E’ piemontese l’alpinista morto in Svizzera sul Cervino

Gli amici che erano con lui non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Era un alpinista esperto ed è difficile pensare che possa aver fatto un errore o un passo falso: a tradirlo potrebbe essere stato un malore.
La capanna Solvay
Cronaca

Si chiama Guido Mossotto, l’alpinista quarantasettenne di Chieri (Torino) morto domenica pomeriggio sul versante svizzero del Cervino. Intorno alle 17.30, l’uomo stava rientrando dalla vetta in compagnia di altre quattro persone, quando in prossimità della capanna Solvay, a 4 mila metri d’altitudine, si è allontanato dal gruppo ed è precipitato per 500 metri lungo la montagna.

Gli amici non hanno potuto fare nulla per salvarlo. In ogni caso, era un alpinista esperto ed è difficile pensare che possa aver fatto un errore o un passo falso: a tradirlo potrebbe essere stato un malore.

Il corpo della vittima è stato trasportato nella camera mortuaria di Zermatt dai soccorritori svizzeri che hanno proceduto all’identificazione formale con l’esame del Dna, ritenuto indispensabile dalle autorità elvetiche. Mossotto, ingegnere alla Telecom, lascia la moglie e tre figli, di 11, 13 e 15 anni.

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