Libri, ad Aosta la presentazione di “Albicocche e sangue” con Libera Valle d’Aosta

Sabato 22 aprile alle 18, alla libreria Briviodue verrà presentato "Albicocche e sangue" di Francesca Bommarito, psichiatra e psicoterapeuta, che ha dato vita all'Associazione Giuseppe Bommarito in memoria del fratello, appuntato dei Carabinieri ucciso dalla mafia nel 1983. Modera Donatella Corti di Libera VdA.
bommarito

Sabato 22 aprile alle 18, alla libreria Briviodue di Aosta verrà presentato “Albicocche e sangue” di Francesca Bommarito, autrice che vive a Milano, dove si è a lungo dedicata dapprima all’insegnamento e, successivamente, alla professione di psichiatra e psicoterapeuta, sia in strutture pubbliche che private.

Dal 2008 collabora attivamente con il mondo della scuola nell’ambito dell’Educazione alla legalità, a partire dalla memoria della strage di via Scobar a Palermo in cui furono uccisi dalla mafia tre carabinieri, tra i quali il fratello Giuseppe. Nel 2013, insieme ai familiari, ha dato vita all’Associazione Giuseppe Bommarito contro le mafie. Ha ricostruito nelle pagine di questo libro la verità sull’esecuzione mafiosa del fratello firmata con la lupara.

Nella prefazione del libro, spiega il magistrato Nino Di Matteo: “Il 13 giugno del 1983, in via Scobar, tra i palazzoni senz’anima del sacco edilizio di Palermo, venivano uccisi tre carabinieri, il capitano D’Aleo, l’appuntato Bommarito e il carabiniere scelto Morici. Questo libro, scritto da Francesca Bommarito, contribuisce non solo a rendere onore alle vittime di quel vile agguato ma anche a inquadrarlo finalmente in un preciso disegno strategico della mafia corleonese e dei suoi vertici di allora, primi tra tutti Salvatore Riina e Bernardo Brusca. Per questo fu prima ucciso il capitano Basile e tre anni dopo il capitano D’Aleo. Sia l’uno che l’altro si erano avvalsi della preziosa collaborazione di un umile appuntato dei carabinieri, Giuseppe Bommarito, che con la sua tenacia, il suo fiuto investigativo, la sua capacità di conoscere e controllare il territorio, aveva intuito l’importanza di Monreale nello scacchiere complessivo di “cosa nostra” e messo in luce le complicità di politici e pubblici amministratori con i mafiosi. Per questo fu ucciso Bommarito. Tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per svolgere con passione, impegno e correttezza la loro “missione” meritano lo stesso rispetto”.

In collaborazione con Libera Valle d’Aosta, modera Donatella Corti. Spedizione di copie autografate in tutta Italia grazie a Libri d’Asporto. Per info 0165 235946 o 346 6286717. Ingresso libero, prenotazione gradita.

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