Finisce in Consiglio Valle la vicenda della gatta Atena. Con un question time le due consigliere di Progetto civico progressista, Erika Guichardaz e Chiara Minelli, chiedono lumi al Governo regionale e auspicano decisioni in tempi rapidi.
Il 10 febbraio scorso, come ricordato dall’Assessore Marzi, si è riunito l’Ufficio Procedimenti Disciplinari, che dopo aver acquisito tutta la documentazione e dopo l’eventuale audizione del dottor Fanelli, potrà procedere con l’eventuale sanzione. Il procedimento disciplinare dovrà in ogni caso concludersi entro il termine perentorio di 120 giorni.
“Chiediamo che ci sia una certa sollecitazione a concludere in tempi più rapidi questo procedimento e nell’eventualità dovesse emergere una sospensione della persona in questione, ci si attivi fin da subito per prevedere la sua sostituzione, perché questa vicenda non deve andare ulteriormente a scapito delle tante, tantissime persone che sono in lista attesa” dice Chiara Minelli.
Oltre alla Commissione disciplinare, sul caso lavora la Procura di Aosta, a cui l’Usl ha trasmesso la segnalazione “chiedendo l’intervento in ordine a tutti i reati che l’autorità giudiziaria riterrà di ravvissre nei fatti esposti e in quelli che verranno accertati nelle indagini”.
Tac alla gatta in ospedale, l’Ordine dei medici esprime “stupore e sconcerto”
7 febbraio 2025
Dopo la presa di posizione dell’Ordine dei Veterinari, anche l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Valle d’Aosta interviene sulla vicenda del gatto del primario del Parini, esprimendo “stupore e sconcerto” e ribadendo che la competenza sulle cure degli animali “appartiene esclusivamente ai veterinari”.
Il presidente dell’Ordine, Roberto Rosset, sottolinea come “la presenza di animali in un ambiente ospedaliero potrebbe rappresentare un rischio biologico, compromettendo gli standard di igiene e sicurezza previsti per la tutela dei pazienti. Per questo motivo, eventuali valutazioni di competenza dell’Ordine potranno essere espresse solo al termine di tali accertamenti”.
L’Ordine si sofferma poi sull’impatto mediatico della vicenda, rilanciata dai principali quotidiani nazionali e internazionali. “La comunità medica valdostana esprime eccellenze in tutti i settori e non meritava un’esposizione mediatica di tale portata, specialmente in un momento di estrema difficoltà, in cui tutti i professionisti sanitari stanno operando con il loro massimo impegno”.
Infine, l’Ordine evidenzia come la polarizzazione del dibattito non favorisca un confronto costruttivo tra le autorità competenti, né giovi alla fiducia dei cittadini e all’immagine della sanità valdostana. “Pur non disponendo ancora di tutti i dettagli della vicenda, qualora dovessero emergere responsabilità individuali, l’Ordine interverrà a tutela dei cittadini”.
Tac alla gatta in ospedale, l’Ordine dei veterinari: “Curare gli animali è compito nostro”
5 febbraio 2025

“Da quanto abbiamo letto si può intravedere un abuso della professione, ma aspettiamo che la Procura e la commissione di disciplina dell’Usl facciano le loro indagini”. A parlare è Davide Mila, presidente dell’Ordine dei veterinari valdostani.
Da quando è stata pubblicata la notizia del primario aostano e della sua gatta Atena, il suo telefono è bollente. Alle chiamate e messaggi di lavoro, in piena notte – “il primo l’ho ricevuto alle 3 di notte, il secondo alle 5” – si sono aggiunte quelle dei colleghi, che sollecitano una presa di posizione dell’Ordine. “Stiamo seguendo la vicenda, anche con l’ufficio legale di Roma”.
Per chiarire la dinamica dei fatti, l’ordine convocherà il veterinario. Nessun dubbio al momento sul suo operato. “Ha fatto una diagnosi e si è comportato in modo corretto” sottolinea Mila.
In attesa di avere tutti gli elementi e della conclusione delle indagini avviate, l’Ordine mette però un punto fermo. “A curare gli animali sono i veterinari. Siamo una professione medica, siamo preparati e autorizzati. Abbiamo competenze multidisciplinari. Riteniamo pertanto che l’animale doveva esser curato da noi. Abbiamo una clinica con una Tac e personale reperibile h24 e abbiamo anche veterinari specializzati in chirurgia. Le professionalità in Valle d’Aosta non mancano”.
Cure alla gatta in ospedale, la Procura apre un fascicolo
di Christian Diémoz
Sull’episodio delle cure ad una gatta da parte di un radiologo interventista dell’ospedale di Aosta, la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo. Non sono noti né il modello, né le ipotesi di reato e gli inquirenti operano nel riserbo più assoluto per verificare la rilevanza penale dei fatti. La segnalazione sull’accaduto è arrivata all’ufficio di via Ollietti dall’Usl, in ragione della possibile sussistenza, in quanto avvenuto, di “ipotesi di reato perseguibili d’ufficio”.
E’ stato lo stesso responsabile della struttura semplice di radiologia cardiovascolare e radiologia interventistica, Gianluca Fanelli, ad ammettere, in una lettera inviata alla Direzione generale dell’Unità Sanitaria Locale della Valle d’Aosta (che la nostra testata ha pubblicato integralmente), di essersi recato in ospedale, al di fuori degli orari di lavoro, effettuando una tac all’animale ed eseguendo poi un drenaggio al pneumotorace della gatta (precipitata dal settimo piano di un immobile).
Sui fatti è in corso anche l’indagine interna dell’azienda sanitaria. “Ho verificato tramite il direttore della struttura, che mi ha risposto inviandomi la lettera, arrivata anche la giornale. – aveva spiegato ieri il Direttore generale dell’Usl, Massimo Uberti – Ho subito trasmesso alla Commissione di disciplina, composta da tre persone esterne, che dovranno occuparsi delle eventuali contestazioni dopo aver compiuto le opportune verifiche”.
