Il diavolo brucia a Pont-Saint-Martin tra fuochi d’artificio tricolore e pubblico numeroso

La 101esima edizione dello storico carnevale di Pont-Saint-Martin è andata in archivio con buona soddisfazione di tutti, organizzatori e presenti. Un omaggio è stato fatto ai 150 anni dell’unità d'Italia, con l’Inno di Mameli un Ponte a tinte tricolori.
Carnevale di Pont-Saint-Martin
Società

Si è concluso martedì 8 marzo con il tradizionale rogo del diavolo il carnevale storico di Pont-Saint-Martin. Dopo la corsa delle Bighe di lunedì e la sfilata dei Rioni, che ha visto quest’anno le Pantere di piazza Primo Maggio aggiudicarsi l’ambito titolo di Insulae 2011, si è svolta ieri sera la cerimonia conclusiva di questa 101esima edizione. Rievocata, sotto un cielo stellato, la legenda di San Martino che beffò il diavolo facendosi costruire in una notte un nuovo e solido ponte sul torrente del Lys.

Sullo sfondo del Ponte romano, ha preso vita un suggestivo spettacolo di musica e fuochi d’artificio, di circa 30 minuti, allestito dalla Pyroemotions di Andrea Scarpato. Non solo commemorazione degli eventi storici della fondazione di Pont Saint Martin, quest’anno, ma anche un omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia. Sulle note dell’Inno di Mameli il Ponte e il suo comune si sono tinti di un’inedita luce tricolore.

Un grande bagno di pubblico ha assistito all’evento e, come sottolineano soddisfatti gli organizzatori e il comando di Polizia Municipale, tutto si è svolto senza incidenti e senza particolari intoppi al deflusso dei numerosi spettatori giunti da tutto il territorio regionale, dalle vallate laterali e dalle province limitrofe. Numerosi sono stati anche le presenze di turisti, soprattutto francesi e russi.

Festeggiamenti archiviati, oggi tra il sacro e il profano presso i locali del centro storico la Pro Loco di Pont- Saint Martin offrirà un pranzo a base di Polenta e Mërluss” con la testa già alla prossima edizione, perché se «‘l carlevé l’è mort, viva ‘l carlevé»

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte