Fadda, si dice: “Continueremo a valorizzare le specificità culturali e linguistiche di Aosta, per consolidare l’identità alpina della città che deve proiettare le sue ambizioni di sviluppo verso le montagne che la circondano”, con un focus sulla “centralità dello sviluppo della Funivia Aosta-Pila e del collegamento con Cogne e il Parco Nazionale del Gran Paradiso”, definito “fondamentale”.

Il documento programmatico di Girardini e Furci parla di “migliorare tangibilmente la qualità della vita di chi vive ad Aosta, ma anche di tutti i valdostani che la frequentano quotidianamente per lavoro, studio, sanità e servizi”. Insomma “vogliamo una città più curata, più sicura, più accessibile e capace di esprimere pienamente il suo potenziale”, si legge.

Mobilità e viabilità

Arco di augusto cantiere restauro
Arco di augusto cantiere restauro

“Viste le incomprensioni tra amministrazione e abitanti sui grandi progetti di mobilità e di gestione degli spazi pubblici – si spiega nel programma di Rocco e Fadda –, ci impegniamo a ridefinire soluzioni strategiche e condivise per una città accessibile. Realizzeremo interventi mirati sia nelle diverse località delle frazioni sia nella città, volti a migliorare i flussi di traffico, a ripristinare e ad adeguare le sedi viarie e a realizzare aree di parcheggio al servizio sia dei residenti delle frazioni e dei quartieri sia dei turisti”.

Nel programma di Girardini-Furci si legge che “per sostenere un’idea di pedonalizzazione del centro storico è necessaria la programmazione e la realizzazione di aree di sosta che possono essere individuate ai limiti della città romana ed in particolare nelle aree adiacenti la zona dello stadio Puchoz come previsto dall’accordo di programma del 1998 con la Regione per la ristrutturazione dell’ex albergo Alpino – progetto che si stava nuovamente muovendo qualche tempo fa, ndr.)” e “in corrispondenza dell’area adiacente alla Torre del Lebbroso con un piano sotterraneo di parcheggi e un parco verde in superficie (progetto per il quale è necessario un accordo con l’amministrazione regionale essendo l’area di sua proprietà)”.

In questo ambito, entrambe le coalizioni tirano in ballo l’Arco di Augusto. Per Rocco e Fadda e da pedonalizzare, ma “la connessione nord-sud della città sull’asse est dell’Arco di Augusto deve essere garantita al traffico veicolare, visti anche i cantieri previsti sulle vie limitrofe all’area, in attesa di soluzioni strutturali alternative pragmatiche e realmente condivise”.

Ergo, ma Rocco l’aveva già detto: riapertura temporanea del tratto oggi chiuso, in attesa che si chiudano i lavori attorno al monumento, via Mont Emilius su tutti.

Girardini e Furci – ed i movimenti che li accompagnano – la vedono diversamente: “Ritorno alla veicolarità della piazza dell’Arco di Augusto con una riqualificazione della stessa rendendola il biglietto da visita della città accedendo da est ed eliminando la limitazione Ztl dell’area”.

Non può mancare, inevitabilmente, un accenno alla pista ciclabile. Rocco e Fadda dicono: “Porteremo a compimento il piano Aosta in Bicicletta con le parti relative ai servizi di bike sharing e di infomobilità, come parte di un progetto più ampio basato su una visione di mobilità integrata”. Girardini e Furci annunciano la “revisione di alcuni punti critici della pista ciclabile”.

Alcuni interventi in città, le differenze di prospettiva

Il progetto di pedonalizzazione di piazza della Repubblica
Il progetto di pedonalizzazione di piazza della Repubblica

Su piazza della Repubblica – che vede un progetto di fattibilità tecnico-economica per la sua semipedonalizzazione, approvato un anno fa – Rocco e Fadda scrivono: “Proseguiremo con la riqualificazione della piazza con un approccio equilibrato e sulla base del progetto già disponibile. L’intervento è fondamentale per connettere Università e centro, compresa l’area delle arcate del Plot, preservando un’ampia area a parcheggio, essenziale per le attività commerciali e i residenti”.

Per Girardini e Furci, invece, si parla di “non pedonalizzazione, ma riqualificazione di piazza della Repubblica dove potrebbe essere posizionato il nuovo mercato cittadino anche negli spazi delle arcate del Plot”. Per queste, si prevede una ristrutturazione “con una struttura finalizzata ad accogliere le attività ad oggi presenti al mercato coperto e/o un’area picnic coperta per turisti”.

