La mobilitazione dei sindacati, del consiglio regionale e del consiglio comunale di Pont saint Martin non ha sortito effetto.
La Xerox non ha fatto marcia indietro. L’azienda – si legge in un comunicato congiunto di Fim-Cisl, Fiom-Cisl e del coordinamento RSU della Xerox, relativo a un incontro con l’azienda svoltosi il 20 luglio presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali – “non garantisce attraverso investimenti mirati il mantenimento delle diverse aree considerate strategiche e, oltre tutto, dichiara nei fatti la prossima e ulteriore chiusura del sito di Pont Saint Martin e la non garanzia di mantenimento degli altri siti di Cernusco e Pavona”.
Quando nel 2008 la Xerox inaugurò uno stabilimento a Pont-Saint-Martin, in alcuni locali fino a poco tempo fa occupati dalla Zincocelere, nessuno avrebbe immaginato che solo tre anni dopo tutti i tredici dipendenti del distaccamento valdostano della grande azienda produttrice di stampanti e fotocopiatrici sarebbero stati messi in cassa integrazione, esattamente come altri 109 lavoratori di tutta Italia, e che lo stabilimento valdostano sarebbe stato chiuso.