I riti di passaggio uniscono a doppio filo gli individui alla società, che perpetua le proprie tradizioni e la propria cultura attraverso questi momenti collettivi, spesso vissuti con intensità e tra abbondanti brindisi. Non sorprende il fatto che l’edizione numero 49 del Concours Cerlogne sia stata dedicata proprio al concetto di rito di passaggio, nato in ambito sociologico e antropologico, ma da tempo familiare al grande pubblico.
Come spiegato in conferenza stampa questo pomeriggio, i protagonisti saranno i bambini, che si preparano a celebrare la festa di chiusura del Concorso dedicato al patois. Ai giovani patoisants è stato chiesto di documentare i riti di passaggio della comunità valdostana, come le nascite, battesimi, feste dei coscritti e via dicendo. Per un anno i bambini e i ragazzi hanno fatto domande ai parenti, specialmente ai nonni, raccogliendo materiale di vario tipo, come documenti, foto, oggetti e testimonianze, utilizzato come base per i loro lavori. La manifestazione quest’anno si svolgerà a Hône, il 16, 17 e 18 maggio, e, si calcola, accoglierà 3600 partecipanti, alcuni dei quali verranno da altre isole linguistiche franco-provenzali, come la Savoia, le valli piemontesi e la Puglia francofona.
Gli allievi di Hône, per accogliere al meglio i loro coetanei, hanno anche allestito uno spettacolo, che presenteranno durante la festa. In tutto, ci saranno circa 1300 bambini delle scuole materne, 1400 delle scuole primarie e più di 100 studenti delle scuole medie inferiori. Saranno allestiti degli stand e dei punti di animazione dedicati alla tradizione di Hône, alla micooula, ai toponimi, a san Giorgio, rappresentato sullo stemma araldico del comune, e, appunto, ai riti di passaggio popolari, che saranno oggetto anche di una mostra fotografica. “Abbiamo una forte responsabilità, in quanto valdostani” ha sostenuto Saverio Favre, capo servizio del Brel, commentando l’evento. “Viviamo nell’unico luogo al mondo dove il francoprovenzale non rischia l’estinzione, anche grazie a un’oculata politica di tutela e promozione del patois portata avanti dall’amministrazione. Iniziative come il Concours Cerlogne e fenomeni come quello dei nouveaux patoisants garantiscono la vitalità del patois, lingua identitaria dal forte potere aggregativo”. Intanto il comune di Hône si prepara ad accogliere un gran numero di visitatori, attirati anche dagli eventi collaterali organizzati in paese, come le tre serate dedicate rispettivamente ad “arti e saperi”, ai coscritti e alla toponomastica locale.