Usa la Tac dell’ospedale per salvare la sua gatta: scatta l’indagine interna e la segnalazione in Procura
4 Febbraio 2025 – ore 9.57 di Silvia Savoye

Per salvare la sua gatta, precipitata dal settimo piano, nei giorni scorsi il primario della struttura semplice di Radiologia cardiovascolare e radiologia interventistica, Gianluca Fanelli, marito dell’onorevole Nicoletta Spelgatti, si è recato all’Ospedale Parini di Aosta, al di fuori degli orari di lavoro, e ha effettuato una tac all’animale, eseguendo poi un drenaggio al pneumotorace. Un intervento che ha permesso alla gatta di sopravvivere, ma che gli è costato un’indagine interna, dopo la denuncia presentata da un collega.
Fatti che il dottor Fanelli conferma e così ricostruisce nella lettera inviata alla Direzione generale, che qui pubblichiamo integralmente.
In risposta alla richiesta formulata, confermo la verità dei fatti affermati e specifico il perché di quanto accaduto.
Uno dei miei cinque gatti, tutti, nel tempo, trovati per strada e salvati da condizioni estreme, è caduto dal tetto del condominio dove abito, a cui era acceduto dal terrazzo della mansarda, precipitando per sette piani e finendo sulla soletta di copertura del negozio del primo piano, con un volo complessivo, dunque, di ben sei piani.
Precipitandomi a cercarla, l’ho trovata in condizioni estreme ma ancora viva. Non si muoveva e respirava a malapena.
Portata dal veterinario, ad un primo esame sommario sono emerse fratture posteriori, distacco di almeno uno dei due polmoni con un sospetto pneumotorace e possibili lesioni degli organi interni: era tra la vita e la morte.
Di professione faccio il Radiologo interventista e sapevo di poterla salvare solo con un tempestivo intervento.
In un momento in cui le tre tac non erano in orario di servizio, dopo le 20:00 del giorno lunedì 27 gennaio, quando gli esami programmati per la giornata sono terminati e tutte le macchine diagnostiche sono in attesa di eseguire eventuali esami urgenti, verificato non vi fossero pazienti e, ovviamente, non in timbratura, ho deciso di verificare quali fossero le sue condizioni e cosa potessi eventualmente fare per salvarla.
Sono quindi andato a prendere la gatta, le ho fatto un esame radiologico di pochi secondi utilizzando una delle tre tac e, valutata così la gravità delle condizioni del pneumotorace, ho poi eseguito il drenaggio, permettendole finalmente e immediatamente di respirare: da quel momento la gatta ha ripreso a respirare e si è gradualmente ripresa. Questi i fatti.
Mi permetto di osservare che essere medico significa svolgere una missione, quella di dedicarsi completamente al servizio della vita. Lavoro ogni giorno a contatto con il dolore delle persone, in ambienti chiusi, senza finestre, come quello della sala operatoria, respirando e vivendo sulla mia pelle la sofferenza fisica, emotiva e mentale dei pazienti. La forza propulsiva che spinge a fare questo è proprio la vita che scorre negli occhi di chi si affida alle tue cure e la speranza che leggi in quegli occhi che ti chiedono di fare di tutto ciò che puoi per aiutare.
E questa vita scorre in ogni essere vivente.
Se non avessi fatto tutto ciò che potevo, visto che faccio proprio il medico radiologo interventista che dunque è abituato a prendere decisioni immediate per salvare vite e la mia gatta fosse morta, non me lo sarei potuto mai perdonare, anche per i miei figli che la adorano.
Mi dispiace se tutto questo abbia comportato una violazione delle regole e mi dichiaro sin d’ora disponibile, laddove tale mia condotta avesse causato un danno economico di qualsiasi genere all’azienda, a farmi personalmente carico della sua integrale rifusione.
Aggiungo che mi dispiace se ho messo in difficoltà i vertici dell’ospedale, ma affermo anche che per me un ospedale è semplicemente una struttura burocratica, ma è soprattutto il luogo dove i miei colleghi ed io, viviamo la missione di aiutare coloro che soffrono.
E concludo ringraziando la mia gatta, che ha vinto la battaglia per la vita, che oggi sta bene, e che, quando la tengo tra le mie braccia e mi guarda negli occhi, mi trasmette quell’amore e gratitudine che mi riempiono il cuore, contribuendo ad alimentare quella forza che anima ogni giorno la voglia di andare a lavorare per fare del Bene.”
Ringrazio le tantissime persone che mi hanno sostenuto, una volta uscita la notizia, e in particolare l’equipe di radiologia interventista, guidata dal direttore della struttura complessa dottor Natrella, che anche ieri era con me a trattare un aneurisma cerebrale.
Il Direttore generale dell’Usl Valle d’Aosta Massimo Uberti: “Pensavo fosse uno scherzo di cattivo gusto. Danno di immagine per l’azienda”

“Sono senza parole”. Così il direttore dell’azienda Usl Massimo Uberti commenta quanto accaduto. “Mi hanno segnalato venerdì scorso quanto accaduto e ho pensato subito fosse uno scherzo di cattivo gusto – ricostruisce Uberti – Ho verificato tramite il direttore della struttura, che mi ha risposto inviandomi ieri la lettera, arrivata anche al giornale. Ho subito trasmesso alla Commissione di disciplina, composta da una commissione di tre persone esterne, che dovranno occuparsi delle eventuali contestazioni dopo aver compiuto le opportune verifiche.”
