La loro speranza era certamente quella di abbandonare la Tunisia, di scappare da un Paese messo a ferro e fuoco. E forse il loro sogno era di arrivare in Nord Europa lasciando alle loro spalle anche l’Italia e il centro di accoglienza di Bari. Dopo lo sbarco a Lampedusa il 2 marzo, però, il loro tentativo di fuga si è fermato al traforo del Gran San Bernrado. Tre giovani di 22, 19 e 18 anni sono stati denunciati a piede libero dalla guardia di finanza perché hanno fornito nominativi diversi da quelli registrati il 4 marzo scorso, quando hanno fatto richiesta di asilo politico in un centro di accoglienza per immigrati di Bari.
Con loro c’erano anche H.N., di 30 anni, tunisino, e A.O., di 35 anni, marocchino, entrambi residenti in Italia e incensurati, che invece sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nella loro auto stavano infatti trasportando i tre tunisini – incontrati in una stazione di servizio – che erano diretti oltralpe. Oggi, mercoled’ 9 marzo, si è svolto il processo per direttissima nei confronti dei due arrestati, ma è stato rinviato per consentire alla difesa di studiare il caso.