Un corpo affetto dalla malattia entrato in stretta connessione con uno stato mentale alterato dal malessere ha dato vita alla ricchezza narrativa e visiva di “Limits”, il progetto autobiografico realizzato e curato dalla fotografa Blance. Dopo l’inaugurazione ufficiale programmata per le 18,00 di domani, venerdì 3 marzo, artisti e amatori avranno modo di toccare con mano l’esperienza vissuta dal fotografo e restituita dagli scatti esposti negli spazi della galleria Inarttendu di Via Martinet ad Aosta.
“Momenti di disconnessione, sensazioni di confusione, riconoscermi a tratti, la fatica, il peso del corpo come un guscio fragile, il bisogno di un rifugio, la sospensione sono soltanto alcuni segni che la malattia ha lasciato su di me – racconta l’uomo -. Per poterli esprimere al meglio ho dapprima utilizzato tecniche di autoritratto e di fotografia ibrida con gesti e materiali che interagivano con l’immagine”.
Con il passare delle settimane, Blance ha poi potuto riconoscere in se stessa alcuni cambiamenti tanto fisici quando psichici che l’hanno spinta a sperimentare nuove tecniche.
“Scattare le fotografie e intervenire manualmente su di esse mi ha aiutato a prendere coscienza del processo che stavo vivendo – chiarifica ancora il fotografo -. Ho notato come nuovi segni ed elementi potessero riflettere la luce e ho riconosciuto la protezione che i limiti possono offrire”.
La mostra fotografica “Limits” resterà visitabile sino al prossimo venerdì 24 marzo dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 18,00.