Parigi, 4 mag. (Adnkronos) – Nicolas Sarkozy boccia l’"arroganza" di Hollande. Commentando su Europe 1 il dibattito in tv durante il quale il candidato del Partito socialista ha ripetuto 15 volte "Moi President de la Republique" per spiegare come – se eletto all’Eliseo – agirebbe in modo diverso dal suo predecessore, il candidato presidente ha spiegato di aver scelto di non interromperlo perché "ho pensato, per dirla tutta, che non fosse così male. E poi dopo un pò mi sono detto che stava diventando antipatico perché troppo arrogante".
Ma Hollande nega di aver preparato in anticipo il ritornello "Moi, President de la Republique: "Era del tutto spontaneo", ha spiegato su Rtl. "Un momento di verità in un dibattito, le parole vengono perché ad un certo punto, quello che avete da dire, lo dite. Io dicevo quello che il paese ha subito per cinque anni".
"Sarkozy mi ha sottovalutato", ha poi detto Hollande, per il quale l’avversario "ha commesso un errore. E in politica, colui che sottovaluta, sopravvaluta se stesso, è un errore".
Di "situazione di grande parità" parla Sarkozy, che spiega: "Sento che al secondo turno ci sarà una fortissima partecipazione. Comunque, ha precisato, "anche se il risultato è un testa a testa, ci sarà un presidente e sarà rispettato. Non si è più o meno presidenti perché si ottiene il 53 o il 50,5 per cento", ha dichiarato.
A due giorni dal ballottaggio si riduce leggermente lo scarto tra i due candidati alle presidenziali. Stando ad una sondaggio BVA per ‘Le Parisien’ realizzato dopo il duello in tv tra i due candidati ma prima dell’annuncio del centrista Bayrou che voterà per Hollande, il candidato socialista si attesta sul 52,5 per cento dei voti contro il 47,5 per cento del presidente uscente.
Hollande mantiene un vantaggio abbastanza marcato ma scende di due punti rispetto all’inchiesta del 25 aprile e fa registrare il suo risultato più basso da quando sono iniziati i sondaggi sul ballottaggio. Un’evoluzione che secondo gli analisti dell’istituto ricorda però quella registrata nelle precedenti elezioni, dove quando lo scarto nei sondaggi era troppo favorevole ad uno dei due schieramenti, finiva per ridursi alla vigilia del ballottaggio per arrivare ad un rapporto di forza destra-sinistra più classico.