Non un “libro dei sogni”, ma “un piano di lavoro preciso, fondato sull’ascolto e su soluzioni concrete, la cui attuazione sarà misurabile e rendicontabile”. Partono da qui gli indirizzi generali di governo, presentati dal neo sindaco di Aosta Raffaele Rocco durante il primo Consiglio comunale di oggi, mercoledì 29 ottobre.
Fatta la Giunta e definite le funzioni varie di inizio consiliatura, l’attenzione si concentra sul documento con il quale la maggioranza ha intenzione di governare. E che, da un lato, “rappresenta la bussola della nostra azione amministrativa, uno strumento per orientare le strutture comunali e per permettere a ogni cittadino di verificare, passo dopo passo, il mantenimento degli impegni assunti”, si legge.
Un documento definito “di straordinaria ambizione”, specificando che “la sfida principale per tradurre questa visione in realtà non sarà unicamente finanziaria, ma soprattutto organizzativa”. A partire da due punti, ovvero “l’avvio simultaneo di molteplici processi di pianificazione complessi (come la revisione del Piano regolatore generale comunale e del Piano della mobilità sostenibile integrata – e la necessaria riforma della macchina amministrativa rappresentano uno sforzo che richiede realismo e una governance responsabile”.
In aula, Rocco spiega: “L’astensionismo alle elezioni ci racconta la disaffezione verso la politica. E la vittoria risicata è un obbligo ad ascoltare, ma non è e on può essere un alibi per la paralisi. Al contrario, bisogna prendere delle scelte. E le nostre decisioni saranno più forti, non più deboli. Ora non serve costruire un programma ma ricostruire una fiducia. Serve un patto con la città tramite due pilastri: trasparenza e partecipazione”.
E aggiunge: “Non servono slogan ma strumenti concreti – ha aggiunto -. Il nostro primo obiettivo non è un’opera pubblica ma riconquistare chi non ha votato. Vogliamo portare la Giunta fuori da palazzo, per parlare con tutti. C’è bisogno di riportare le persone alle urne e alla vita politica. Siamo consapevoli che abbiamo un programma di straordinaria ambizione. Ma la sfida è anche organizzativa, per una macchina efficiente. Condizione necessaria per la sostenibilità dei nostri progetti”.
La Presidenza del Consiglio a Samuele Tedesco

Nessuna sorpresa. Samuele Tedesco, eletto nella lista Rev – e già Assessore all’istruzione e cultura – è il nuovo Presidente del Consiglio comunale di Aosta.
Salito sullo scranno più alto dell’aula – per lui i voti a favore sono stati 19 su 20, contro gli otto (su nove) della collega Sylvie Spirli, Lega, indicata dall’opposizione – ha preso la parola: “Questa città è spaccata. C’è chi ha votato e chi ha voltato spalle alla politica. Oggi non possiamo celebrare il risultato come se questa distanza non ci fosse. La politica si è allontanata dall’essere una casa comune“.
“Sento che la politica non può rimanere dove tutto si ripete – ha aggiunto Tedesco -. La Presidenza del Consiglio non è una formalità ma deve essere presenza, ascolto, garanzia, rappresentanza di tutti. Con un volto meno distante, più concreto e meno simbolico. Per essere presidio.L’ufficio di Presidenza, così, creerà presenza“.
Nel ruolo di Vicepresidenti del Consiglio sono stati eletti Mehmeti Refat (Forza Italia) per l’opposizione e Monica Carradore (Stella Alpina – Rassemblement Valdôtain) per la maggioranza. Per loro, rispettivamente, sono arrivati otto e 20 voti. E una scheda bianca.