Visioni contrapposte anche per il Puchoz. Rocco e Fadda intendono “procedere con la trasformazione dell’area in un grande parco pubblico attrezzato, con spazi per eventi, a servizio di tutta la città, salvaguardando e riqualificando le attività del tennis”. E aggiungono che: “sulla base dei progetti disponibili opereremo con le procedure più adeguate per attuare rapidamente le azioni necessarie a consentire la fruizione degli spazi agli abitanti di Aosta in sinergia con il completamento della Cittadella del calcio e dello sport” prevista con la riqualificazione di Montfleury.

Dall’altro lato, Girardini e Furci parlano di una “revisione del progetto Stadio Puchoz come area polifunzionale, compresa la destinazione a campo di calcio con il recupero delle tribune, degli spogliatoi e dei bagni sottostanti”.

Entrambi gli schieramenti, poi, puntano su una serie di interventi per la città, in rapido elenco. Dal lato di Rocco e Fadda si parla di “riqualificazione dell’area di Saint-Martin” procedendo “con le

valutazioni, già avviate e in sintonia con i residenti e le attività esistenti, delle possibili soluzioni di riqualificazione dell’area sia sotto il profilo viabile, sia come dotazione di parcheggi, anche in relazione allo sviluppo dell’Area Megalitica MegaMuseo e aree di aggregazione al servizio della comunità”.

Invece, Girardini e Furci puntano su una “riqualificazione di Piazza Manzetti, con la realizzazione di una nuova rotatoria e un monumento a Innocenzo Manzetti e alle sue invenzioni”, cui si aggiunge una “riqualificazione di Corso Battaglione Aosta in funzione di un collegamento gradevole e attrattivo all’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans”. Si aggiungono interventi di “riqualificazione degli accessi est e ovest della città”, “riqualificazione di piazza San Francesco”, ma anche la “realizzazione del progetto di rifacimento di piazza Salvadori”.

La questione del verde e i rifiuti

La raccolta dei rifiuti ad Aosta
La raccolta dei rifiuti ad Aosta

“Intendiamo riorganizzare la gestione del verde per garantire più efficienza, in coordinamento anche con l’Amministrazione regionale, proprietaria di parte delle aree verdi pubbliche sul territorio comunale, coinvolgendo anche associazioni e abitanti, in modo da offrire a cittadini e a turisti una città più accogliente”, si legge nel programma di Rocco e Fadda.

Per Girardini e Furci è prioritaria una “attenzione al verde esistente con particolare attenzione alle piantumazioni primaverili e autunnali al fine di rendere accogliente e gradevole la città”. Sul lato del verde, la coalizione punta alla “riqualificazione dei Giardini Lussu con l’illuminazione degli stessi” e, “nel rispetto di una vera filosofia di gestione della ‘città green’ si prevede un sistema di irrigazione delle aree verdi che utilizzi le acque dei rus che sono distribuite in tutta la città senza più utilizzare l’acqua potabile”.

Lato rifiuti, Rocco e Fadda dicono: “Proseguiremo sulla via della riduzione dei rifiuti prodotti da smaltire in discarica e del potenziamento della qualità e delle caratteristiche del servizio di raccolta, ma con un attento monitoraggio dei costi e, quindi, della tariffa puntuale del servizio stesso, per garantirne l’equità”.

Girardini e Furci parlano invece della “revisione del regolamento comunale relativo alla ripartizione degli oneri Tarip e relativo appalto”.

L’Area FA08, l’eterno ritorno

L'Area F8 di Aosta. In giallo, il Parking de la Ville ed il parcheggio comunale a servizio del supermercato
L’Area F8 di Aosta. In giallo, il Parking de la Ville ed il parcheggio comunale a servizio del supermercato

Tema annoso: la ferrovia divide la città in due parti non facili da collegare. Senza contare un vecchio accordo di programma con la Regione che situava proprio in quella zona – dove insiste il parcheggio della funivia per Pila – la costruzione del nuovo Palazzo regionale. Un’idea morta e sepolta che, per anni, ha congelato possibili progetti di prospettiva.

