Si annuncia infuocato il prossimo Consiglio comunale di Aosta. Alpe e Sinistra per la Città tornano dopo otto mesi a chiedere le dimissioni dell’Assessore ai Servizi Sociali Marco Sorbara. La vicenda è sempre la stessa: la pubblicazione nel maggio scorso di un’intercettazione telefonica dell’Assessore, nel corso di un’indagine sulla criminalità organizzata, nella quale Sorbara propone un lavoro di tinteggiatura e di rifacimento di muretti ad un imprenditore edile amico suo, con queste testuali parole: “…per chiamare qualcun altro…. io te lo do a te…”".
Intercettazione riportata dal blog Patuasia e ripresa in aula dal consigliere comunale di Alpe, Giampaolo Fedi, poi querelato assieme a Patrizia Nuvolari. Il procedimento per entrambi è stato archiviato nei mesi scorsi dal Gip del Tribunale di Aosta.
La nuova richiesta di dimissioni arriva però, si legge nella mozione, proprio per le "premesse che l’Assessore Sorbara indica nell’atto di querela per giustificare il contenuto della telefonata intercettata dagli inquirenti torinesi".
Ecco quindi come spiega Sorbara le ragioni della telefonata. "Detto contatto era finalizzato ad una richiesta di aiuto stante che lo stesso aveva moglie e figli a carico, il lavoro non andava bene ed inoltre a dire dello steso rischiava il pignoramento della casa" e ancora "stante che lo stesso mi aveva nuovamente cercato lo ricontattai stante che ero a conoscenza che presso la struttura degli anziani del Quartiere Cogne vi era la necessità di svolgere alcuni lavori al di sotto degli Euro 10.000" quindi "Lo misi in contatto con la mia dirigente (..) al fine che lo stesso prendesse conoscenza sulla procedura di assegnazioni del lavoro, di modo che pian piano uscisse dalla propria disastrosa condizione economica".
Per Alpe e Sinistra per la città quindi la telefonata "ad un esponente della malavita organizzata", la querela "giuridicamente infondata nei confronti di un collega consigliere che aveva tutto il dovere e il diritto di esprimere le proprie opinioni politiche nell’aula consigliare", le giustificazioni addotte per quella chiamata… per tutto questo Sorbara "è politicamente inidoneo a ricoprire il mandato assessorile e rendono assai inopportuna la sua presenza nel governo della città".
Carlo Curtaz, Iris Morandi, Loris Sartore, Mario Vietti, Ilio Viberti e Paolo Momigliano Levi sottolineano infine come "un assessore comunale alle Politiche sociali debba operare per il bene pubblico, per affrontare il disagio sociale di tutti i cittadini in difficoltà, non attivarsi per favorire, in un’ottica clientelare, amici e conoscenti, malavitosi o meno".