Donazione del cordone ombelicale: da aprile 117 unità raccolta

La donazione del sangue contenuto nel cordone ombelicale in Valle è partita nell’aprile 2011 dopo la formazione del personale l’accreditamento della struttura del Beauregard. Il cordone ombelicale contiene sangue ricco di cellule staminali.
Un momento della serata
Società

Sono 117 le donazioni di cordone ombelicale effettuate in Valle d’Aosta negli ultimi sei mesi e raccolte dalla struttura di ostetricia dell’ospedale Beauregard, e inviate alla Banca di raccolta di Torino. Il dato è stato reso noto nel corso della serata tenutasi a Palazzo regionale sul tema “La donazione del cordone ombelicale” organizzata martedì 24 gennaio dalla Consulta regionale per le pari opportunità della Valle d’Aosta, in collaborazione con l’Azienda Usl della Valle d’Aosta e la sezione piemontese dell’Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale-Adisco.

Obiettivo della serata, sensibilizzare la popolazione al tema e promuovere la donazione. A dare chiarimenti alla platea sono stati Mauro Pagliarino, Direttore della Banca del sangue placentare dell’Ospedale infantile Regina Margherita-Sant’Anna di Torino; Luigina Fazio, Responsabile della struttura semplice Banca cellule e tessuti ed Elena Vassallo, Dirigente medico del Centro trapianti cellule staminali e terapia cellulare, entrambe dell’Ospedale infantile Regina Margherita-Sant’Anna.

Ad intervenire nel corso della serata sono stati per la Valle d’Aosta il dottor Giuseppe Cannizzo, Direttore della struttura complessa di Ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Beauregard, e Pierluigi Berti, Direttore della struttura complessa di Immunoematologia e medicina trasfusionale dell’Ospedale regionale Umberto Parini. “Attualmente siamo nella fase in cui rivalutiamo a distanza di tempo, le caratteristiche di queste donne e del loro bambino – ha detto Pierluigi Berti, Direttore Immunoematologia e medicina trasfusionale – Ospedale Umberto Parini – per vedere se sono effettivamente idonee alla conservazione per uso trapiantologico, e quindi una valutazione di sicurezza e di qualità di queste unità donate”. La donazione del sangue contenuto nel cordone ombelicale in Valle è partita nell’aprile 2011 dopo la formazione del personale l’accreditamento della struttura del Beauregard.

Il progetto era stato presentato nell’aprile del 2009 e prevedeva varie fasi: da un lato, la partecipazione degli operatori ad un percorso di conoscenza presso una struttura di riferimento individuata nell’ospedale Sant’Anna di Torino; dall’altro, la predisposizione di una fase sperimentale di raccolta delle cellule staminali e, successivamente, l’avvio delle attività di prelievo, nonché la richiesta formale di adesione da parte dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta alla Banca del cordone ombelicale del Piemonte. Attualmente la donazione del cordone ombelicale in Italia è costituita una rete di 19 banche distribuite in diverse regioni d’Italia.
In Italia sono state raccolte circa 23mila unità di sangue cordonale i cui dati vengono inviati ad un registro nazionale che ha sede a Genova.Nel mondo ad oggi sono 19 milioni i donatori potenziali di midollo osseo e a 500mila sacche di sangue cordonale già donate pronte all’uso in tutto il mondo. Il cordone ombelicale quindi, che normalmente viene gettato una volta reciso dal neonato, contiene sangue ricco di cellule staminali, le stesse del midollo osseo: per questo, la mamma può decidere di donarlo, offrendo a tante persone malate una speranza in più di guarire.

 

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