Amareggiato il direttore sanitario che, oltre “alla questione sulle procedure e sul portare un animale in un ospedale pubblico”, evidenzia “il danno di immagine in un momento in cui la sanità italiana e quella valdostana non godono di una bella reputazione”.
La vicenda è finita sul tavolo della procura, come conferma l’Usl, che ha trasmesso in via Ollietti una segnalazione vista la presentazione di “ipotesi di reato perseguibili d’ufficio”.
L’Assessore Carlo Marzi: “E’ doveroso venga fatta piena chiarezza, accertando eventuali responsabilità”

“Desidero innanzitutto ribadire la massima fiducia nella professionalità e nella dedizione di tutti gli operatori sanitari che ogni giorno lavorano con impegno per garantire i migliori servizi possibili alla Comunità valdostana. – così l’Assessore regionale alla Sanità commenta la vicenda – Non si sottovalutano mai le ben note criticità della sanità pubblica, sia a livello nazionale sia regionale, e per questo siamo impegnati, tutti i giorni, a fare il meglio possibile, anche sostenendo costantemente il lavoro svolto all’interno delle nostre strutture sanitarie. Questo lavoro, oltre ad essere prezioso, è fondamentale e merita il riconoscimento per lo sforzo continuo con cui viene portato avanti, anche in situazioni di grande complessità”.
L’Assessore spiega però la necessità di fare “piena chiarezza su quanto accaduto, accertando eventuali responsabilità, al fine di garantire il rispetto delle regole e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche. L’Azienda USL ha già avviato le opportune verifiche e, come previsto, sarà un organismo terzo a valutare il caso e ad adottare eventuali misure”.
L’auspicio di Marzi è che “episodi come questo non mettano in ombra l’operato quotidiano dei professionisti che lavorano nel mondo della sanità e che rappresentano un punto di riferimento per la comunità. La trasparenza e il rigore, nell’applicazione delle procedure, vanno di pari passo con il riconoscimento dell’impegno di tutti coloro che ogni giorno garantiscono assistenza e cura ai cittadini. Anche per questo motivo, auspico non si approfitti di questa occasione per eventuali strumentalizzazioni che sarebbero inopportune, sia perché la Sanità valdostana è un bene primario comune alla nostra Comunità, da tutelare sempre e comunque, sia perché il buonsenso politico deve avere come priorità l’attenzione al lavoro svolto tutti i giorni dai nostri operatori.”
Vda Aperta: “La strumentazione di un ospedale può essere usata per scopi privati?”
“Non è in discussione se sia giusto salvare una gatta o se il responsabile dell’irregolarità sia un primario dell’ospedale, marito della senatrice, ma semmai se la strumentazione di un ospedale possa essere usata per scopi privati e per introdurre esseri viventi che nemmeno possono accedere in ospedale, oggi un gatto, domani un cane e dopo domani un vitello”. Così Vda Aperta interviene sulla vicenda del medico aostano.
“In un sistema pubblico che funziona, le TAC dovrebbero essere garantite sollecitamente alle persone, mentre per gli animali si dovrebbe prevedere un adeguato sistema di veterinari pubblici per chi non può pagare le cure. Invece si cerca la strada più facile e continuiamo ad assistere ad una cattiva gestione della sanità pubblica, in cui ognuno fa come gli pare, perché, come ha detto l’Assessore a difesa di un altro caso imbarazzante, esiste il “diritto di sbagliare”, soprattutto se sei fuori servizio”.
77 risposte
LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA con Elizabeth Taylor e Paul Newman
Buongiorno , voglio solo dire che in caso di necessità il medico ha fatto bene per salvare il proprio gatto. Voglio aggiungere che un gatto è un animale molto pulito in primids ,(essendo un gatto domestico) poi se vogliamo parlare di rischio biologico , vi ricordo che i medici hanno fatto un giuramento per salvare gli umani, bene, quando al pronto soccorso si presentano o portano in ambulanza : ZINGARI, Senzatetto, Barboni ,ecc , e sono in situazioni gravi secondo voi non le fanno una TAC urgente ? e cosa fanno prima , li lavano e disinfettano ?o come sono li spogliano è li mettono sotto il macchinario . Qui il rischio biologico non sussiste ? Se esiste tutto questo CAOS evidentemente non conosciamo i rischi Biologici! Non si doveva fare nemmeno un accenno ai media.
I medici hanno fatto il giuramento di salvare gli umani, GIUSTO. E qui finisce il discorso. Andare di soppiatto in ospedale, fuori servizio (si spera), per il gatto, per fargli TAC e pneumotorace, è qualcosa di molto diverso. Quanto alle persone poco pulite, e mica sono solo i barboni, le strutture sanitarie provvedono alla pulizia e alla disinfezione dei locali con personale addetto e con buone pratiche infermieristiche e mediche. Cosa che in questo caso non sappiamo se sia stata fatta visto che tutto si è svolto alla chetichella.
@Brizia
Io commento gli avvenimenti manifesti non quelli ipotetici. Statisticamente in decenni di storia ospedaliera moltiplicati per migliaia di medici che hanno animali domestici è certamente probabile che una cosa del genere sia già successa. Come statisticamente è assai improbabile che lo abbiano fatto TUTTI come Lei sostiene, nel caso qualche volta sarebbe pur venuto fuori non crede? Diversamente avremmo in Italia decine di cliniche veterinarie abusive travestite da ospedali…
A livello umano lo si può comprendere? Certo! e aggiungiamoci che “a caldo” non avrà pensato a tutte le conseguenze; ma le sue dichiarazioni “a freddo” lasciano un po’ di dubbi sulla percezione e la consapevolezza che il primario abbia del suo ruolo e e sugli effetti della sua azione. Ci sono ruoli come il primario ospedaliero, come per certi versi un ufficiale, un giudice o un politico che non sono per “chiunque” ma necessitano di alto senso della responsabilità costringendo talvolta a scelte difficili a fronte di situazioni controverse.
