La Valle d’Aosta non fa eccezione e alle elezioni per il rinnovo del parlamento europeo il Partito Democratico vince anche nella nostra Regione con il 47,07% dei consensi (51.018 i votanti, pari al 49,58% degli aventi diritto). Il candidato valdostano più votato è quindi Luca Barbieri, sostenuto dall’alleanza democratica-autonomista-progressista: alle urne ha ottenuto 8.128 preferenze, meno della metà dei voti incassati dalla lista del Pd (21.854). La soglia di sbarramento per ottenere un parlamentare europeo era fissata a 50mila voti: nel 2009 Aurelio Marguerettaz, candidato per la lista Vallée d’Aoste sostenuta da Uv,Stella Alpina e Fédration Autonomiste e apparentata al Pdl, arrivò a quota 16.134.
Staccatissimo il Movimento 5 Stelle, con il 19,59%, e il suo candidato Manuel Voulaz, che ha ottenuto 2354 preferenze, meno di un terzo di quelle della sua lista (9.096). Molto più basso del trend nazionale (16,7%) il risultato di Forza Italia, con lo 10,26% (4.765 voti), senza però valdostani in corsa: in questo caso Giovanni Toti con 563 voti ha preceduto Lara Comi con 419.
Qualche punto sotto, al 7,69%, si piazza la lista “L’altra Europa con Tsipras” con 3.569 voti, di cui 1.578 sono andati direttamente ad Andrea Padovani, mentre la lega Nord ottiene il 6,83% con 3.170 preferenze, di cui 732 per la valdostana Zeudi Zoso, finita quasi con gli stessi voti di Matteo Salvini (750).
Ampiamente sotto il quorum del 4% tutti gli altri partiti: Il Nuovo Centro Destra – Udc ha chiuso con il 3,21% (1.491 voti, di cui 412 per Silvio Magliano), Fratelli D’Italia – Alleanza Nazionale con il 2,54% (1.177 voti di cui 513 per Giorgia Meloni), Verdi Europei-Green Italia con l’1,06% (491 voti, di cui 25 per Roberto Cavallo), l’Italia Dei Valori con lo 0,86% (401 voti di cui 127 per Marco Belardi), Scelta Europea con lo 0,75% (347 voti di cui 27 per Gianluca Susta) e Io Cambio – Maie con lo 0,14% (65 voti di cui 1 per Davide Vannoni).