Non sarà, quello del 2021, un 8 marzo di cene tra amiche, manifestazioni, festeggiamenti e di scambio di mimose. Ma la Giornata internazionale della donna sarà comunque celebrata in Valle d’Aosta così come in altre regioni. Associazioni, sindacati, enti hanno organizzato eventi alternativi per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne e soprattutto per evidenziare le discriminazioni, le ingiustizie e le violenze a cui sono ancora sottoposte.
L’Associazione di promozione sociale Dora donne in Valle d’Aosta per promuovere in dibattito l’8 marzo dalle ore 9 promuove una puntata speciale della rubrica “Dora in avanti” su Radioproposta in blu con Paola Borgnino a cui partecipa la Presidente Katya Foletto. Il giorno successivo, il 9 marzo, è in programma l’Assemblea aperta dell’Associazione “Raccogliamo i pensieri” che si svolgerà su piattaforma zoom.
Nel frattempo ha messo radici anche in Valle d’Aosta la rete femminista transnazionale Nonunadimeno nata dalla voce delle donne argentine e diventata movimento globale di lotta contro la violenza maschile sistemica sulle donne. Sulla pagina Fb in vista dell’8 marzo il collettivo valdostano sta pubblicando video su tematiche urgenti come i femminicidi, il femminismo, l’autodeterminazione delle donne.
Il nostro quotidiano ospita poi un evento online dal titolo “8 marzo: quello che le donne vogliono” organizzato dal Centro Donne contro la Violenza in collaborazione con la libreria Briviosrl di Aosta. Andrà in onda l’8 marzo alle 17.30 sul sito e sui canali social di Aostasera. L’iniziativa vede la partecipazione dello scrittore Matteo Bussola. Moderati da Nathalie Grange, interverranno Anna Ventriglia avvocata e Presidente del Centro Donne contro la violenza, Francesca Marconi Dottore Commercialista, Nicole Decurti Psicologa, perfezionata in Psicologia Clinica Perinatale, Stefania Tagliaferri, Regista teatrale presso la compagnia teatrale Palinodie, Romaine Pernettaz, libraia e imprenditrice.
La prima panchina ‘rossa’ in fabbrica contro la violenza sulle donne: sarà inaugurata lunedì 8 marzo, alle ore 14 nella sede della Thermoplay di Pont Saint Martin. L’iniziativa è degli Stati Generali delle Donne e di Uniendo Raices onlus, l’Associazione di donne latino-americane della Valle d’Aosta, che stanno portando avanti una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
Il Savt, come contributo a questa giornata, ha deciso di produrre un video in collaborazione con la compagnia teatrale Le Digourdì, che si potrà vedere online dall’8 marzo sul canale youtube del sindacato. Al progetto ha collaborato anche il compositore David Cerquetti.
Cgil, Cisl e Uil invece organizzano l’incontro online “ …è un equilibrio sopra la follia?” in programma venerdì 12 marzo 2021, dalle ore 17 alle ore 18.30, sul tema del lavoro declinato al femminile con la partecipazione del professor Mirko Altimari dell’Università Cattolica di Milano. Si discuterà, partendo dal testo della Costituzione italiana, di diritti, mercato del lavoro, smart working e part-time, con l’obiettivo di tracciare
prospettive future partendo dalla legislazione italiana ed europea. (https://global.gotomeeting.com/join/815977205 Codice accesso su piattaforma gotomeeting: 815-977-205)
I numeri della componente femminile in Vda
Sul fronte dei numeri, l’Osservatorio economico e sociale della regione Valle d’Aosta conferma come, a inizio 2020, a livello demografico le donne siano il 51,1% della popolazione valdostana (64.200), con una speranza di vita mediamente più alta di quella maschile (85,4 anni contro 79,6) e siano più scolarizzate degli uomini: il 14,6% ha un titolo superiore alla maturità contro l’11,6%.
Dinamiche positive che non trovano una conferma piena sul mercato del lavoro: se il gap occupazionale tra donne e uomini in Valle d’Aosta è migliore di quelli molte altre realtà italiane, comprese le Province di Trento e di Bolzano, e della media europea, rimane comunque un divario significativo che si sarebbe aggravato nel periodo della pandemia. Il tasso di occupazione femminile nella fascia 20-64 anni è del 68,8 per cento per le donne contro i 78,1 per cento degli uomini.
Nei primi nove mesi del 2020 l’occupazione in Valle d’Aosta diminuisce di circa il 3% vale a dire che vi sono circa 1.500 occupati in meno. Il calo interessa sia l’occupazione maschile (-3,6%) che quella femminile (-1,7%). Le donne registrano invece una caduta più importante nel numero delle assunzioni stimate per il 2020 rispetto alla media del triennio precedente.
Tra le caratteristiche più evidenti del lavoro femminile in Valle d’Aosta vi è un deciso ricorso ai contratti part-time (27,5%) e flessibili, una distribuzione disomogenea per settori e soprattutto appare ancora fortemente segregato rispetto ai livelli di responsabilità, il che significa che vi sono in proporzione molte meno donne nei posti di vertice e di responsabilità rispetto agli uomini.