Comunque vedremo, stanno uscendo altri particolari non proprio edificanti… In tutto ciò spero soltanto che il collega che ha effettuato la denuncia non subisca ritorsioni.
Per quanto riguarda il mio caso avrei dovuto fare come suggeriva Lei, ma preso dell’urgenza di effettuare l’esame a mio figlio ho lasciato perdere; come penso del resto molti che si sono trovati nella mia situazione. Non si può quindi stupirsi né biasimare coloro che fanno di un’erba un fascio e hanno reagito a questa notizia sfogando la loro frustrazione per le lunghe code.
La questione di cui discutere non riguarda la persona, sicuramente degna visto il gesto verso il suo animale, e allo stesso modo credo si adopererebbe verso qualunque essere vivente.
Il fatto è che il dott. ha agito come fosse lui il proprietario dei macchinari messi lì a sua disposizione per essere usati quando lui lo ritenesse opportuno, senza chiedere il permesso o il consenso ad alcuno.
Le attrezzature sono un bene comune e, per accedere ad esse, occorre rispettare tempi e modi regolamentati dalla ASL.
È chiaro che il comune mortale che aspetta mesi il proprio turno per accedere a questi servizi si senta frustrato.
“Non solo cani e porci mi passano davanti…anche i gatti!
Se dovessi aver bisogno di un medico sicuramente sceglierei questo dottore.
e agli altri che sparano sentenze e stupidate gli lascierei andare dal veterinario.
Ancora questo, ultimo commento, però, a cui tengo, al di là dell’agire … naif … del radiologo ecc.
RIMARCO il fatto che persino a livello di GR radio, sia stato necessario citare la Valle d’Aosta come barzelletta della sanità.
MA PEGGIO, evidenziare che il sicuro futuro reo sia il coniuge della nostra Senatrice legittimamente eletta.
COSA C’ENTRA? PERCHE’ DOVEVA ESSERE MESSO IN NOTIZIA, QUALE GOGNA? E’ DOVERE DI NOTIZIA QUESTO?
Perché la Spelgatti, che si è sempre atteggiata da giustiziera della notte, ora si mette a difendere l’indifendibile. Della serie, se tocca a me, sono meno giustiziera del solito. Scivolone imbarazzante, che dimostra tutta l’inettitudine di questi parvenus di salviniana memoria.
Abbiamo una TAC veterinaria? Perché allora chiunque abbia sentito né abbia avuto l’ esigenza è dovuto andare fuori Valle? Di nostro non ne abbiamo mai avuto l’ esigenza per fortuna.
PET SEMATARY, DENOSATRE, quello struggente FILM HORROR in cui un uomo disperato resuscita il proprio gatto, grazie a un cimitero maledetto dei Pellirosse, è rimasto incosciamente nel cuore dei molti che oggi proclamano “Ha fatto bene! Anch’io avrei fatto così!”
Nel film… beh andate a vedere cosa succede. Le strade per l’inferno sono lastricate di buone intenzioni.
Peccato solo che il doc di oggi ha sottoscritto codici di comportamento dettati dal TITOLO TERZO del Codice Penale: “Reati contro la pubblica Amministrazione”.
I capi d’accusa non saranno solo “peculato d’uso” ma mooooolti altri, compreso il danno d’immagine, e poi questo fatto evidenzierà ancora una volta che le costose apparecchiature sanitarie sono spente nonostante il loro costo per molte ore. Mentre malati gravi attendono mesi. Un piano di assunzioni in radiologia e altri reparti con “macchinari” sottoutilizzati è ormai scoperchiato. Poveri vertici… che brutte notti insonni… a pochi mesi dalle elezioni regionali… mentre i gatti non pagano neanche le 32 crocchette di ticket? Urgenza? I veterinari fuori orario non erano disponibili?
CORREGGO E MI SCUSO:
L’ASSENZA PLURIENNALE DI Un piano di assunzioni in radiologia e altri reparti con “macchinari” sottoutilizzati è ormai EVIDENTE E scoperchiato.
Caro dott. Fanelli, se mai leggerà tutti questi messaggi, sappia che ci sono persone che la conoscono e la ricordano con affetto per la sua professionalità e il suo buon cuore. Questo fatto non fa che confermare l’ immensa stima che provo per lei.
Ottima lettera signora. Se non ci fosse da indigarsi si potrebbe sorridere amaramente e dirci che questa è una da matti…. da gatti! Uffa sto T9!!!!
Voilà trovato il perché delle lunghe liste di attesa…ovviamente è stata colpa di un Micio..
C’EST L’ARGENT QUI FAIT LA GUERRE.
Quanto costano TAC e pneumotorace per un gatto? Bastano 1500 euro? Non dimentichiamo che il nostro sensibile primario è anche un buon padre di famiglia che deve far quadrare i conti.
La cosa interessante è che – credo – questo sia stato l’articolo degli ultimi anni con più commenti in assoluto.
Interessante…non sai l’italiano e usi termini inglesi. Oltretutto a sproposito (che cosa c’entra in questo contesto?). Ah, io non ho gatti e sono un uomo.
E l’ignoranza è sempre preoccupante.
La mia è una risposta a Z.
Non so perchè sia (è) finita qui🤔
The CAT is in the TAC.
non credo ci fossero altri al di fuori di micia e padrone
Ho veramente letto di tutto su questa vicenda.
Mettendola su un piano di puro realismo, però, anche da sostenitore accanito della giustizia e della legalità quale sono da sempre, mi trovo a classificarla nel novero del cosiddetto peccato veniale.
Non esageriamo, quindi.
