Archiviata la 2° edizione del Festival del Medioevo

Quest'anno il fulcro della manifestazione si è svolto a Verrès, con la mobilitazione di massa del gruppo storico del Carnevale, a cui si sono affiancati quelli di altri comuni valdostani e non. Grande festa nel parco del castello.
Carnevale storico di Verrès
Cultura

L’eredità del medioevo è ancora molto presente nella nostra regione, dove dall’anno scorso, all’inizio dell’autunno, viene organizzato un festival per rendere omaggio a un’epoca che nella memoria collettiva resta legata a un immaginario un po’ disneyano, a base di dame e cavalieri, fortezze, guerre e ponti levatoi, ma che qui potrebbe ancorarsi solidamente alle pietre dei nostri numerosissimi castelli, sparpagliati su una superficie piuttosto limitata.

La seconda edizione del Festival del medioevo si è svolta proprio lo scorso finesettimana, e ha puntato i riflettori su alcuni castelli più noti, come quello di Issogne, ma anche su realtà meno celebrate, come il castello di Quart, reso eccezionalmente visitabile. E’ stata inoltre l’occasione per portare all’attenzione del pubblico la torre Bramafam e gli affreschi della cattedrale, ad Aosta, il castello di Cly, in fase di studio e restauro, e il castello di Verrès, che con le sue tutto sommato ragguardevoli dimensioni si candida a diventare un po’ più spesso sede di manifestazioni di ampio respiro.

Proprio Verrès, sabato, ha ospitato il culmine della manifestazione: nella piazzetta del borgo i pubblico ha accolto più di 300 figuranti in costume, suddivisi nei gruppi partecipanti: oltre ai padroni di casa del comitato del carnevale di Verrès, c’erano i gruppi storici di Nus, Quart, Fénis, Issogne e Bard, oltre ai due gruppi ospiti, gli sbandieratori di Castiglion Fiorentino e quelli dell’Urna di Urgnano, provenienti dal bergamasco. Dopo avere sfilato, al passo dei tamburi e delle trombe, nel centro del paese, i figuranti sono saliti fino al castello e all’annesso parco, eccezionalmente aperto al pubblico. Qui si sono svolti molti spettacoli, con compagnie di giullari, musicisti e teatranti. Sotto vari tendoni sono state proposte delle ricette dal sapore medioevaleggiante, zuppe, cosciotti con polenta e dolci accompagnati da cervogia, ovvero birra, e vino speziato.

Le altre località coinvolte dal festival hanno proposto visite guidate ai luoghi di interesse storico e conferenze, ma anche laboratori di falconeria e rievocazioni del mercato medioevale e dei mestieri.

 

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