“Non siamo qui per dare una medaglia alle più brave. Non esistono podi né medaglie né classifiche, non è un concorso competitivo. Siamo qui per valorizzare la voce delle donne. Da sette anni cerchiamo di essere semplicemente in ascolto, per scegliere le storie che ci raccontano maggiormente l’epoca che viviamo, raccogliendo una pluralità di esperienze creative, punti di vista, interpretazioni del reale”. Viviana Rosi, ideatrice del concorso letterario, fotografico e per illustrazioni Donne in Opera, ha sintetizzato così il senso di una manifestazione differente da quelle offerte dal variegato panorama dei concorsi letterari ed artistici. Ad organizzarlo è stata la Consulta regionale per le pari opportunità.
La premiazione, per così dire, delle sessanta autrici selezionate nelle tre categorie “Racconti e Poesie”, “Illustrazioni e Fotografie” e “Mail Art”, è stata l’occasione per incontrarsi e festeggiare la pubblicazione degli elaborati, che costituiscono una sorta di opera-mosaico, scritta ed illustrata da tutte le partecipanti.
“Abbiamo ricevuto cartoline da circa 400 donne, dalla Valle d’Aosta, ma anche dal resto d’Italia, e dalla Savoia.” è stato il bilancio tracciato dalla presidente della Consulta regionale per le pari opportunità Luciana Blanc Perotto. “Al centro degli elaborati, c’era generalmente la voglia di raccontarsi, di guardare in sé stesse e svelarsi con ironia, complice il tema scelto quest’anno, “Che ci faccio io qui?”
Estratti da tutti i racconti e le poesie della sezione letteraria sono stati letti dall’attrice Paola Zaramella, mentre sono state proiettate le opere grafiche e le fotografie selezionate per le altre due categorie.