Il dottore effettivamente ha approfittato della sua posizione per operarsi la gatta. Lo ha fatto in orario notturno, nel suo tempo libero. Le TAC in quel momento erano libere, non ha danneggiato altri pazienti. Alla fine, qual è il danno arrecato? I dispositivi per drenaggi? La corrente della TAC? La sanificazione? Ok, quantifichiamolo in qualche decina di euro e poi riteniamoci soddisfatti. Si chiama peculato? Anche quello è un reato che va valutato alla luce dell’entità. Alle lezioni di diritto penale spiegano che non si può parlare di furto quando ci si porta via la penna alle Poste.
Chiusa lì però. Si vuole la diagnostica h24? Chiedete più medici. Si vuole lo stesso trattamento per il proprio animale? Fate medicina e diventate primari, o meglio veterinari.
Il buon senso è anche saper dare la giusta misura alle cose.
E non mettiamoci tutto un brodo di contorno
Che commento insulso!
Grazie! Se argomentasse cotanto giudizio sarebbe cosa gradita.
Che irrita o delude per la banalità e la sciocchezza
Visto che continuano ad arrivare giudizi privi di argomentazioni considero chiuso il mio intervento.
In conforto a Dadolina, il Suo vibrante dissentire, ma solo da discente saltuario di diritto pubblico alla CEPU:
“Alle lezioni di diritto penale spiegano che non si può parlare di furto quando ci si porta via la penna alle Poste.”
senza correttamente citare sentenze di Cassazione che potrebbero tirare (forse) fuori dei guai il nostro beniamino peculatore,
non fa di Lei né un avvocato. A meno che non sarà tale e sarà miglior difensore del Doc, reo in pectore di tante brutte magagne.
Auguri, Avvocato. Buon Miao
Il contenuto del suo intervento, invece, lo qualifica benissimo.
Gatto batte Alba Parietti 1 – 0
Quasi quasi mi travesto da gatto….
Dulcis in fundo ha dato dell incompetente al suo veterinario… Ah beh ..la tac non poteva farla dal veterinario.
Vuole pagare x il disguido…paghi una tac nuova xchè quella che ha usato x il gatto è contaminata…
Ma il ticket lo ha pagato ?
Il problema non è tanto il micetto che fa la tac in ospedale ma sono gli umani che andrebbero più volentieri dal veterinario a farsi le tac
Belandi…
Ma dai: sono state sierate migliaia di persone contro la loro volontà, causando danni irreparabili, e adesso ci si preoccupa di uno che ha fatto una radiografia a scrocco ?
Ma dai e tutte quelle persone in lista di attesa xchè il buon dottore non se ne preoccupa? Come ha trovato il posto e il tempo x il gatto… Può trovarlo x tutti noi esseri umani in attesa da mesi… Ops dimenticavo…non siamo nella sua lista del cuore….
E’ assurdo come in una società piena di problemi veri e reali ci sia un primario di radiologia che interviene con strumentazione ospedaliera su un gatto di sua proprietà, in ospedale.
Nella società piena di problemi veri e reali esistono, come già detto, ambulatori veterinari aperti h24, sia in Valle d’Aosta, sia nel vicino Piemonte, dove l’interventistica d’urgenza fa parte della pratica quotidiana di tali centri.
Nella società piena di problemi reali e veri è possibile, se si vuol far del bene gratuito, offrire la propria competenza professionale e professionistica ad associazioni volontaristiche che si occupano, ad esempio, di esseri umani che tutti giorni muoiono di stenti; oppure si può offrire il proprio tempo libero per qualsivoglia attività volontaristica a qualsivoglia fine benefico.
Nella società piena di problemi veri e reali un primario ospedaliero dovrebbe sapere cosa fare per rendere meno numerosi questi problemi veri e reali nel proprio campo di competenza, e non procurarne di altri, inconcepibili anche alla luce della sola “buona pratica professionale”.
Ma di cosa stiamo parlando? Di un primario dell’ospedale di Aosta che ringrazia la sua equipe per aver salvato il suo gatto, in ospedale?
Ma davvero?
Ma cosa ha capito, costui, del suo ruolo nella ASL, e della sua competenza specifica?
Io avrei moltissimi dubbi nel rivolgermi ad un tale professionista.
Se il dottore avesse fatto ciò con clandestini o meglio risorse Boldrini ane….. Voi sareste qui a stellari le mani.
Il Dottore ha fatto del bene a prescindere ma voi lo giudicate perché lui è il marito della Nicoletta di Destra
Io nemmeno sapevo di chi fosse il marito, comunque il dottore ha torto marcio perché ha usato per fini personali un bene pubblico, nessuna indulgenza!
Il problema forse è questo… Ormai la politica è per ignoranti, infuencer e tiktoker.
E quindi, visto che c’è la Spelgatti di mezzo, allora, per gente illuminata, la lega è per prima i gatti poi gli italiani.
Che c***o c’entra la politica in questo caso?
O meglio… Se si conosce il significato della vera politica, che c***o c’entra in questo caso?
Il medico è ovviamente colpevole di peculato, ma per il suo comportamento.
Io sinceramente lo capisco (e non mi dilungo, che le persone/animali intelligenti qui mi sembrano poche), ma ha sbagliato nel non segnalare quello che ha fatto dopo il suo operato.
E ne risponderà a chi di dovere.
Ps. L’usl non credo proprio che ne esca così n tutto questo danno di immagine… Ci sta già pensando appunto chi di dovere.
Ps2. Ero di sinistra. Ora mi faccio andare tutto bene per egoismo ragionato… Pure la Spelgatti
Ps3. Però beautiful Orange hair non riesco proprio farmelo andare bene
Beh diciamo che gli ospedali, almeno fino a qualche giorno fa, erano pensati per assistere gli essere umani… persino i clandestini! Per i nostri amichetti a quattro zampe in teoria c’erano i veterinari ma ora che questa lodevole iniziativa ha implementato il pronto soccorso radiologico for Pets approfittiamone! Domani chiamo il CUP per la tartaruga di mia figlia che è cascata dal muretto, chissà se me la prendono. Non è nemmeno clandestina ha il certificato Cites!
