Cinque anni fa, a inizio marzo, i giochi erano già fatti. Le elezioni politiche del 2013, infatti, si svolsero domenica 24 e lunedì 25 febbraio, con un risultato finale che premiò la lista Vallée d’Aoste, rappresentativa della coalizione che comprendeva Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération Autonomiste.
L’affluenza
Nel 2013 l’affluenza alle urne fu complessivamente del 77%, per un totale di 77.169 votanti: rispettivamente il 77,08% al Senato (10 le liste presenti, ndr) e il 76,96% alla Camera (9 liste). Ad Aosta l'affluenza si fermò al 75%. Una tendenza discendente che negli anni ha portato ad un calo dei votanti notevole: nel 2008, infatti, quando la competizione fu tra cinque liste, l'affluenza arrivò al 79,19% (alla Camera) e 79.50% (per il Senato) mentre nel 2006 con 8 liste in campo si arrivò all'83,41% per la Camera e all'88,55% per il Senato, quattro punti percentuali in più rispetto al 2001 (80,34% per la Camera e 80,48% per il Senato).
I risultati
Se al Senato la vittoria di Albert Lanièce non fu mai in discussione, con 24.609 voti raccolti (37,4%) contro i 20.430 di Patriza Morelli, candidata per Alpe e Pd (30,75%), alla Camera la competizione regalò invece emozioni e incertezza fino all’ultimo. Alla fine la spuntò Rudi Marguerettaz (Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération Autonomiste) con 18.376 voti (25,37%), una manciata in più di quelli raggranellati dall’allora rivale Laurent Viérin (UVP, 18.191 preferenze, 25,11%). Più staccati Jean-Pierre Guichardaz (Alpe e Pd, 14.340 voti equivalenti al 19,80%) e Roberto Cognetta (M5, 13.403 voti, 18,50%).