Il TAR ha accolto il ricorso di Cimberio: ‘ la stalla non andava chiusa’

Il TAR ha accolto il ricorso dell'allevatore e ha disposto l'annullamento dell'ordinanza del sindaco di Saint Christophe, Augusto Bionaz, che disponeva la chiusura definitiva della stalla di località Chaussod.
Cronaca

Per il Tribunale amministrativo regionale della Valle d'Aosta l’allevatore di St.Christophe Ennio Cimberio, al quale è stata chiusa la stalla per motivi di ordine sanitario, ha ragione. Il TAR ha accolto il ricorso dell’allevatore e ha disposto l'annullamento dell'ordinanza del sindaco di Saint Christophe, Augusto Bionaz, che disponeva la chiusura definitiva della stalla di località Chaussod.
Secondo il TAR infatti "i presupposti di diritto e di fatto su cui si fonda la motivazione del provvedimento non sono sufficienti a giustificare l'ordine di definitiva chiusura della stalla". Di fatto si contestava a Cimberio che la stalla non fosse dotata di concimaia, oltre alla mancanza agli atti del comune, di autorizzazione o documentazione relativa all’esercizio dell’attività del Cimberio all’interno della frazione. Per il TAR tali motivazioni non giustificherebbero la chiusura definitiva della stalla perché, come si legge nella sentenza “non costituisce presupposto sufficiente a sorreggere l'ordine di cessazione dell'attività e a giustificare l'immediata e definitiva chiusura della stalla”. La sentenza specifica infatti che "Con riguardo agli articoli 233-241 del Testo unico delle leggi sanitarie è da rilevare che si tratta di disposizioni concernenti la caratteristiche strutturali di stalle e concimaie la cui violazione comporta la sola applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie".

La vicenda ha avuto inizio nel dicembre del 2006 quando alcuni abitanti della frazione di Chaussod, di St.Cristophe, dove Cimberio è proprietario di una stalla, avevano presentato un esposto al Comune, alla USL e alla Procura della Repubblica, per denunciare alcuni problemi relativi ad esalazioni, imbrattamento del pubblico passaggio,  presenza di mosche e altri insetti. In un successivo controllo l’USL aveva chiesto a Cimberio alcuni interventi per rendere a norma la stalla così come richiesto poi anche dal Sindaco con un’apposita ordinanza. Nel mese di marzo 2007 infine è stata emanata l’ordinanza di “chiusura definitiva” della stalla. La questione ha creato polemiche e la nascita di un Comitato Pro Cimberio. Lo stesso allevatore ha dunque fatto ricorso al TAR, ricorso accolto il 13 dicembre scorso.

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