Nell’ambito della rassegna “BiblioRencontres- Cose dell’altro mondo”, la Bilbioteca Regionale di Aosta ospita, venerdì 12 aprile alle 20.30, la conferenza “Desplazados en Colombia” con il fotografo Giorgio Palmera, fondatore e presidente della onlus “Fotografi senza frontiere”, e l’antropologo Gino Bianchi. L’evento è il secondo appuntamento della rassegna, iniziativa che attraverso una serie di approfondimenti propone nuovi punti di vista affrontando temi poco conosciuti nel campo di bellezze e culture lontane, di esplorazioni del sottosuolo, di ricerche archeologiche e scientifiche, oltre a studi di particolare interesse antropologico e sociale.
Il titolo della serata prende il nome dalla mostra fotografica realizzata da Palmera nel 2016 per documentare e denunciare la drammatica situazione in cui vivono tuttora milioni di colombiani. I desplazados ritratti da Palmera sono rifugiati interni: persone che sono state costrette a fuggire dalle proprie case, abbandonando le proprie terre e i propri averi, ma che sono rimaste dentro i confini del proprio Paese. All’origine del conflitto c’è la terra: terra da coltivare per i contadini, terra da pascolo per i grandi latifondisti, terra da controllare per i guerriglieri e i narcotrafficanti. I profughi non abbandonano le loro terre e le case al primo passaggio di truppe, la speranza è sempre che gli uomini armati se ne vadano presto. I villaggi non subiscono bombardamenti, non vengono rasi al suolo: è un processo lento, frutto di una pressione psicologica, che ad un certo punto diventa intollerabile, rendendo la paura ingestibile.
Gino Bianchi è membro delle onlus Fotografi Senza Frontiere con la quale collabora alla realizzazione di laboratori fotografici e di indagine etnografica. Ha realizzato reportage e documentari in Argentina, Nicaragua e Uganda. Collabora stabilmente con Giorgio Palmera, con il quale ha realizzato i libri Al Jidar (Trolley, 2007), Body and Soul (Postcart, 2009) e Memoria (Postcart, 2011). Giorgio Palmera, fotografo,si occupa principalmente di fotografia sociale. Ha realizzato reportage in Africa, Medio Oriente e America Latina. Tra il 1996 e il 1998 ha vissuto in Nicaragua, dove è nata l’idea di realizzare laboratori fotografici rivolti a ragazzi di strada. Suoi servizi sono apparsi su Al Jazeera, Courrier International, Der Spiegel, Die Zeit, Newsweek, Le Monde, Internazionale.
L’ingresso è libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.