Un percorso tra cinema, televisione e comunicazione per capire come i media continuino a raccontare — e talvolta a rinforzare — gli stereotipi di genere. È il tema dell’incontro pubblico “Le brave mogliettine: viaggio nei media tra ruoli e stereotipi“, in programma mercoledì 26 novembre alle 18 a Plus (ex Cittadella dei Giovani).
L’iniziativa, promossa dall’associazione Aiace Vda e dal Creis (Centro ricerca europea per l’innovazione sostenibile), rappresenta il momento conclusivo del progetto “Riflessioni e rappresentazioni”, un laboratorio che nel corso dell’anno scolastico 2024/2025 ha coinvolto tre classi del Liceo artistico di Aosta. L’attività ha offerto agli studenti strumenti di lettura critica delle immagini e dei linguaggi mediatici, con particolare attenzione alla rappresentazione della figura femminile.
Sostenuto dalla Regione Valle d’Aosta nell’ambito del bando antiviolenza 2024 (deliberazione della Giunta regionale n. 198/2024), il progetto intende stimolare una riflessione sulla persistenza dei modelli di genere e sulla loro influenza nella costruzione dell’immaginario collettivo.
Durante la serata verrà proiettato il cortometraggio documentario “The Makeover Movie” di Sue Ding (Usa, 2022, 18’), che ripercorre il cliché del makeover — la trasformazione personale femminile — nel cinema, dal muto ai giorni nostri. Seguirà la visione di un video reportage realizzato dagli studenti della classe 5B del Liceo artistico sotto la guida di Alessia Gasparella, direttrice di Aiace Vda. Il lavoro raccoglie testimonianze e riflessioni raccolte per le vie di Aosta sul tema della violenza di genere.
A chiudere l’incontro sarà l’intervento di Giulia Muggeo, ricercatrice e docente di Storia del cinema popolare all’Università di Torino, dal titolo “Galatei, buone maniere e trasformazioni sociali: la rappresentazione della donna tra dopoguerra e cinema contemporaneo“. Un percorso tra riviste, rubriche e film degli anni Cinquanta e Sessanta per mostrare come norme e modelli di comportamento abbiano contribuito a definire ruoli e aspettative di genere che resistono ancora oggi.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

