Palaghiaccio: ‘In Valle d’Aosta scarsa sensibilita’ per gli sport del ghiaccio’

Alcuni genitori ci scrivono raccontando i disagi subiti dalla chiusura, per la seconda estate, del Palaghiaccio di Aosta. 'Noi genitori, ragazzi ed amatori siamo veramente irritati, delusi ed al limite della crisi, anche finanziaria'.
Palaghiaccio di Aosta
I lettori di Aostasera, Società

Anche quest’anno il calvario riservato agli atleti e alle famiglie di coloro che per sport e per passione dedicano non poche energia agli sport del ghiaccio,  continua. Con rassegnazione hanno fatto buon viso a cattivo gioco con il precedente gestore del Palaghiaccio pur di non vedere interrotti gli allenamenti e le gare con disagi non indifferenti in termini di manutenzione del ghiaccio e gestione degli impianti un esempio è dato dalla presenza di alcuni spogliatoi  privi di servi igienici agibili per tutto l’anno.
Da tutta l’estate, come d‘altronde era già successo lo scorso anno, i ragazzi e le famiglie, si sobbarcano in termini di fatica e di costi la trasferta sino al Palaghiaccio a Courmayeur. Lo scorso anno i ragazzi partivano alle 7 di mattina per andarsi ad allenare e rientravano stravolti la sera, quest’anno le ore disponibili sono più ravvicinate ma la trasferta  è di almeno 6/7 ore al giorno.
Prendiamo atto che il Comune ha provveduto all’estromissione del precedente gestore e all’avvio dei lavori di manutenzione assolutamente necessari, ma perché continuare ad impedire che venga allestita la pista rinviando ad oltranza la propria disponibilità a cercare un mezzo di riserva per permettere il rifacimento del ghiaccio ed aggiustare con i tempi necessari la Rolba rotta?
Le squadre sportive hanno recuperato la disponibilità da parte di società del Trentino Alto Adige di un prestito della macchina in attesa della riparazione. Altre squadre si sono rese disponibili per altri prestiti. Ma come mai la sensibilità per degli sports tipicamente invernali viene accordato solo da altre regioni? In Italia i Palaghiaccio agibili per l’estate si contano sulle dita di una mano, perché Aosta non sfrutta questa disponibilità?
Vi risulta che la Valle d’Aosta abbia mai confinato con il mare?
Non viene tenuta in nessuna considerazione che fra i ragazzi praticanti questo sport la Valle d’Aosta ha ben 3 Vicecampioni Europei della specialità ed alcuni di questi quest’estate sono emigrati all’estero, la limitrofa Francia, per poter curare il proprio allenamento in maniera più intensiva di quanto non possano fare invece i nostri ragazzi che devono fare i pendolari.
 
Altra perdita di occasione ed immagine anche turistica che colpisce la Valle d’Aosta.
In tutto il Nord Europa il pattinaggio e l’hockey sono sport trainanti  che raccolgono tifosi, fans e amatori del fine settimana, mentre da noi , fatta eccezione per poche altre regioni, buio.
 
E le gare nazionali previste per la stagione corrente dovranno essere cancellate dal calendario? Ai nostri ragazzi verrà data l’opportunità di allenarsi con costanza in vista delle competizioni?
Noi genitori, ragazzi ed amatori siamo veramente irritati, delusi ed al limite della crisi, anche finanziaria,  dalla situazione che si è creata.
 
 
Lucia, Daniela, Giovanna, Alessia, Michela, Arianna, Eleonora, Sophie, Monica, Gabriele, Micael, Federica ……

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