Omicidio Gilardi: nessuna traccia dell’arma e nessun indagato

Si continua ad indagare senza sosta per riuscire a trovare tracce dell’assassino. Sul luogo del delitto anche il procuratore Marilinda Mineccia. Mistero sul movente che ha portato l’assassino ad agire con tanta crudeltà.
Giuliano Gilardi, la vittima.
Cronaca

Nessun indagato, nessun movente e manca ancora l’arma del delitto. Si brancola ancora nel buio per l’omicidio di Giuliano Gilardi, il 60enne, ucciso nel suo appartamento di Senin martedì scorso 27 dicembre. Il mistero su che cosa possa aver scatenato tanta efferata crudeltà nei confronti di un uomo da tutti definito “tranquillo” e “senza nemici” rimane. Ieri intanto la polizia, dopo gli interrogatori su una trentina di persone, tra amici e parenti, ha effettuato altri sopralluoghi nell’appartamento dove intorno alle 12,30 di martedì lo ha trovato in una pozza di sangue l’attuale compagna Cinzia Guizzetti, la donna titolare di un bar ad Aosta, che ha poi lanciato l’allarme.

Sul luogo del delitto è andato anche il procuratore Marilinda Mineccia, che si occupa dell’inchiesta con il pm Luca Ceccanti. L’abitazione di Gilardi è stata messa sotto sequestro e la procura ha disposto una sorveglianza della zona 24 ore su 24. Nella mattinata di ieri è stata fatta anche l’autopsia sul corpo di Gilardi. Dalla prime ricostruzioni sembra che Gilardi sia stato colpito alla testa e il colpo fatale sia stato poi quello inferto al cuore dal killer che poi, una volta caduto a terra l’aggredito, ha sferrato altri sette colpi alla schiena. Si attendono comunque riscontri scientifici per stabilire se ad agire siano state una o più persone.

 

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