Quasi un milione e 580mila euro. A tanto ammonta il finanziamento ottenuto dal Parco nazionale Gran Paradiso nell’ambito dell’azione “Parchi per il clima”, il programma promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per sostenere interventi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici nelle aree protette nazionali.
La somma sarà utilizzata per finanziare il progetto “Nuove azioni di resilienza e mitigazione degli effetti del cambiamento climatico nel territorio del Parco nazionale Gran Paradiso”, che prevede, sui due versanti dell’area protetta, un insieme di azioni a beneficio degli ecosistemi naturali e delle comunità locali.
“La sinergia costruita tra l’ente Parco Nazionale Gran Paradiso e le amministrazioni comunali che hanno aderito al bando – sottolinea Mauro Durbano, presidente del Parco – ha reso possibile l’ottenimento di finanziamenti significativi, destinati in particolare all’efficientamento energetico di edifici pubblici di proprietà dei comuni del Parco”.
“Si tratta – continua il presidente – di risorse difficilmente intercettabili attraverso altri canali di finanziamento e strategiche per contrastare in modo concreto gli effetti dei cambiamenti climatici in atto. L’ente parco ha coordinato e gestito l’intero iter amministrativo e progettuale, sollevando i Comuni da procedure complesse e garantendo che i fondi ottenuti siano interamente reinvestiti sul territorio, a beneficio delle comunità locali e dell’ambiente”.
La quota più consistente del finanziamento è destinata agli interventi di efficientamento energetico del patrimonio pubblico, che coinvolgono sia edifici dell’ente parco, sia immobili di proprietà dei Comuni all’interno dell’area protetta. Tra questi, sul versante valdostano, la biblioteca “Maison de la Montagne” a Valsavarenche. Le azioni sono finalizzate alla riduzione dei consumi energetici, al miglioramento del comfort degli edifici e all’incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili.
Tra gli interventi che saranno gestiti direttamente dall’ente parco, rientrano anche azioni di ricerca, conservazione attiva e gestione adattiva del territori. Due di queste misure, in particolare, riguarderanno la Valnontey, colpita nel 2024 da un evento alluvionale significativo.
La proposta progettuale comprende studi preliminari, sia socio-economici che geomorfologici e idrologici, finalizzati all’individuazione di futuri interventi, da definire in coordinamento con il Comune di Cogne e la Regione autonoma Valle d’Aosta, che riguarderanno l’assetto della Valle e il ripensamento dell’accessibilità e la fruizione in funzione dei possibili scenari futuri.
