“Gli uomini si fidano delle orecchie meno che degli occhi” così scriveva Erodoto e da qui il Festival del Castello di Introd – Spazi d’Ascolto, giunto alla sua IV edizione, è partito per costruire il programma 2012, presentato ufficialmente martedì 31 luglio al Castello di Introd, luogo privilegiato della rassegna. La proposta ripete lo schema degli anni precedenti ma regalando nuove interessanti suggestioni e momenti di ascolto unici. Saranno due i seminari che precedono il cuore del Festival: mercoledì 8 agosto, alle ore 18 presso la Maison de Cogne Gérard-Dayné, un seminario condotto da Matteo Cigna, esperto musicista e navigato didatta, porterà i presenti alla riscoperta delle radici del ritmo. Si faranno così alcune interessanti scoperte, una per tutte la relazione fondamentale con il parametro più immediato della musica: la melodia.
Il secondo seminario si terrà invece il 14 agosto a Rhêmes-Saint-Georges, presso Maison Pellissier e a condurlo sarà Davide Carrari, fotografo e videomaker, che porterà i presenti alla scoperta del mondo della luce in modo semplice e profondo attraverso esempi pratici e esercizi specifici immediati e intuitivi. Sarà inoltre proiettatto anche il suo dell’ultimo lavoro “Verticalmente Démodé”, film interpretato da Maurizio Manolo Zanolla, vincitore, tra altri, del premio Genziana d’Oro alla sessantesima edizione del Trento Film Festival (2012).
Viste le premesse del Festival, organizzato da Strade del Cinema e sostenuto dall’Assessorato regionale alla Cultura, dal Comune di Introd e da Fondation Grand-Paradis, il cuore dell’evento affonda la sua ragione d’essere nell’ascolto “Questo rimane il tema portante del Festival – spiega Enrico Montrosset, direttore artistico – tanto da giustificare la scelta apparentemente iconoclasta della mancanza di logo per l’edizione 2012. Mi è sembrato che la forza lapidaria dell’antica concisione di Erodoto cogliesse nel segno, senza fronzoli, interrogando quella banalità del senso comune che tante volte è il covo delle paure e dell’irrazionalità di cui siamo schiavi. E’ talmente scontato il significato di questo pensiero da non motivare interrogativo alcuno. Fidiamoci delle orecchie nella vita di tutti i giorni per essere capaci di affiancare alle apparenti certezze dell’occhio le abilità ancora tutte da riscoprire dell’orecchio».
"In questi quattro anni di vita il festival ha saputo ideare e proporre una serie di interessanti appuntamenti, ognuno dei quali è stato capace di prendere in esame, interpretare e fare condividere con il numeroso pubblico presente una declinazione specifica dell’ascoltare – ha commentato l’Assessore regionale alla Cultura, Laurent Viérin – Un percorso di crescita e di sperimentazione creativa che trova il suo punto di forza nell’unicità delle proposte culturali, tutte produzioni originali ideate per l’occasione. Un Festival come quello di Introd diventa allora, sotto la guida dell’ascolto e del saper ascoltare, un luogo di condivisione tra presente e passato, tra storia e futuro, tra azione culturale e siti da conservare. Il luogo non diventa quindi il semplice spazio nel quale una manifestazione si svolge, bensì il cuore che la rende possibile, una visibile e invisibile presenza che ne informa il contenuto".
Giovedì 16 agosto. Alle ore 18 del 16 agosto il Festival propone, nella Chiesa Parrocchiale di Introd, Ascoltare sacro I: ascolto comparato dei Vespri di: Claudio Monteverdi, Juan Garcia de Salazar, Sergej Rachmaninov (Audio CD, con l’introduzione di Paolo Salomone. Alle ore 21,15 sulla spianata del Castello sarà la volta di Ascoltare fiabe: con la voce di Lillo (del duo Lillo e Greg) e con Massimo Ottoni, light-artist. Alle ore 23,15 la serata si chiuderà con “round midnight”, tisane offerte dal Festival agli spettatori che vogliono passare insieme la mezzanotte.
Venerdì 17 agosto, dopo il secondo appuntamento con Ascoltare sacro alle ore 18, seguirà alle ore 21,15 nella Sala Giustizia del Castello d’Introd Ascoltare musica popolare, che proporrà Javier Edgardo Girotto, saxes soprano e baritono, Lou Tintamaro de Cogne, coro, strumenti tradizionali, danze. Dirige Myriam Brocard.
Chiude il Festival sabato 18 agosto alle 19,30 Ascoltare sapori con degustazione enogastronomica e alle ore 21,15 il verbo ascoltare si declina nuovamente in fiaba, della Sala Giustizia del Castello d’Introd, con la voce di Kurt Diemberger e il violoncello di Stefano Blanc.
Info e dettagli: www.festivalintrod.altervista.org