Rocco e Fadda parlano di “superamento della barriera ferroviaria”. Nel programma si legge: “La sua ampiezza, la collocazione strategica adiacente all’autostrada e il ruolo di collegamento con la stazione di Pila e gli insediamenti della Pepinière richiedono una progettualità organica e coordinata con l’Amministrazione regionale, capace di superare l’attuale frammentazione ed essere coerente con lo sviluppo del territorio della città”.

In soldoni, “insieme all’Amministrazione regionale intendiamo definire il futuro dell’area F8 con lo scopo di ricucire finalmente la città, superando la barriera costituita dai binari, anche inizialmente, con passaggi pedonali diretti da un lato all’altro della ferrovia stessa”.

Sullo stesso collegamento, Girardini e Furci parlano di un “collegamento della città all’area FA08 attraverso un passaggio a raso o passerella in corrispondenza della Torre di Bramafam”. A questo si aggiunge la “realizzazione dalla parte della funivia di spazi chiusi ed aperti adibiti a locali di somministrazione anche in funzione di una ‘Movida’ cittadina non impattante sugli abitanti della città”.

La collina di Aosta

Arpuilles

Per quanto riguarda le frazioni collinari della città, il programma di sostegno a Rocco-Fadda spiega: “Intendiamo realizzare un piano parcheggi che contempli sia interventi nelle frazioni (come quello di Excenex), sia interventi in città”. Concentrandosi maggiormente, però, su questi ultimi: “Saranno destinati sia alla sosta locale (ad esempio, il parcheggio nell’area ex Eni di Corso Saint-Martin-de-Corléans, i 60 posti a Borgnalle o l’ampliamento del parcheggio del Voltino per circa 100 posti complessivi), sia al servizio del centro (come il potenziamento di piazza Mazzini per la zona est e l’autorimessa da 340 posti in costruzione nel quartiere Cogne con metà degli spazi destinato ai residenti)”.

Della collina si parla anche riguardo l’istruzione: “Intendiamo continuare a salvaguardare e mantenere vive le piccole scuole frazionali, come quelle di Porossan, Excenex e Ossan, con adeguamenti e ristrutturazioni, in quanto presidi fondamentali della comunità sul territorio e al servizio della stessa”.

Il programma di Girardini e Furci parla invece di “rilancio delle zone collinari della città con la realizzazione di piste ciclabili per mountain bike sfruttando le realtà strutturali già presenti sia a Porossan che sulla collina di Excenex e Arpuilles”.

Entrambi parlano però di infittire il dialogo con le frazioni. Rocco-Fadda usano il termine “partecipazione reale”, e spiegano: “la partecipazione non sarà uno slogan ma uno strumento

per sanare la frattura tra palazzo e cittadini. Daremo attuazione a quanto previsto dallo Statuto comunale in merito ai consigli di quartiere. Organizzeremo incontri periodici con la Giunta presso i quartieri, le frazioni e le aree di Aosta per condividere le informazioni sullo stato degli stessi e sui progetti in corso. Coinvolgeremo i cittadini nelle decisioni di spesa attraverso la raccolta di realizzazione di proposte e di progetti”.

Anche Girardini e Furci ne parlano, in due momenti diversi. Da un lato un “tavolo di concertazione con organizzazioni di categoria e amministrazione regionale sul piano regionale del commercio e sulla problematica legata alla desertificazione commerciale delle aree cittadine ed in particolare del centro storico e delle aree periferiche e collinari”. Dall’altro, con la “creazione di tornei tra giovani e famiglie dei quartieri cittadini e collinari”.

Il turismo

Turisti in centro – foto d’archivio

Il fulcro è lo stesso: Aosta è una città turistica. Cambiano le declinazioni. Per Rocco e Fadda “il turismo è una risorsa che va sempre più sviluppata con azioni ed iniziative volte a valorizzare il patrimonio storico, artistico, architettonico e culturale unitamente alle peculiarità enogastronomiche, paesistiche e ambientali”. Ma “il turismo va anche governato per evitare gli effetti negativi. Aosta deve rafforzare il suo ruolo coordinamento e di punto di riferimento al servizio dei Comuni della Plaine, in una più ampia sinergia operativa che deve coinvolgere anche l’Amministrazione regionale”.

Si propone, quindi, di “monitorare la pressione turistica avviando, al contempo, iniziative per contrastare lo spopolamento del centro storico” assieme alle associazioni di categoria; promuovendo “azioni di turismo integrato con l’identità agricola e culturale” all’insegna di tre parole: “Innovazione, tradizione e sostenibilità”.

