Savt ed Esibirsi insieme per tutelare i lavoratori dello spettacolo valdostani

Il sindacato ha presentato la collaborazione con la cooperativa friulana Esibirsi. L’iniziativa punta a rafforzare la tutela di artisti e tecnici dello spettacolo, offrendo supporto su aspetti burocratici, fiscali e amministrativi.
La presentazione della collaborazione tra Savt e la cooperativa Esibirsi. Da sx: Dallara, Albertinelli, Biasin e Enrietti
Lavoro

Un nuovo servizio di assistenza per chi lavora nella cultura e nello spettacolo. Sia come sostegno nelle pratiche burocratiche, sia per le incombenze fiscali e pensionistiche.

Sono questi gli obiettivi della collaborazione nata tra il Savt e la cooperativa Esibirsi, friulana, presentati nella sede del sindacato, ad Aosta. Un’occasione per illustrare i servizi offerti dalle due realtà per chi opera nel settore culturale, spesso segnato da precarietà  e mancanza di tutele.

“È un progetto al quale abbiamo creduto molto, nato da un suggerimento dell’associazione Ététrad – ha spiegato Claudio Albertinelli, segretario generale Savt – . È una proposta nata per aiutare gli artisti su alcune pratiche per le quali, come sindacato, con i servizi di Caf e di patronato, non eravamo in grado di farlo”.

Da sx: il presidente dell'Associazione Ététrad Paolo Dallara ed il segretario Savt Claudio Albertinelli
Da sx: il presidente dell’Associazione Ététrad Paolo Dallara ed il segretario Savt Claudio Albertinelli

Le due parti, però, si legano: “Siamo attivi dal febbraio 2002, siamo nati dal basso – ha detto invece Giuliano Biasin, vicepresidente e fondatore di Esibirsi -. Siamo nati per venire incontro agli artisti emergenti, affinando poi le competenze e tenendo i costi bassi, perché lo consideriamo un servizio sociale utile per la comunità degli artisti”.

Tutta: “Nella cooperativa abbiamo 12.200 iscritti e passiamo da chi si occupa del karaoke una volta l’anno nel bar di paese come chi fa tournée internazionali o suona a Sanremo, come nel caso di Olly”.

Ma come funziona? Biasin dice: “L’artista che ne ha necessità diventa socio-lavoratore della nostra cooperativa. Noi riusciamo, così, a dargli dei diritti garantiti. Fiscalmente è un dipendente, ma è un autonomo a livello giuridico. È un freelance e si trova gli ingaggi, decide quanto valutare il suo stesso ingaggio. È come avesse una Partita Iva, ma avendo alle spalle la cooperativa. Quindi, con i nostri consulenti del lavoro, l’ufficio contabile, lo studio legale”.

“Quando un artista si esibisce, presenta un’attività di lucro – aggiunge -. È un lavoro come ogni altro. E per la legge e la Costituzione deve essere pagato ed essere pagato in regola. Per chi vuole che l’attività artistica resti un hobby è sempre possibile: ci sono eventi aperti, l’animazione gratuita richiesta, ad esempio, da un Comune, un evento organizzato da un’associazione o una festa privata. Per chi invece ha intenzione di renderlo un lavoro, la cooperativa offre diversi servizi come la regolarizzazione fiscale e contributiva, occupandosi di tutta la parte amministrativa. Il tutto, al costo di 70 euro in un anno effettivo, ovvero per 365 giorni”.

Da sx: il vicepresidente di Esibirsi Giuliano Biasin e Stefano Enrietti della Segreteria confederale Savt
Da sx: il vicepresidente di Esibirsi Giuliano Biasin e Stefano Enrietti della Segreteria confederale Savt

Per il resto, interviene il Savt: “Parliamo di persone che spesso e volentieri, a meno che non siano professionisti, si trovano poi un cud e possono avere richieste contributive, ricongiungimenti, domande di Naspi – dice invece Albertinelli – E allora può presentarsi nei nostri uffici. Avendo un Caf e il patronato offriamo tutti servizi fiscali. Come sindacato, questo progetto ci permette di ampliare i servizi per i cittadini valdostani. Insieme, Savt ed Esibirsi permettono ad un artista di non preoccuparsi più di niente”.

E ancora: “Si diventa soci-lavoratori della cooperativa e con 70 euro non si ha nessun altro costo aggiuntivi, al di là delle tasse e delle imposte delle quali non ci si deve preoccupare, perché li versa la cooperativa che paga il netto all’artista, emettendo fattura – prosegue Albertinelli -. Nel caso si abbiano due lavori, per mettere assieme i contributi è sufficiente venire al Savt”.

“Siamo stati semplicemente il ‘lancio’ di questa idea e siamo entusiasti di vedergli prendere forma – aggiunge Paolo Dallara, presidente dell’Associazione Ététrad -. Gli adempimenti fiscali, previdenziali e contributivi sono spessi nebulosi per molte persone. Con il Savt, abbiamo cercato di capire se ci fosse la possibilità di trovare una soluzione a questi problemi. E, nell’ambito delle collaborazioni avute negli anni, ci siamo accorti che in Friuli esisteva già una realtà molto performante. Si trattava di riunire, quindi, le due risorse”.

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