Il teatro in patois approda sul grande schermo

Il video sarà presentato e proiettato al Centro Polifunzionale Grand-Place del Comune di Pollein, venerdì 15 dicembre alle 21 - con entrata libera per tutti
Una scena de “L’écoula” con alla cattedra Enrica Pieiller (la maestra) e Wanner Orsi (il Direttore)

Sarà presentato e proiettato al Centro Polifunzionale Grand-Place del Comune di Pollein, venerdì 15 dicembre alle 21 – con entrata libera per tutti – il video che documenta il progetto recitativo realizzato dalla Fédérachon Valdoténa di Téatro Populéro (FVTP) insieme a Lo Charaban.

Si tratta del primo progetto condiviso ideato e organizzato da queste due forze teatrali promotrici di cultura e attive da decenni sul territorio, frutto della partecipazione a un bando regionale rivolto alle “Sociétés Savantes”, con il patrocinio della Regione Autonoma Valle d’Aosta e a tutela e valorizzazione del franco-provenzale, da sempre utilizzato dalla FVTP e da Lo Charaban nelle loro diverse produzioni teatrali.

«Ci auguriamo che questo progetto sia il primo di una lunga serie di fruttuose collaborazioni – dice Yro Porliod presidente FVTP -, perché è stato bello lavorare con Lo Charaban, condividendo esperienze e conoscenze comuni e finalmente superare antiche rivalità e competizioni ormai anacronistiche».

«Sicuramente dal progetto, che è servito ad avvicinare due realtà del teatro popolare valdostano – dice Michel Celesia direttore de Lo Charaban –, è nata una buona collaborazione che ci ha permesso di cogliere i reciproci pregi e le reciproche qualità perseguendo il comune obiettivo che è la salvaguardia del patois».

Rhémy Celesia in “La Lettra” ripreso da Bernard Usel
Rhémy Celesia in “La Lettra” ripreso da Bernard Usel

In questo primo articolato progetto sono stati coinvolti attori delle diverse parti, a partire dai Corsi di grafia e riflessione linguistica, a maggio e giugno con il docente di patois Daniel Fusinaz, ai quali hanno partecipato Joël Albaney, Christian Brunod, Luciana Casassa, Sébastien Carrel, Michel Celesia, Coralie Depré, Pierre André Lavoyer, Valérie Marguerettaz, Elena Martinetto, Elmo Meynet, Yvette Noro, Wanner Orsi, Elisa Pieiller e Roger Savin.  Ai corsi è seguita, quindi, la redazione dei testi per i seguenti tre sketch da interpretare:

“L’écoula” (La scuola)

con Christian Brunod, Michel Celesia, Yvette Noro, Wanner Orsi, Enrica Pieiller e Roger Savin

“Lo cafì” (Il caffè)

con Joël Albaney, Katia Cerise, Alice Gemelli, Valérie Marguerettaz, Yro Porliod, Paul Vallet e Jérémy Voulaz

“La Lettra” (La lettera) con Rhémy Celesia, Sara Ducly, Laurent Joux e Elisa Pieiller

Joël Albaney Alice Gemelli e Jérémy Voulaz in “Lo cafì”
Joël Albaney Alice Gemelli e Jérémy Voulaz in “Lo cafì”

Le riprese delle messe in scena sono state realizzate dal Videomaker Bernard Usel, il 10 e 11 novembre scorsi, tra piazza Chanoux, la sede de Lo Charaban in piazza San Francesco e il Bar Museo di Piazza Roncas.

Gli sketch sono legati tra loro dalla conduzione affidata a Yari e Liam Porliod, con l’obiettivo di riflettere su come e quanto sia utilizzato oggi il patois e sull’importanza di ridurre il più possibile gli “italianismi” derivanti.

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