Carlo Chatrian è il nuovo Direttore artistico del Festival del film di Locarno

Il direttore della Film Commission Vallée d’Aoste è stato nominato martedì 4 settembre 2012, nell’ambito del Consiglio di amministrazione dell’importante segna cinematografica internazionale riunito in seduta straordinaria.
Carlo Chatrian, al centro.
Cultura

Carlo Chatrian, Direttore di Film Commission Vallée d’Aoste, è il nuovo Direttore artistico del Festival del film di Locarno. Il prestigiosa nomina, e di conseguenza riconoscimento al suo operato, è stata comunicata martedì 4 settembre 2012, nell’ambito del Consiglio di amministrazione dell’importante segna cinematografica internazionale riunito in seduta straordinaria. "Seguo Carlo Chatrian con occhio attento da molti anni – ha detto Marco Solari, presidente del Festival – Ho sempre apprezzato la sua capacità lavorativa e la sua intelligenza. Carlo conosce alla perfezione la nostra manifestazione ed ha il carisma e la preparazione necessaria per poter guidare il Festival di Locarno. Sono certo che è la persona giusta per questo compito importantissimo".

Giornalista, autore e programmatore, Carlo Chatrian, classe 1971, ha in tasca una laurea in Lettere e Filosofia e una specializzazione in giornalismo e comunicazione. Dai primi anni ’90 collabora stabilmente come critico cinematografico con riviste del settore. Ha pubblicato numerosi saggi e firmato monografie sul cinema diaristico e su cineasti. Ha anche curato numerose rassegne, collaborando con festival e istituti. A Locarno ha curato le retrospettive degli ultimi anni (Nanni Moretti, Manga Impact, Ernst Lubitsch, Vincente Minnelli, Otto Preminger).

Chatrian entrerà in carica dal 1° novembre 2012 ufficialmente e succederà a Olivier Père, che abbandona la carica per ricoprire il ruolo di Direttore generale presso Arte France Cinéma.
"La parola ‘cinema’ racchiude realtà molto diverse – ha dichiarato Chatrian – Si dice cinema e si pensa a uno degli strumenti che modellano l’immaginario contemporaneo, ai suoi fantastici interpreti e all’industria che lo promuove e lo rende possibile, ma anche all’atto di creazione, indipendente dalle mode, o ancora al movimento di scoperta del mondo. Queste e altre dimensioni confluiscono e nutrono a vario titolo il Festival di Locarno, ne fanno il luogo in cui la varietà del cinema si svela, rendendoci tutti un po’ più ricchi. Poter dirigere questa manifestazione, così coraggiosa e puntuale nel presentare il cinema che verrà e farlo dialogare con quello che è stato, è al contempo un motivo di orgoglio e uno stimolo a portarne avanti la linea libera, aperta alle novità e attenta alle esigenze degli addetti ai lavori e ai gusti degli spettatori che di edizione in edizione tornano a Locarno con la speranza di essere – ancora una volta – sorpresi".
 

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