Per la controparte, con Girardini e Furci, il discorso è simile: “Investiremo sulla vocazione turistica di Aosta con una visione integrata che coniughi paesaggio, storia, artigianato, enogastronomia e agricoltura, nel rispetto della sua identità e del suo passato industriale. Aosta deve vedere il suo futuro prossimo nel turismo e nel suo essere un gioiello di storia in un contenitore paesaggistico di rara bellezza”.

Il commercio

Strettamente legato è il tema del commercio. Rocco e Fadda parlano di “un Patto per il Commercio e con le aziende agricole” attraverso una “governance permanente con le associazioni di categoria e con le aziende agricole per attuare un piano basato su incentivi diretti (efficientamento energetico, ristrutturazioni), semplificazione drastica delle procedure, miglioramento tangibile del decoro urbano, contrasto allo spopolamento del centro storico, salvaguardia, valutazione dell’impatto della grande distribuzione unitamente ai Comuni della Plaine e sviluppo delle potenzialità agricole del territorio comunale”.

Ma anche “un nuovo patto di fiducia con commercianti e imprese, basato su meno burocrazia e più sostegno” e del contrasto alla “desertificazione commerciale con azioni concrete”. Discorso che si collega alla volontà di dare “una svolta per l’area mercatale.” Qui, dice il programma, “avvieremo un percorso rapido, anche tramite collaborazioni con i privati, per trovare una soluzione definitiva per il mercato coperto quale polo moderno attrattivo dedicato alla filiera agroalimentare, alla promozione e distribuzione dei prodotti del territorio e con funzione di aggregazione per recuperare e trasmettere il senso di identità e socializzazione della nostra comunità”.

Il programma di Girardini e Furci parla invece di “ripristino del Marché Vert Noël nell’area del Teatro Romano in accordo con l’amministrazione regionale”, ma anche della “valorizzazione del mercato cittadino di qualità in piazza Chanoux o in piazza della Repubblica/arcate del Plot”.

Diversa l’idea per il vecchio mercato coperto, con una “attenzione al mondo degli anziani, con la creazione di un polo a loro dedicato attraverso la rivisitazione del mercato coperto con cambio di destinazione d’uso finalizzato alla creazione di un polo per over 70, una sorta di ‘Palazzetto dell’Anziano – Cittadella Senior’ per attività rivolte alla categoria”.

Sport, istruzione e giovani

PalaindoorAosta
PalaindoorAosta

Rocco e Fadda parlano di “giovani protagonisti”, “promuovendo forme di partecipazione attiva e collaborativa che abbraccino cultura, creatività, socialità e vitalità urbana, rafforzando al contempo il legame con il territorio”. In programma, lo sviluppo del centro Plus “oltre i confini fisici attraverso un modello di politiche giovanili diffuso nei quartieri, nelle scuole e persino nelle strade”.

Per Girardini e Furci si prevedono “iniziative di carattere sportivo, con la creazione di squadre di quartiere e di tornei sportivi sulla falsariga dei ‘Giochisenza Frontiere’”, lo “sviluppo della scuola bandistica della città e coinvolgimento della stessa nelle attività di animazione turistica”, la “riorganizzazione delle attività legate alla Cittadella dei giovani/Plus”, cui si aggiunge un “sostegno a squadre sportive affinché possano essere inserite in tornei nazionali ed internazionali”, ma anche la “Pet therapy collegata al futuro maneggio”.

Lato scuola, Rocco e Fadda parlano di “una Rete Educativa Integrata” con l’istituzione di un “tavolo di lavoro permanente con le istituzioni scolastiche”. Girardini e Furci di una “riqualificazione delle palestre cittadine e realizzazione di un piano di fabbisogno delle scuole comunali a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado”

Per la cultura, la coalizione che sostiene Rocco e Fadda punta su “una governance culturale partecipata tra istituzioni, operatori e terzo settore”. Qui, “saranno sostenuti e rafforzati gli appuntamenti storici (Enfanthéâtre, AostaClassica, GiocAosta), ulteriormente supportati le novità di successo degli ultimi anni (come Riverberi, Tanque), ma si promuoveranno anche le nuove proposte, in particolare, quelle destinate al pubblico giovane, ai loro linguaggi e alle loro passioni”.

