Visto dall’osservatorio delle forze dell’ordine, il fenomeno della violenza di genere in Valle d’Aosta si mantiene stabile rispetto al passato. I reati che rientrano nel cosiddetto “Codice rosso” sono i femminicidi, ma anche lo stalking (codificato come atti persecutori), i maltrattamenti in famiglia, le lesioni in ambito domestico e le violenze sessuali.
Al riguardo, la polizia di Stato segnala in Valle, da gennaio ad oggi, una settantina di persone tra arrestati e denunciati per delitti di questa tipologia. A queste si aggiungono, sempre dall’inizio dell’anno, 8 ammonimenti del Questore. Si tratta di una misura di prevenzione, che viene emessa per tutelare la vittima (e può anche essere svincolata da una querela), con cui l’autore delle molestie viene intimato formalmente ad astenersi da tali comportamenti.
Degli 8 provvedimenti di quest’anno, sei sono relativi ad atti persecutori e due a violenza domestica. Il numero è in linea con l’anno scorso, perché nello stesso periodo il Questore sottoscrisse 7 ammonimenti: tre per violenza domestica, tre per atti persecutori e uno per cyberbullismo minorile.
I Carabinieri, nell’anno in corso, hanno effettuato 92 interventi riconducibili a casistiche da “Codice rosso”, a fronte dei 111 di tutto il 2024. Stabile anche il trend degli interventi di contrasto: nel 2025 sono state denunciate a piede libero 67 persone (78 l’anno scorso), 13 arrestate in flagranza (19 nel 2024) e sono state eseguite 23 misure cautelari (33 nel 2024).
Entrambe le amministrazioni, negli ultimi anni, hanno intrapreso iniziative (sui media tradizionali, sul web e sui social), con l’obiettivo fondamentale di convincere tutte le donne che subiscono maltrattamenti, o vessazioni di qualsiasi tipo, a denunciare. Sia al Comando gruppo dei Carabinieri di Aosta, sia in Questura, sono allestiti spazi appositi (la “Stanza tutta per sé”), per accogliere le persone che vivono situazioni del genere in un ambiente confacente e rassicurante.
