Emergenza gas: calo della produzione alla CAS

L’azienda della famiglia Marzorati riduce il 40% della produzione poiché aderisce al piano ministeriale che in caso di emergenza taglia le utenze industriali a favore di quelle private. Alcuni reparti fermano l’attività fino a sabato mattina.
Lo stabilimento della Cogne acciai speciali
Società

Il fabbisogno di gas nel Paese ha ripercussioni anche in Valle d’Aosta, in particolare alla Cogne Acciaiai speciali che rientra tra le 2000 aziende italiane che hanno aderito al programma ministeriale di interrompibilità. In caso di emergenza infatti il Governo, per garantire le scorte di gas alle utenze private, taglia prima di tutto quelle industriali. La CAS pagherà meno il gas a fronte di una riduzione, in questo caso del 40%, del consumo e dunque della produzione.

In attesa del rientro dell’emergenza nazionale e del ricorso ad altre forniture, che il Governo sta verificando, la CAS riduce dunque fino al fermo dell’attività alcuni reparti: il treno di laminazione, la fucina e il decapaggio. Se l’emergenza rientrerà l’attività dell’azienda riprenderà come sempre. Azienda e sindacati hanno in corso un confronto per evitare di ricorrere alla cassa integrazione o alle ferie forzate.
 

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