In realtà, al netto di quanto fatto, emerge una soluzione al problema delle liste di attesa: se la sera la TAC è libera e le code sono infinite, perché l’USL non può fare anche prenotazioni notturne per smaltire il pregresso? Se dovessi aspettare tre mesi o fare una TAC alle due del mattino sceglierei tranquillamente la seconda possibilità (avendo ovviamente la disponibilità del personale).
Molti ospedali lo fanno da tempo. Non vivo nella vostra regione, ma quando mia moglie ha avuto bisogno di una tac l’abbiamo fatta alle 23:30; la macchina di quell’ospedale lavora 24/24 – 7/7
Ottimo suggerimento…nella maggioranza di commenti di persone “aninalesche”, è confortante sapere c’è chi il cervello c’è l’ha e lo usa per un ragionamento che esula dalla frustrazione!
Con sincera stima🎩
Tengo a precisare… Purtroppo è omonimo mia. Non so o lo Stefano del licenziamento in tronco
Grazie Stefano 😉 Mi sforzo di cercare il buono anche negli eventi “dubbi”. A volte va bene, altre volte no. Ma ci provo.
@Stefano, grazie. In effetti sarebbe utile anche qui da noi, ovviamente lasciando un canale libero per le urgenze oppure gestendo le liste d’attesa per gli infortunati (su tre macchine se ne possono usare due per la diagnostica ordinaria e una per le urgenze o qualcosa di simile). Aggiungendo dodici ore notturne si potrebbero affrontare le liste d’attesa in maniera importante.
Giustamente guadagnando più 150 mila euro lordi lui e oltre 100 mila lei non si potevano permettere un tac immediata a pagamento…
Ma siamo fuori??? Ma come si fa a difendere una persona del genere??? Ma la gatta dalla a qualche vicentino te la curava lui
Z sta per “Zio, io si che i congiuntivi lo so come li si usano, che se avrei un gatto lo dò a un’ristorante”?
Un Gatto non n si capacita della “confusione” tra persone ed animali… Ben venga salvare un “animale” personificato rispetto ad una persona animalizzata (con le scuse agli “animali”)
Ecco spuntare la gattara woke che si preoccupa dei congiuntivi….ma capisce un….
prima gli animanli e poi gli esseri umani…ormai questa è la nostra società….questo è da licenziamento in tronco non da indagine interna…..
Vorrei capire se ha usato un kit di drenaggio, con quale costo. E se ha fatto pulire e sanificare a chi la sala TAC e angiografica. O se è anche un esperto di sanificazione degli ambienti ospedalieri, per cui avrebbe fatto tutto da solo. Chi lo ha aiutato a tenere fermo il gatto? Gli ha fatto una tricotomia prima di drenarlo? Ha usato anche sedativi? Perché non sarà mica stato insensibile al dolore della gatta …
Nuovo slogan della Lega: prima i gatti, poi gli italiani.
Proposta: sfruttare le 3 TAC almeno fino alle 22 per salvare vite umane con diagnosi precoci. Avvalendosi delle prestazioni gratuite del dottore.
Un GRAZIE a chi ha segnalato.
Esatto. Commento di buon senso e condivido.
Ma che testa…. Coi soldi che hanno non si possono permettere il pronto soccorso veterinario?
Ridicole le giustificazioni.
Ma allora chiunque abbia un animale domestico in pericolo di vita può accedere alle cure urgenti in ospedale?
O è un privilegio per pochi eletti ( o parenti?)
Scandaloso che qualcuno possa difendere un tale operato.
Assurdo come in una società piena di problemi Veri e Reali ci si preoccupa di una vicenda che si era risolta anche nel modo migliore possibile…senza nessun danno a nessun paziente.
Chi si “lamenta” di questo è probabilmente una persona vuota e priva di empatia verso gli animali e il il prossimo.
Forza Gianluca,io appoggio in pieno il gesto mosso da esclusivamente da passione e coraggio tempestivo!! In bocca al lupo alla micetta 🍀
Costituisce un fatto gravissimo
1)È un reato penale e si chiama peculato
2)è un altro reato: esercizio abusivo di professione. Spero che l’ordine dei Medici Veterinari agisca di conseguenza
3) è anche un danno di immagina all’azienda usl
4) è un danno verso TUTTI i cittadini che sono in lista d’attesa per Tac
5) il fatto che il medico sia marito della senatrice è un’aggravante: non hanno certo problemi economici a pagarsi una tac in in centro veterinario ( ricordo che in VdA ci sono PS Veterinari h 24 e centri veterinari con tac come sanno bene i proprietari di animali).
E proprio la senatrice dovrebbe essere in modello etico…..
Titolo III del codice Penale.
Brutte notti insonni per molti … a pochi mesi dalle elezioni regionali
“Ringrazio le tantissime persone che mi hanno sostenuto, una volta uscita la notizia, e in particolare l’equipe di radiologia interventista, guidata dal direttore della struttura complessa dottor Natrella, che anche ieri era con me a trattare un aneurisma cerebrale. ”
Se quanto riportato sopra è vero siamo proprio messi male.
Pazzesco e basta non ci sono scuse uno così va mandato via e subito.
Alla faccia delle liste d’attesa e della sterilità degli ambienti ospedalieri…
Si chiama peculato ed è un reato. Che poi uno lo ammanti di buone intenzioni non cambia di una virgola i fatti. Ha utilizzato un bene pagato coi soldi dei contribuenti per scopi privati. E se vogliamo metterla sul ridere, senza neanche pagare il ticket sanitario.
