“Le Front Armé Valdotain de Résistance Ethnique considéré que le journal Il Corsivo représente une arme de colonisation italienne; rappelant la nécessité de libérer la Patrie Valdotaine des organes médiatiques ennemis engage le Groupe 18 mai ’44 à donner un avertissement sérieux à la presse ennemie du Peuple Valdotain. F.A.V.R.E.‘.
Questo il testo del volantino che accompagna le bombe molotov ritrovate questa mattina davanti alla sede del settimanale del lunedì “Il Corsivo” a Quart e ad Aosta in Corso Lancieri davanti allo stabile dove ha sede la Fondazione F. Chabod.
Sui luoghi del ritrovamento sono intervenuti in mattinata gli uomini della Digos di Aosta e dei Carabinieri.
Il fatto ha lasciato sbigottiti un pò tutti. Immediati i commenti dei diretti interessati e delle forze politiche.
Per Simone Voyat, portavoce dell’Association 18 Mai, in una dichiarazione rilasciata all’Ansa, si tratterebbe di un “un maldestro tentativo di sporcare e infangare una attività che stiamo conducendo che ha tutt’ altro carattere, sicuramente non quello minacciatorio e ritorsivo contro chiunque“. “Sono solo quattro esagitati in cerca di notorietà autori di un gesto incomprensibile” ha commentato invece Simeone Piffari, rappresentante della società editrice del settimanale “Il Corsivo”. “Non conosco né loro né i loro obiettivi – prosegue Piffari – ma sembra chiaro che si è trattato di un espediente promozionale per far parlare di questo gruppo, alla ricerca di visibilità da parte dei giornali locali. Quanto ai contenuti della rivendicazione non ci sentiamo collocati nello schieramento che loro indicano“.
Esterefatto anche Sandro Di Tommaso, presidente della Fondazione Federico Chabod: “Noi ci occupiamo solo di cultura e non di politica e lo facciamo allo scopo di unire le persone, non certo per fomentare divisioni. Il nostro Statuto parla di diffondere la cultura, formare i giovani, educare al rispetto e alla pace, e le nostre inizative riguardano esclusivamente ricerche storiche, economiche e sociali, senza alcuna volontà di contrapposizione“. ” Non credo che questo fantomatico movimento conosca bene l’attività della Fondazione – ha aggiunto Di Tommaso – avendo scelto come obiettivo un luogo che non é più la nostra sede da circa un anno“.
Condanna dell’atto intimidatorio è arrivata in una nota da Gv-Ds, mentre nel tardo pomeriggio il presidente della Regione, Luciano Caveri, in veste di prefetto, incontrerà il questore e il comandante della Compagnia carabinieri di Aosta. Per Caveri “leggendo il testo dei volantini si conferma una rappresentazione grottesca di questo sedicente gruppo Favre su cui sarà sicuramente fatta debita chiarezza“.