Questione di equilibri, come sempre, ma anche di tempi. Che corrono rapidi. Lo sa bene il sindaco di Aosta Raffaele Rocco che nel giro dei campanili – ovvero gli incontri con le forze politiche che compongono la maggioranza – sta cercando di completare la Giunta comunale del capoluogo, che lo affiancherà, assieme alla vice Valeria Fadda, nelle scelte dei prossimi anni.
Con un intento non semplice: chiudere possibilmente la partita entro domani, per firmare poi il decreto di nomina direttamente lunedì 27 ottobre. Interpellato, Rocco resta abbottonato: “Per la composizione della Giunta siamo all’inizio della prossima settimana. Ci stiamo confrontando con i movimenti e stiamo definendo i diversi aspetti per avere una squadra competente affiatata ed efficiente“.
Un po’ di urgenza c’è, ed è dovuta ad un fattore molto semplice: la necessità – come nella scorsa consiliatura – di approvare entro l’anno solare il bilancio previsionale, per cominciare il 2026 con le risorse stanziate per capitoli, evitare l’esercizio provvisorio e lasciare poi che a “rimpolpare” gli investimenti siano le variazioni di bilancio successive.
L’ombra del ricorso

Un’incognita, ad ogni modo, pende. Ed è il ricorso al Tribunale amministrativo regionale che, qualche giorno fa, era stato annunciato da Giovanni Girardini, che ha perso il ballottaggio del 12 ottobre con Rocco per soli 15 voti, sostenuto dalla coalizione di centrodestra.
Qui, i tempi sono più lunghi. Per il riconteggio delle schede, i termini parlano infatti di 30 giorni dal momento della proclamazione degli eletti dello scorso 15 ottobre. Ergo, c’è tempo fino al 14 novembre.
Ipotesi di Giunta (ma non solo)
Stando alle prime voci, ballano in tutto otto “papabili”, sebbene i posti siano sette. Sette come i seggi che si aggiudicata l’Union Valdôtaine che vorrebbe per sé tre assessorati, che saranno comunque diversi – per deleghe – rispetto a quelli degli scorsi cinque anni.
L’idea di Rocco – che si terrebbe la delega alla Polizia locale, prima in capo alla vicesindaca Borre, mentre restano da capire le attribuzioni assessorili per Valeria Fadda, magari proprio alle Finanze – è quella di scorporare l’Assessorato ai Lavori pubblici, lasciando una parte, quella sulle “grandi” opere pubbliche ed il Pnrr, all’uscente Corrado Cometto.
L’altra parte del “dicastero”, ovvero le deleghe alle Manutenzioni, al verde pubblico e al Decoro urbano sembra invece destinato ad essere accorpato assieme all’ambiente e ai rifiuti. Qui, la prescelta pare essere Alina Sapinet, che nella scorsa consiliatura era assessora allo Sviluppo economico, promozione turistica e sport.
E se, inizialmente, Marco Gheller – che aveva già le stesse deleghe al Comune di Saint-Christophe – sembrava in corsa per l’Assessorato all’Istruzione e cultura. Ora però, si profilano per lui le Politiche sociali – dopo la scelta di Forcellati (Pd) di andare in piazza Deffeyes –, visto anche il suo lavoro nello stesso settore.
Due posti, invece, sembrano destinati al Partito democratico. Qui, la partita si potrebbe giocare tra i due più votati dopo Forcellati. Si tratta di Cecilia Lazzarotto – peraltro insegnante –, che potrebbe occuparsi dell’Assessorato all’Istruzione e cultura. Segue, a stretto giro, il segretario dem Luca Tonino che nella scorsa consiliatura ha ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio e che ora potrebbe ambire alla delega assessorile all’Urbanistica, prima accorpata con l’Ambiente e la mobilità.
A Stella alpina spetterebbe un posto, verosimilmente alla più votata della lista, ovvero Simonetta Salerno. A lei – che fa la responsabile commerciale – potrebbe spettare l’Assessorato allo Sviluppo economico e turismo.
L’ultimo posto mancante – al netto della “partita” sulle presidenze delle Commissioni –, riguarda quello da Presidente del Consiglio comunale, che si giocherà tra gli altri due movimenti con un unico eletto, ovvero Pour l’Autonomie e Rev-. E, al momento, in pole position, c’è quest’ultima lista, con il già assessore alla Cultura Samuele Tedesco a sedersi sullo scranno più alto dell’Assemblea, lasciando Pla, con Giorgio Giovinazzo, all’asciutto.
Una risposta
La metà sono uguali ma in ruoli diversi 😂🤦♂️