Università della Valle d’Aosta, la ricetta per il prossimo triennio accademico

Un ateneo in espansione, allo stesso tempo radicato nel territorio e inserito nei circuiti universitari internazionali. E' questo il tipo di sviluppo a cui deve tendere l'Università della Valle d'Aosta, secondo quanto affermato...
Società

Un ateneo in espansione, allo stesso tempo radicato nel territorio e inserito nei circuiti universitari internazionali. E’ questo il tipo di sviluppo a cui deve tendere l’Università della Valle d’Aosta, secondo quanto affermato in conferenza stampa dal presidente della Regione e del Consiglio universitario, Luciano Caveri, il rettore Pietro Passerin d’Entrèves e l’assessore all’Istruzione Laurent Viérin.

Gli obiettivi strategici del triennio 2007-2009 sono stati illustrati sulla base di alcune linee guida ben precise, tese al potenziamento dei rapporti con altri atenei europei e italiani, al rafforzamento di un orientamento didattico improntato al bilinguismo, allo sviluppo di forti interazioni con il tessuto socioeconomico regionale.

Non sono previste grosse novità rispetto agli indirizzi individuati nel corso del precedente triennio accademico.
I corsi di laurea di primo livello, si legge nel documento riassuntivo presentato agli organi di informazione, sono considerati sufficientemente esaustivi, mentre per quanto riguarda i corsi di laurea di secondo livello un aumento dell’offerta didattica rappresenterebbe un impegno insostenibile, per insufficienza di risorse umane, finanziarie e logistiche. Per facilitare il percorso formativo degli studenti, sarà rafforzata la rete di convenzioni con altri istituti, attraverso un sistema di riconoscimento dei crediti.
Il Consiglio dell?ateneo valdostano si riserva di avviare, eventualmente, in futuro, una riflessione su un possibile potenziamento dell?area scientifica. ?In particolare ? ha spiegato Luciano Caveri ? siamo interessati all?istituzione di un corso di laurea incentrato sui settori dell?ambiente, dell?agricoltura e del contesto montano?.

Un altro punto ampiamente sottolineato dai tre rappresentanti del Consiglio dell?Università riguarda l?apertura progressiva dell?ateneo al mondo accademico italiano ed europeo, attraverso l?utilizzo, in tutti i corsi di studio, di una seconda lingua europea oltre all?italiano, l?impiego di docenti stranieri e l?avvio di convenzioni con altri istituti, in particolare dell?area francofona e anglofona. Per quanto riguarda il corpo docente, il rettore Passerin d?Entrèves ha evidenziato una novità: come già avviene in numerosi altri atenei, anche in Valle d?Aosta, per accedere a una cattedra di ruolo, sarà necessario essere residenti in Valle. ?In questo modo ? ha affermato ? garantiremo un rapporto più diretto tra professori e studenti e un maggiore radicamento dei primi nella realtà locale.

In chiusura, il rettore ha commentato i dati relativi alle domande di ammissione all?ateneo regionale. Quest’anno, infatti, come ha sottolineato Pietro Passerin d?Entrèves, è stata raggiunta la cifra record di 747 domande di ammissione, 127 delle quali provengono da altre regioni italiane.

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