2 giugno, Anna Cisero Dati, staffetta partigiana, nuovo Commendatore

In occasione della Festa della Repubblica sono state consegnate le onorificenze al merito dell’Ordine della Repubblica: 11 Cavalieri, 2 Ufficiali e un commendatore, Anna Cisero Dati, una vita da Resistente, fortemente legata a Trois-Villes.
Anna Cisero Dati ritira l'onorificenza di Commendatore
Società

L’anno scorso era stato il terremoto in Emilia Romagna ad imporre la massima sobrietà nei festeggiamenti per il 2 giugno, anniversario della Repubblica. Quest’anno è bastata la crisi, le cui ombre si allungano un po’ ovunque. Una crisi che, ha sottolineato Rollandin nel discorso tenuto ieri in palazzo regionale, durante le celebrazioni, “ha tra i suoi effetti quello di far percepire ai cittadini le istituzioni come lontane, come non adeguate, talvolta addirittura come oppressive e opprimenti. Siamo di fronte al più pericoloso dei risultati, quello che può condurre alla perdita di riferimenti, all’autoritarismo, all’involuzione delle nostre società, alla violenza, alla disperazione”. A questa tendenza occorre opporre"i valori fondamentali della nostra Costituzione democrazia, partecipazione, dignità della persona e solidarietà, sussidiarietà".

In platea, in prima fila, c’era la signora Anna Cisero Dati, classe 1923, che di violenza ne ha conosciuta tanta, specialmente da giovane, ma ad essa ha opposto fiera resistenza. Anzi, Resistenza, dato che è una delle ultime partigiane viventi in Valle d’Aosta. Quando ieri sono state consegnate le onorificenze al merito dell’Ordine della Repubblica, lei, già Cavaliere dell’Autonomia, è stata nominata Commendatore.
Negli anni della lotta contro i nazifascisti era una staffetta del 13° Gruppo Emile Chanoux che operava a Trois-Villes sull’alta collina di Quart, e trasportava al proprio comando informazioni, medicinali, armi, munizioni, correndo molti rischi. Non solo, per ottenere informazioni fresche era riuscita a farsi assumere come impiegata civile presso la Caserma Testafochi di Aosta, per poter agire da infiltrata, ed aiutare anche così i suoi compagni. Il suo impegno le è costato l’arresto, stava per essere deportata in Germania, ma è stata liberata. Tornata definitivamente in Valle nel 1945, ha aderito alla squadra di Azione Patriottica, (Sap Giorgio Elter), dove è rimasta fino alla Liberazione. In tempo di pace ha continuato ad occuparsi di diritti delle donne e dei lavoratori, è entrata nelle scuole per parlare di educazione alla democrazia e Resistenza, ed è stata per 50 anni una delle colonne portanti dell’Anpi Valle d’Aosta.
A novant’anni ricorda con grande partecipazione gli anni da giovane staffetta. I suoi ricordi più cari la portano a Trois Villes, il cui nome è legato ad una delle peggiori rappresaglie attuate dai repubblichini in Valle d’Aosta. Il villaggio, raso al suolo, è stato ricostruito anche grazie ai partigiani che operavano lì. “Io a Trois Villes ci ho lasciato l’anima, ci sono sempre andata su tutte le volte che potevo” ha raccontato ieri, aspettando l’inizio della cerimonia. “C’erano ancora i fascisti, e quindi salivo alla chetichella, per conto mio, portavo su medicinali per quelli che abitavano lì. Devo ringraziare anche tutte le persone di Aosta che mi hanno aiutato, perché chi mi dava una cosa, chi un’altra, e io arrivavo su col sacco bello pieno. Ecco perché mi volevano così bene, arrivavo un po’ come una manna qualche volta, ma comunque sia non era merito mio, era il merito di quelli che mi davano una mano”. Nessun cenno alla paura o ai rischi corsi, nel suo racconto, interrotto talvolta da una risata cristallina, quando si affacciavano alla mente alcuni volti, alcune situazioni più distese. Non erano certo scampagnate, quelli erano tempi capaci di tirare fuori il meglio – e in alcuni casi il peggio – dalle persone. Anna Cisero Dati ha portato generi di prima necessità agli sfollati, e ha continuato per molti anni a salire a Trois Villes, anche per via del legame molto forte instaurato con gli abitanti. Ha convinto gli alunni a intervistare gli ex sfollati, a ricostruire la memoria del posto, per recuperare il senso di una comunità sopravvissuta alle macerie della guerra. Finché le gambe gliel’hanno concesso, è andata lassù, ha adottato quella frazione, e ne è stata adottata.

La signora Anna Cisero Dati è la più anziana tra i valdostani che hanno ricevuto onorificenze in occasione delle celebrazioni di ieri. La nostra regione conta oggi due nuovi Ufficiali della Repubblica, il colonnello dei carabinieri Guido Di Vita e il generale Angelo Massa della guardia di finanza, e undici nuovi Cavalieri della Repubblica, Elena Zaffagnini, Giuseppe Cammilleri, Arturo Castellani, Massimo Denarier, Floriano Gomiero, Gaetano Lo Presti, Vittorio Padovani, Federico Pognant Airassa, Fabrizio Samueli, Giovanni Santo e Cosimo Spagnolo
 

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