Sto dalla parte del radiologo, chi non capisce ha il delirio della rigidità
Io capisco che se devo fare una tac, devo farmi fare l’impegnativa dal medico, prenotare al CUP, pagare il ticket e aspettare, perché le liste di attesa sono lunghe. In alternativa, posso provare a spacciarmi per un gatto bisognoso, commuovendo dadoline e primari.
In realtà se arriva in ospedale in condizioni di emergenza non deve aspettare nessuna impegnativa, nessuna prenotazione al CUP , nessun pagamento di ticket etc 😊
Se vuole passare subito provi a cadere dal tetto di un palazzo, sicuramente se ci arriva, commuoverà come il gatto bisognoso!!
Il punto di quanto accaduto direi non essere proprio questo
Il punto, in effetti, è che il primario ha utilizzato attrezzature, pagate coi soldi dei contribuenti e destinate alla cura delle persone, per i suoi scopi personali e non si è neppure preoccupato di avvisare, a cose fatte, la struttura ospedaliera. Soltanto dopo che la cosa era saltata fuori, ha pensato bene di cercare di giustificarsi.
E su questo siamo tutti d’accordo, penso anche che nella sua stessa situazione, con le sue stesse possibilità e capacità, chiunque avrebbe agito allo stesso modo! Il dottore ha inoltre dichiarato che qualora il suo operato abbia recato un danno economico all’azienda, se ne farà carico (giustamente). Credo nella sua buona fede e sinceramente aver contribuito a salvare la vita ad una gattina credo sia il “danno”, se così può essere chiamato, minore riguardo le modalità con cui vengono utilizzati i soldi pubblici.
Se cado dal tetto di un palazzo passo dal P.S. e aspetto che mi assegnino il codice di urgenza. È una questione di civiltà.
Immagino e spero che il dottore non abbia mai bypassato, a sua discrezione, questa regola.
Se lei cade dal tetto di un palazzo e si ritrova in condizioni di vita o di morte, viene preso in carico immediatamente all’arrivo dell’ambulanza e subito dopo dal ps, dove appena vi entra va dritto dritto nella sala delle emergenze o comunque dove necessario! Ribadisco che chiunque si fosse trovato nella sua stessa situazione, con le sue possibilità e competenze si sarebbe comportato allo stesso modo (e non facciamo gli ipocriti). Poi che poteva essere risolto in modo diverso, andando in una clinica veterinaria attrezzata a risolvere la situazione, vero, ma evidentemente in quel momento la soluzione migliore e più rapida a cui ha pensato è stata fare da sé!
Anziché creare una questione di stato riguardo l’accaduto, si mettesse la stessa volontà con cui ci si lamenta e si fa i giustizieri su Facebook e social vari, nelle sedi e riguardo le situazioni che veramente necessitano di un intervento magari si otterrebbero dei risultati più concreti.
Lo farebbero tutti? Quindi ogni giorno negli ospedali italiani ci sono cardiologi che eseguono bypass ai loro cani a rischio d’infarto, urologi che trattano i blocchi renali delle loro tartarughe…
Vabbè che questa notizia sembra una barzelletta ma siamo seri… Un buon medico, in particolare se primario, deve dimostrare sangue freddo, equilibrio, rispetto delle procedure (saranno state rispettate le norme igieniche?) rispetto delle attrezzature (costose e pagate con soldi pubblici) percezione delle priorità (ci fosse stata un emergenza che necessitava del macchinario lui cosa diceva: aspettate che finisco con la gatta?) salvaguardare i propri collaboratori (pensa in che posizione ha messo gli infermieri/OSS che si sono sentiti in dovere di aiutarlo) l’ azienda di cui fa parte (parliamo di un dirigente, pensa al danno d’immagine , ne stanno parlando anche le testate nazionali)
… e solo per dirne alcune
Dadolina, credo che tu debba rivedere le tue priorità! Se proprio non riesci a farne a meno puoi sempre andare al gattile e proporti come volontaria e dare una mano lì. Non confondiamo animali con persone. L’unica “rigidità” qui la leggo nel tuo commento… riferiria alle tue sinapsi…
Lo farebbero tutti? Quindi ogni giorno negli ospedali italiani ci sono cardiologi che eseguono bypass ai loro cani a rischio d’infarto, urologi che trattano i blocchi renali delle loro tartarughe…
Vabbè che questa notizia sembra una barzelletta ma siamo seri… Un buon medico, in particolare se primario, deve dimostrare sangue freddo, equilibrio, rispetto delle procedure (saranno state rispettate le norme igieniche?) rispetto delle attrezzature (costose e pagate con soldi pubblici) percezione delle priorità (ci fosse stata un emergenza che necessitava del macchinario lui cosa diceva: aspettate che finisco con la gatta?) salvaguardare i propri collaboratori (pensa in che posizione ha messo gli infermieri/OSS che si sono sentiti in dovere di aiutarlo) l’ azienda di cui fa parte (parliamo di un dirigente, pensa al danno d’immagine , ne stanno parlando anche le testate nazionali)
… e solo per dirne alcune
Sì chiunque, oppure se lei si trovasse in una situazione di emergenza in cui fosse in grado di intervenire e risolvere il problema rimarrebbe inerte a guardare, in questo caso, il suo gatto morire? E poi perché generalizzare? Non mi sembra di aver letto che il dottore faccia interventi agli animali in ospedale tutti i giorni. È stato un evento a sé e seppur poteva essere risolto diversamente (il veterinario poteva benissimo indirizzarlo ad un’altra clinica attrezzata e se ciò sia avvenuto o meno, non viene riportato), il problema della sanità non sarà di sicuro questo.
