Il tempo stringe e la macchina della megaproduzione Marvel-Disney ‘The Avengers: Age of Ultron’ è già perfettamente oliata e all’opera.
Poche le indiscrezioni, ma nonostante i set blindati e la difficoltà a reperire informazioni qualcosa comincia a venire alla luce, a partire dalle prove costume effettuate in questi giorni al Palais di Saint-Vincent e tuttora in corso.
La trafila, ci spiegano alcuni dei ragazzi selezionati durante i casting, è comunque piuttosto articolata: “Il tutto dura circa un paio d’ore, prima ci si mette in fila per la prova costume e si passa uno alla volta per le mani di quattro o cinque sarti supervisionati da una ragazza inglese, che dava in seguito il suo giudizio finale. Terminata la prova si è passati poi per la sala trucco dove, dopo essere stati fotografati col cellulare, i truccatori hanno deciso come intervenire. La foto è stata fatta con i costumi di scena indosso, vestiti che vengono poi registrati a tuo nome per sveltire la pratica”.
Fattore che spiegherebbe anche perché il ritrovo avvenga al mattino presto al ‘campo base’ del Palais Saint-Vincent, prima che le comparse vengano poi trasferite in pullman sui set: “Ci hanno spiegato che ci troveremo al Palais verso le 5 del mattino nei giorni che stabiliranno loro. Qui ogni giorno ci sarà la vestizione e la fase di trucco, per questo i costumi sono registrati a nostro nome, e ci sarà servita anche una colazione”.
Nessun contatto con l’esterno è permesso durante le ore di lavoro, pagato circa 120 euro lordi a testa, e divieto assoluto di utilizzare cellulari o macchine fotografiche. Tutto rigorosamente blindato.
Ma quali sono questi famosi costumi? Nonostante alcuni amministratori abbiano storto il naso sembra proprio che la Valle d’Aosta si sostituirà all’Europa dell’Est: “Alcuni di noi avevano costumi da lavoratori della strada, o da semplici cittadini che potrebbero ricordare gli abitanti di qualche città dell’Est. C’era addirittura chi era vestito da poliziotto, e sembrava proprio un poliziotto vero, ma con una scritta in cirillico sulla schiena”.
Mistero che si infittisce ma che può portare anche ad alcune ipotesi, a partire proprio dalle storie classiche dei fumetti: i due nuovi Vendicatori che esordiranno nella pellicola “The Avengers: Age of Ultron”, ovvero Scarlet e Quicksilver, hanno le loro origini tra le montagne dell’est Europa.
Wanda e Pietro Maximoff, nei comics figli del supervillain mutante Magneto, potrebbero vedere la loro storia raccontata in Valle e svelare quali attori del cast potremmo vedere tra i nostri monti: “Quicksilver è un ragazzo che è stato abbandonato – raccontava qualche mese fa in un’intervista Aaron Taylor-Johnson, interprete proprio del velocista Quicksilver in ‘Age of Ultron’ – e lui e sua sorella sono stati abbandonati dai loro genitori e cresciuti nell’est Europa difendendosi l’un l’altra”, aprendo alla possibilità, parzialmente ventilata dallo stesso regista Joss Whedon, di vedere in Valle addirittura la Vedova Nera e Occhio di Falco, quando dichiarava che: “I fratelli Quicksilver e Scarlet Witch diventeranno i membri numero sette e otto degli Avengers e Vedova Nera e Occhio di falco saranno personaggi chiave all’interno della pellicola”.
Il personaggio della Vedova Nera poi, interpretata sul grande schermo da Scarlett Johansson, è di origine russa, elemento tutt’altro che da sottovalutare.
Legami stretti che si snodano tra le trame decennali del fumetto ma forse non così peregrini: nel cast di Avengers 2, ormai è assodato, figurerà infatti anche il Barone nazista Wolfgang von Strucker, uno dei leader dell’organizzazione criminale HYDRA, nemica giurata dei Vendicatori e dello SHIELD e la cui base operativa è guarda caso proprio una fortezza. E chi meglio di due agenti SHIELD come la Vedova Nera e Occhio di Falco, guidati da un altro nemico storico dell’HYDRA come Capitan America, possono dare l’assalto alla Fortezza di von Strucker?
Altra piccola indiscrezione, pare che anche l’area antistante a la Pépinière d’Entreprises potrebbe venir sfruttata per scene spettacolari ed esplosioni di automobili. Automobili che, stando alle voci, verrebbero poi trasportate in un deposito in Bassa Valle per essere riprese davanti al Chroma key, il famoso ‘schermo verde’.