Non solo: “consolideremo il ruolo del Teatro Cinema Giacosa e del Café du Théâtre come motori di vita, incontro e partecipazione favorendo anche la fruizione a scuole e associazioni. Sosterremo lo sviluppo di piazza Soldats de la Neige nel quartiere Cogne quale presidio culturale e di socializzazione del quartiere e di tutti gli spazi culturali della città, con un impegno particolare a favore dei giovani artisti e dei loro progetti e della terza età”.

Secondo le idee della coalizione di Girardini e Furci si prevede invece una “programmazione di attività sportive e culturali più di richiamo rispetto all’esterno e non solo di animazione della città”.

Parlando di sport, Rocco e Fadda dicono: “È stata avviata una ristrutturazione di alcune strutture sportive, ma il programma va completato con la realizzazione di ulteriori impianti strategici per il

futuro dello sport aostano”, soprattutto completando “la Cittadella dello Sport e quella del calcio”. Qui, spiegano, “opereremo per realizzare la riqualificazione di Montfleury (con i nuovi campi già finanziati), per creare una cittadella del calcio, e per rinnovare e completare l’Area sportiva di Tzamberlet, con gli interventi sul Palaindoor e piscina scoperta, nonché con il nuovo Palaghiaccio e il maneggio, che diventerà la vera e propria cittadella dello sport a rilevanza regionale”.

Girardini e Furci mettono in campo “in accordo con l’amministrazione regionale”, la “valorizzazione e potenziamento dell’area sportiva di Tzambarlet” e la “creazione di tornei tra giovani e famiglie dei quartieri cittadini e collinari”.

Il sociale

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Il modellino del Centro Brocherel di Aosta

Passando al sociale, tratto comune in entrambi i programmi è il ricorso al co-housing. “Attueremo misure contro la povertà abitativa e progetti per la promozione del co-housing intergenerazionale e housing sociale”, spiegano Rocco e Fadda. Girardini e Furci parlano invece di “incentivi alla collaborazione pubblico/privato per la creazione di strutture di co-housing per persone autosufficienti, ma sole”.

I primi, sui servizi agli anziani, pensano di “mantenere l’alta qualità dei servizi residenziali e semiresidenziali” con un “ulteriore impulso ai progetti di domiciliarità e prossimità che permettono di intercettare, in fase iniziale, i bisogni delle persone anziane e favorire l’invecchiamento attivo”. A questo, aggiungono, “porteremo a compimento la realizzazione del Centro polivalente di via Brocherel, un’opera attesa da tempo, il cui progetto e indizione della gara sono stati approvati in fine consiliatura”.

I secondi, una “implementazione delle strutture per anziani”, oltre al progetto di conversione del mercato coperto, e l’“avvio dei lavori del centro polivalente di via Brocherel”, il cui bando per chiuderà il 31 ottobre.

Rocco e Fadda dicono che “l’accessibilità degli spazi rappresenta un elemento fondamentale per garantire pari opportunità a tutti i cittadini”, puntando su un “Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche”.

Girardini e Furci parlano di “attenzione al mondo della disabilità anche grave e gravissima attraverso l’intercettazione di fondi nazionali esistenti e creando accordi con l’amministrazione regionale, per sostenere in modo forte i caregiver familiari in termini legati sia al ‘durante’ che al ‘dopo di noi’ anche con l’individuazione di luoghi di co-housing o coabitazione dove i ragazzi con disabilità possano essere inseriti per un tempo definito anche quando viene a mancare temporaneamente o definitivamente il familiare che assiste”.

Una risposta

  1. Solo bla bla sulle piste ciclabili.
    Sono passato in auto centinaia di volte in via Monte Solarolo ove da anni c’è una pista ciclabile.
    In tutto questo tempo non ho mai visto una sola persona in bicicletta. Ho notato solo la riduzione drastica del numero di auto parcheggiate.
    Ho letto che solo il 6% dei residenti in Aosta possiede una bicicletta.
    Se, periodo ipotetico del terzo tipo, uno si sposta in bicicletta nel capoluogo, dove la parcheggia?
    Per dirla con Fantozzi, quella delle piste ciclabili è una boiata pazzesca senza utilizzare altri termini.
    Nessuno le percorre, sono costate soldoni e hanno tolto spazio ai parcheggi.
    Scelta ideologica insensata della gestione Nuti e ora, col pensiero al bike sharing, si perpetua l’errore anzichè optare per doverose distruzioni di quanto costruito e utile ritorno ad pristinum.

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