Ci fosse stata un’emergenza? C’erano altre due tac disponibili. Rispetto delle attrezzature pagate con i soldi pubblici? Ha dichiarato di provvedere al danno economico arrecato all’azienda e sinceramente i soldi pubblici vengono spesi in maniere peggiori rispetto a salvare la vita di un gatto. Per i colleghi son d’accordo mentre per il danno di immagine, beh se ne parla a livello nazionale perché si è alzato un polverone per cosa? Perché qualcuno si sente preso in giro perché il gatto gli è passato davanti? Ma per favore, le liste di attesa non cambiano di una virgola a prescindere dal verificarsi di questo evento in quanto non dipendono da esso!! Piuttosto da quanto emerso, si apprende che dalle 20 fino al mattino tre tac vengono utilizzate per le urgenze/emergenze, si proponesse di utilizzarne almeno una, qualora vi fosse del personale disponibile (altro grande problema della sanità ma sicuramente anche questo è colpa della tac al gatto), per ridurre le liste d’attesa di cui tanto ci lamentiamo.
Si provassero a trovare delle soluzione anziché mettere alla gogna un dottore per aver salvato la vita al suo gatto!
No, non chiunque e questo è un dato di fatto. Negli ospedali Italiani lavorano migliaia di medici ogni giorno e buona parte di loro avranno un animale domestico che prima o poi sarà in pericolo di vita e non mi risulta abbiano mai utilizzato le strutture sanitarie in cui operano per tentare di salvarli.
Non ho generalizzato e il fatto che abbia operato solo la SUA di gatta e non animali di altri non mi sembra un’attenuante anzi, mi sembra più un atto egoistico che una generica “missione di operare coloro che soffrono” come sostiene lui (ma per esserne certi basterebbe provare a portargli un qualsiasi animale morente).
Ci fosse stata un’emergenza c’erano altre due sale? Ok ma ci fosse stato un evento grave plurimo che necessitava di tute le sale (incidente stradale o valanga che coinvolge più persone ad esempio) come la mettevamo? Certo c’erano poche possibilità ma nel caso fosse successo era una roba da denuncia penale alla struttura. E anche ci fosse stata una singola emergenza si immagina la scena del collega che chiede: “la sala TAC 1 è libera?” – “no dottore deve usare la 2 perché devono finire di operare la gatta…”
Aldilà che il polverone che si è alzato sulla notizia sia esagerato, il danno d’immagine è incontestabile: un’istituzione sanitaria è una struttura complessa che si valuta sulla competenza e l’efficienza ma anche sulla credibilità. E questo vale per un’istituzione come per le persone, come pensa stiano vivendo la situazione i colleghi? Penso che tutte le conseguenze del caso (stampa, istruttorie, eventuali provvedimenti) erano ampiamente prevedibili. Stiamo parlando di un dirigente sanitario che opera abitualmente in situazioni di emergenza e che dovrebbe essere sempre in grado di valutare criticità anche gravi e le relative conseguenze.
Ha dichiarato di provvedere al danno economico? E ci mancherebbe. Lo avrebbe fatto ugualmente se il collega non avesse denunciato la cosa?
Che le liste d’attesa non dipendano da questo caso è ovvio, ma non ha alcuna attinenza con questo fatto così come le eventuali soluzioni da intraprendere. Per quanto mi riguarda qualche mese fa mi sono visto rifiutare una RM ad alto campo per mio figlio tredicenne perché “è troppo piccolo e non starebbe fermo…” ma non ne faccio mica colpa al primario, siamo andati fuori Valle a pagamento (e mio figlio è stato tranquillo per tutto l’esame…)
@Michel
Chi glielo dice che non sia già successo in altri ospedali d’Italia? Solo perché non ne siamo a conoscenza, non significa che un fatto simile non sia mai avvenuto. E’ ovvio che se fosse il mio animale non sarebbe finito lì, proprio perché non essendo un medico non saprei dove mettere mano, dunque non potrei neanche lontanamente pensare ad una soluzione simile. Per quanto atto egoistico, io a livello umano lo comprendo: la mia gatta potrebbe morire, sono in grado di salvarla, lo faccio. Non sto dicendo che sia giusto o che sia un comportamento da promuovere ma comunque mi metto nei suoi panni e lo comprendo.
Nel caso di un evento grave plurimo, la tac (“utilizzata per pochi secondi” come dichiarato) può essere interrotta e la sala ripristinata quindi non penso che avrebbe continuano con la gatta a discapito di altre persone in gravi condizioni, anche perché la notizia dell’arrivo di un grave incidente avviene prima di ritrovarsi con tre emergenze tutte in radiologia a fare la tac.
Beh per lei grazie al cielo non ha alcuna attinenza ma più della metà dei commenti non sono per il fatto (non corretto sotto molti punti di vista tranne che per quello umano) in sé ma bensì perché “il gatto ha fatto la tac prima di me, non rispetta le liste d’attesa” oppure “non ha neanche pagato il ticket” etc.
Comunque dal mio punto di vista il tutto poteva essere affrontato diversamente.
Per quanto riguarda quello che le è accaduto onestamente fossi stata in lei, avrei insistito affinché perlomeno provassero a vedere se il bambino stesse fermo e solo successivamente, in caso non si riuscisse, sarei piuttosto andata a pagamento. Chissà magari in questo caso, chiedere di poter parlare con il primario l’avrebbe aiutata a trovare una soluzione per svolgere l’esame qui 🙂
Finchè ad entrare dopo un gatto in una sala angiografica di cardiologia non è un tuo parente che forse sfanga un IMA ma si becca una bella infezione.
Dunque, se è vero che la ‘missione’ del dottor Fanelli è salvare vite, anche animali, in caso di necessità accoglierà allo stesso modo in ospedale anche i miei cani? Delirio di onnipotenza…
Anche il mio?